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Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware tutto sommato di fascia entry-level, con almeno 8GB di RAM ed una CPU che sia almeno 2c/4t.

In possesso di una configurazione di fascia mainstream sarà possibile giocare senza grossi problemi in 1080p con impostazioni grafiche medio/alte, ottenendo sicuramente un'esperienza di gioco migliore a quella ottenuta sulle attuali console next-gen.

Le PS4 e XBox One eseguono il titolo bloccate a 30FPS, con risoluzione dinamica che punta al 1080p per la prima e poco più alta del 720p per la seconda, mentre PS4 Pro ed XBox One X si attestano sui 60FPS, con la prima che punta al 1440p e la seconda al 4K sempre grazie alla risoluzione dinamica.

Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte  e a risoluzioni superiori al classico 1080p, senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.

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REQUISITI MINIMI:

OS - Windows 10 a 64-bit (DirectX 12)
CPU - Intel Core i3-2130 oppure AMD FX 4300
RAM - 8 GB
HDD - 100GB*
GPU - NVIDIA GeForce GT 640 oppure AMD HD7750

REQUISITI CONSIGLIATI:

CPU - Intel Core i5-8600K oppure AMD Ryzen 5 2600X
RAM - 16GB
GPU - NVIDIA GeForce GTX 1080 oppure AMD RX 590

*lo spazio occupato realmente sul disco a seguito dell'installazione è pari a circa 65GB.

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Al pari dell'acclamato F1 2019, anche questo reboot di GRID è stato realizzato sfruttando la più recente versione dell'EGO Engine (Ricordiamo, proprietà di Codemasters), basato sulle DirectX 12.

Tra le impostazioni grafiche troviamo la possibilità di attivare l'antialiasing di tipo TAA ed eventualmente la risoluzione dinamica, gestire gli effetti di post-processing ed attivare l'occlusione ambientale nonchè la qualità di ombre, riflessi, terreno, spettatori e così via, oltre che bloccare gli FPS fino ad un tetto di 120.

Sebbene non risulti curato nei minimi dettagli come già visto su F1 2019, l'EGO Engine sul quale è basato questo reboot della serie GRID riesce a garantire un'ottimo colpo d'occhio, grazie ad un buon sistema di illuminazione dinamica, e tantissimi dettagli.

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I circuiti, che siano reali oppure ispirati ad alcune capitali sparse per il mondo, oltre che a scenari di montagna e così via, sono realizzati in maniera piuttosto convincente e risulta apprezzabile il pubblico presente a bordo pista (Oltre alle barriere che subiscono l'eventuale impatto dell'auto, con degli pneumatici a protezione che saltano in ogni dove!).

Non è presente un sistema di meteo dinamico (Non avrebbe senso data la limitata durata delle corse), ma ciò nonostante l'intera scena, con pioggia e cielo coperto, risulta piuttosto convincente, sia per i riflessi e l'acqua sull'asfalto sia per le gocce che vengono spostate dai tergicristalli sul parabrezza.

I modelli poligonali delle auto sono piuttosto definiti (Anche se alle volte peccano un tantino negli interni) e vantano un sistema di danni dinamici apprezzabile (Dai paraurti o fiancate che prima si consumano sulle barriere, poi si muovono a penzoloni in corsa ed infine si staccano alle alte velocità).

A corredo di tutto ciò possiamo inoltre affermare che, al netto di alcuni casi, risulta davvero apprezzabile e convincente il rombo dei motori.

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