Come abbiamo già visto per la tastiera BlackWidow Ultimate 2016 della stessa Razer, il programma proprietario Synapse non si occupa esclusivamente di gestire la personalizzazione della retroilluminazione bensì, data l'assenza di una memoria integrata nei dispositivi, di gestire tutte le funzioni ed i setup fondamentali del mouse Mamba 2015.
Tramite questo potremo innanzitutto mappare i vari tasti del mouse in base alle nostre preferenze e, volendo, salvarne diversi profili, oltre ad indicarci l'autonomia residua del prodotto. Le ulteriori funzioni si suddividono secondo altre sezioni ben distinte, che vanno ad aggiungersi alle due precedentemente citate, e cioè:
SEZIONE PERFORMACE
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- sensibilità in DPI, da 100 a 16000 secondo valori da singola unità
- abilitare/disabilitare la sensibilità in base agli assi X o Y
- settare la velocità di accellerazione del mouse, in base al suo movimento (valori da 0 a 10)
- settaggio del Polling Rate, ossia la frequenza di aggiornamento del sensore (500Hz o 1000Hz)
SEZIONE CALIBRAZIONE
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- calibrazione del sensore in base al materiale (dei tappetini Razer o di altri prodotti/superfici)
- LIFTOFF RANGE, o meglio il setup per la distanza massima percebile dal sensore del mouse dal piano di appoggio
SEZIONE ALIMENTAZIONE
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- settaggio del tempo (in minuti, da 1 a 15) di idle prima che il mouse vada in stanby
- settaggio (in base all'autonomia residua, dal 5% a 25%) dell'attivazione della retroilluminazione lampeggiante nel caso di scarsa carica residua
- settaggio per il colore della retroilluminazione, per mouse e dock station, nel momento in cui si attiva l'indicatore di scarsa autonomia
Dopo aver analizzato entrambi i prodotti a tutto tondo, veniamo ora al dunque: "qual è la tua impressione dopo circa tre settimane di prova, Vincenzo?". La risposta potrebbe essere un semplice "Wow, era quel che cercavo da sempre", ma cerchiamo di dar peso a quest'affermazione.
Ci tengo innanzitutto a confermare la buona ergonomia del Mamba 2015 tanto decantata da Razer, nonostante il peso non proprio indifferente dello stesso, in aggiunta alla giusta scorrevolezza che offre il mousepad Firefly, e la "mortale" precisione del sensore da ben 16.000 DPI.
Chiaramente il mouse risulta quasi inutilizzabile con tale setup (ci vorrebbe un monitor 8K, almeno, per dargli un senso), ma sono rimasto davvero sorpreso della sua precisione anche a bassi valori, da me utilizzati sino ad ora (intorno ai 1800DPI) durante le sessioni di lavoro su CAD, e nei videogame di tipo FPS (2500DPI), registrando movimenti anche di un singolo pixel senza particolari sforzi (non tutti i mouse ci riescono, fidatevi!).
Davvero ottima l'autonomia. Tecnicamente, utilizzando una retroilluminazione non troppo aggressiva ed un polling rate a 500Hz (la differenza da 1000Hz , ricordiamo solo per questo mouse utilizzabili anche in modalità Wireless, è imprercettibile per il 95% dei comuni utenti), se si utilizza il computer per circa 3 ore al giorno, sarà facile ricaricare il Mamba una volta a settimana o quasi, confermando il valore di 20 ore indicato dal produttore; in ogni caso, anche in una giornata operativa di 16 ore, intervallate da pause "di gioco", se si parte con il massimo dell'autonomia è possibile arrivare fino a sera.
Mal che vada, lo ricordiamo, basta attaccare il cavo microUSB per continuare ad utilizzare il mouse, ed allo stesso tempo ricaricarlo, come se nulla fosse; in ogni caso, qualora il vostro computer rimanga collegato alla presa di corrente durante la notte e nel frattempo riesca a fornire porte USB alimentate anche da spento, basta lasciare il Mamba sulla sua docking station per ritrovarlo completamente carico al mattino (la ricarica completa, da zero, impiega circa 5 ore).
Davvero comoda la tecnologia Adjustable Click Force"; personalmente mi piace imprimere abbastanza forza per "confermare" il click ed i 95g impostabili sono una manna dal cielo. Molto precisa anche la rotellina, ogni scatto "si sente" ed il materiale in gomma tassellata restituisce un ottimo feedback.
Il tutto senza ovviamente dimenticare la retroilluminazione Chroma per entrambi i prodotti, la quale, ricordiamo, è capace di ricoprire appieno lo spettro di colore RGB tramite gli svariati LED integrati, regalando un vero spettacolo per gli occhi.
L'ultima domanda che ora vi starete ponendo sarà sicuramente la seguente: "vale la pena spendere tanti soldi per questi due prodotti?".
La risposta è si, anche se forse anche solo una decina di Euro in meno invoglierebbe molti più utenti ad acquistarlo, ma cercherò di spiegarvi questa mia affermazione. Il mouse Mamba 2015 è probabilmente la migliore soluzione wireless in commercio, vuoi per autonomia o vuoi semplicemente per un'ergonomia/design senza fronzoli e minimale, prestazioni elevate e massima versabilità, oltre che per un quantitativo di LED a bordo (e relativa gestione) davvero impressionante; se non siete interessati alla connettività Wireless ma vorreste ugualmente questo prodotto, come già detto in precedenza, il Mamba Tournament Edition, attualmente venduto su Amazon al prezzo di circa 95€, potrebbe davvero fare al caso vostro.
"E per quanto riguarda i tappetino Firefly?". Lo ammetto, la cifra di circa 70€ necessaria per acquistare un mousepad potrebbe risultare folle per il 95% degli utenti ma, oltre ad una buona superficie, il Firefly ha dalla sua la caratteristica retroilluminazione Chroma che nessun altro produttore ha mai offerto; in accoppiata al mouse Mamba e ad una tastiera compatibile Razer, questo è capace di riprodurre un'arcobaleno di colori, ofrendo così un setup di periferiche da fare invidia a chiunque.
Si ringrazia come sempre Razer per i sample gentilmente offerti.