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Il mercato delle periferiche hardware per PC è in continua evoluzione, come abbiamo già visto tramite altri articoli pubblicati sul nostro portale, e risulta sempre più interessante da seguire grazie alle varie proposte dedicate alle diverse fasce di prezzo.

Per fare un semplice esempio, c'è chi si accontenta degli economici - e tutto sommato validi - kit mouse+mousepad+tastiera dal valore di circa 40/50€, mentre c'è chi con quella cifra, a momenti, non riesce ad acquistare nemmeno il mousepad; tutto dipende ovviamente dalla disponibilità economica di ogni singolo utente e dalle sue necessità.

Spunti di lettura: Razer BlackWidow Ultimate 2016, la tastiera meccanica dedicata ai videogiocatori si rinnova

Dopo aver testato l'ottima tastiera BlackWidow Ultimate 2016, della quale ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi, Razer ci ha proposto, al fine di comprendere al meglio cosa può offrire il mercato dei prodotti ai vertici della categoria, di provare il suo miglior mouse in accoppiata ad un mousepad che possiamo definire "davvero sfizioso".

 

razer mamba firefly pres LR 

 

Sono così arrivati nei nostri laboratori il mouse Mamba 2015, il quale promette maggiore autonomia e precisione rispetto al modello precedente (caratterizzato da un "folle" sensore da 16.000 DPI ed una modalità di funzionamento sia tramite cavo sia senza fili, il tutto senza perdere il supporto all'ultrapolling a 1000Hz ed al tempo di risposta pari ad 1ms), in accoppiata al mousepad Firefly, un "insolito" mousepad dall'ottima superficie e capace di offrire una retroilluminazione LED RGB su quasi tutto il bordo.

Inutile dire che la loro permanenza nella confezione è durata giusto il tempo necessario per salutare educatamente il corriere, quasi come fossi un bambino che ha appena ricevuto un pacco da Babbo Natale.

Scoprite insieme a noi nelle prossime pagine di questo articolo come si comporta questa accoppiata tra top di gamma!


 

           • Al momento è possibile acquistare il mouse Mamba di Razer presso lo store ufficiale (179.99€), oppure tramite Amazon al prezzo di circa 147€* comprese spese di spedizione.

             • Al momento è possibile acquistare il mousepad Firefly di Razer presso lo store ufficiale (74.99€), oppure tramite Amazon al prezzo di circa 69€* comprese spese di spedizione.

*prezzi osservabili al momento della stesura di tale articolo


Il prodotto è arrivato nei nostri laboratori all'interno della confezione retail, ossia quella che chiunque può trovare al momento dell'acquisto, caratterizzata da uno sfondo di colore nero e con i dettagli in risalto grazie al tipico colore verde che identifica i prodotti Razer.

Com'è possibile vedere dalle immagini, la confezione esterna racchiude in realtà un piccolo cofanetto in metallo di colore nero che ospita comodamente il prodotto con i suoi accessori.

 

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una vista di cosa ci aspetta una volta aperta la confezione:

 

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All'interno troveremo, in maniera ben riposta ed ordinata, i seguenti componenti:

  • il mouse
  • la basetta di ricarica con tanto di cavo microUSB 2.0
  • una piccola chiave esagonale per le regolazioni del sistema "Adjustable Click Force"
  • la manualistica ed un foglio di ringraziamento da parte di Razer
  • un set di 2 adesivi con il tipico logo del produttore

 

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Maggiori informazioni sul mouse Mamba 2015 di Razer sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.

 

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Il mouse Mamba 2015 di Razer è caratterizzato da un design piuttosto sobrio ed elegante, al contrario da quanto ci si potrebbe aspettare "da un mouse da gioco", e ci ha colpito sin dall'inizio per la sua linearità e semplicità.

Le dimensioni complessive, sebbene dalle immagini non possa sembrare, sono pari a 128*70*42.5mm, mentre il peso arriva fino a ben 125g, data la presenza di una discreta batteria integrata.

Per i materiali Razer ha optato per l'utilizzo di una superificie plastica di colore nero matto abbastanza ruvida, la quale offre una discreta "presa" anche per chi tende a sudare parecchio durante le sessioni di gioco più concitate, accoppiandola ad un rivestimento in gomma sui bordi dello stesso. Ottima quindi la qualità dei materiali e dell'assemblaggio.

Il risultato complessivo è quello di un prodotto abbastanza ergonomico, particolarmente indicato ai destrorsi e per chi predilige la cosiddetta presa ad "artiglio" (Claw), anche se - date le dimensioni - questa si avvicina molto a quella di tipo "distesa" (Palm), sopratutto per chi ha le mani piuttosto piccole.

 

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Sul layout frontale possiamo osservare la presenza dei due tasti per la regolazione on-the-go dei DPI, una rotellina dedicata allo scroll dalle dimensioni medie, caratterizzata da un ottimo rivestimento in gomma dal profilo tassellato con i bordi "trasparenti" per il passaggio della retroilluminazione RGB, la quale offre ben tre tasti programmabili, ossia il classico da attivare con una pressione centrale ed in più due attivabili tramite uno switch laterale.  

Sul retro del mouse possiamo osservare come Razer abbia sfruttato tutto lo spazio a disposizione, in maniera abbastanza intelligente.

Sono naturalmente presenti i piedini in gomma nella parte alta come in quella bassa del mouse, il foro per il posizionamento nella dock di ricarca (dove vengono indicate tramite un adesivo le varie certificazioni ed il fabbisogno energetico) ed una zona cetrale piuttosto complessa. Questa comprende il tasto on/off, i punti di contatto per la ricarica della batteria tramite la dock di ricarica ed infine, cosa più importante, il sensore laser 5G da 16.000 DPI.

 

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É inoltre possibile scorgere nella parte alta, oltre all'adesivo che mostra il logo del produttore insieme al numero di serie, i due piccoli "bulloni" che offrono al prodotto la tecnologia "Adjustable Click Force", grazie alla quale è possibile scegliere in maniera indipendente, tra i due tasti principali, la forza da utilizzare per attuarli.

Le regolazioni di entrambi vanno da 45g a 95g, offrendo così una vasta personalizzazione per il feedback necessario a qualsivoglia utente, e si effettuano tramite la piccola chiave esagonale fornita in bundle. 

 

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Il profilo destro del Mamba ci mostra la linearità del design nella sua interezza, oltre alla superficie gommata dove andranno a poggiarsi anulare e mignolo, mentre sul profilo sinistro possiamo osservare la presenza di due ulteriori tasti programmabili, anche in questo caso accompagnati dalla medesima superficie gommata dedicata questa volta al pollice.

Su entrambi i profili è presente la "dorsale" trasparente dedicata passaggio della retroilluminazione RGB, composta - come vedremo più avanti - da diversi LED.

 

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• ebbene sì, la mia mano non è affatto piccola!

 

Concludiamo questo tour con la vista del bordo frontale del mouse la quale, oltre a mostrarci perfettamente le curve dedicate al massimo comfort per gli utenti destrorsi, ci da un'idea di come Razer abbia pensato di ospitare - nel caso in cui si necessita - il cavetto microUSB.

 

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Essendo un mouse wireless ricaricabile, il Mamba 2015 necessita ovviamente di una basetta dedicata che funge, oltre appunto come da base di ricarica, anche da torre per la ricezione/invio del segnale.

Razer ha optato per una sorta di piedistallo con base quadrata dal lato di quasi 9cm, il cui perimetro inferiore ospita per intero la retroilluminazione Chroma (ebbene si!) che va a sincronizzarsi con il preset scelto per il mouse stesso; è strano che Razer non abbia pensato di inserire un logo retroilluminato, avrebbe fatto davvero un'ottimo effetto!

 

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La connessione al computer avviente tramite un cavetto microUSB 2.0 dalla lunghezza di circa due metri, protetto da una calza in tela, che va ad accoppiarsi perfettamente - grazie al suo profilo - sia alla docking station che al mouse (attenzione, sebbene si tratti di un "semplice" cavetto microUSB, i dispositivi non sembrano funzionare perfettamente con i più comuni cavetti per smartphone presenti ormai in ogni dove).

 

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Il risultato è abbastanza d'effetto, il layout inferiore in gomma della docking station la assicura a qualsivoglia superficie ed il mouse si accoppia perfettamente ad essa. Sembrerà quasi di osservare un piccolo monumento, ci piace!

 

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Il prodotto è arrivato nei nostri laboratori all'interno della confezione retail, ossia quella che chiunque può trovare al momento dell'acquisto, caratterizzata da uno sfondo di colore nero e dettagli in risalto grazie al tipico colore verde che identifica i prodotti Razer.

 

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• una vista di cosa ci aspetta una volta aperta la confezione:

 

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All'interno troveremo, in maniera ben riposta ed ordinata, i seguenti componenti:

  • il mousepad con cavo di connessione USB 2.0
  • la manualistica ed un foglio di ringraziamento da parte di Razer
  • un set di 2 adesivi con il tipico logo del produttore

 

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Maggiori informazioni sul mousepad Firefly di Razer sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.

 

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Osservando da vicino il mousepad Firefly ci siamo accorti di una certa somiglianza con un altro prodotto di Razer, ossia l'ottimo mousepad Destructor 2.

Effettivamente, per dirlo in maniera abbastanza chiara, il Firefly non è altro che un Destructor 2 ma con l'aggiunta della retroilluminazione Chroma. Le misure sono difatti le medesime, 255*355mm, così come le fattezze "generali", salvo la centralina di controlllo situata nella parte alta del layout anteriore dalla quale parte il cavo USB 2.0 che si occuperà dell'alimentazione del prodotto.

 

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Anche il retro è il medesimo del prodotto sopracitato, il quale beneficia di una superficie in gomma antiscivolo che assicura il tappetino a qualsivoglia superficie, ed inoltre ospita un adesivo dove vengono riportate diverse informazioni, circa le certificazioni, il numero di serie ed il fabbisogno energetico.

La differenza sostanziale rispetto al Destructor 2 si può osservare ai bordi del Firefly, ove spicca in maniera evidente la lunga striscia di LED RGB che ne ricopre quasi tutto il perimetro.

 

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Anche il Firefly offre in bella mostra, nell'angolo destro del layout frontale, il logo di Razer che, come si può immaginare, risulta anch'esso retroilluminato (in maniera non indipendente, ma conformandosi al preset scelto per i bordi).

Per quanto riguarda la superficie del tappetino, ossia la parte più importante del prodotto, possiamo osservare una micro-trama abbastanza ruvida ed allo stesso tempo complessa, che offre una discreta scorrevolezza, per fortuna senza esagerare. Il perfetto equilibrio tra controllo e velocità.

 

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• sembra quasi di vedere un manto stradale appena posto in opera, ma miniaturizzato!

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Come abbiamo già avuto modo di sottolineare durante le pagine precedenti, il mouse Mamba 2015 ed il mousepad Firefly prodotti da Razer giovano del sistema di retroilluminazione proprietaria Chroma, grazie alla quale entrambi saranno capaci di coprire l'intero spettro di colore RGB grazie ai svariati LED integrati.

I livelli di retroilluminazione disponibili per entrambi i prodotti sono tre, ergo i classici minimo/medio/massimo, e personalmente non li ho mai trovati abbastanza "forti" da creare distrubo anche durante sessioni di lavoro/gioco notturne.

Bisogna sottolineare che nel momento in cui collegheremo il mouse sul suo stand, per ricaricarlo, entrambi attiveranno la retroilluminazione di colore verde (quella tipica del produttore), oppure quella del setup che stiamo utilizzando a computer acceso. Le linee dorsali del mouse simuleranno l'effetto della ricarica (immaginando che vi sia il 50% di autonomia residua, ad esempio, gli effetti partiranno da metà linea e così via).

 

razer mamba firefly stand

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Bisogna sottolineare, inoltre, che il logo Razer presente sul dorso del mouse non sarà retroilluminato, al contrario della versione Mamba Tournament Edition che funziona esclusivamente via cavo, probabilmente a causa della mancanza "fisica" di spazio per un'ulteriore sezione di LED, data la presenza di una batteria interna.

Per quanto riguarda gli effetti di retroilluminazione, come i sopracitati livelli di retroilluminazione, questi sono gestibili esclusivamente tramite il software proprietario Razer Synapse (clicca qui per maggiori informazioni).

Aldilà di quelli pre-impostati, che analizzeremo tra qualche riga, sarà possibile creare vari preset personalizzati: potremo davvero sbizarrici nel variare i colori delle linee dorsali presenti sul mouse, ed eventualmente replicare gli stessi effetti sul mousepad.

 

mamba-effetti configuratore

 

Senza contare l'effetto statico/disattivato o custom, ve ne sono ulteriori 4 da sfruttare anche nei preset custom, e cioè:

    • Breating - effetto riconducibile ad un "respiro";
    • Reactive - il LED relativo ad ogni tasto si attiva insieme alla pressione di esso, spegnendosi poco dopo;
    • Spreadtrum Cycling - effetto che mostra un singolo colore alla volta - tra i principali - dello spettro RGB;
    • Wave - un'onda di colori che va da destra verso sinistra, o il contrario.

 

razer synapse setup vari

N.B. il software permette inoltre di sincornizzare tali setup con tutti i dispositivi Chroma-compatibili collegati al medesimo PC, oltre che a spegnere la retroilluminazione nel momento in cui lo schermo va in stand-by.

 

Naturalmente non è semplice spiegare tali effetti tramite alcune righe, quindi abbiamo deciso anche per questi prodotti di realizzare un breve video dove mostrarveli. Buona visione!

 


Come abbiamo già visto per la tastiera BlackWidow Ultimate 2016 della stessa Razer, il programma proprietario Synapse non si occupa esclusivamente di gestire la personalizzazione della retroilluminazione bensì, data l'assenza di una memoria integrata nei dispositivi, di gestire tutte le funzioni ed i setup fondamentali del mouse Mamba 2015.

Tramite questo potremo innanzitutto mappare i vari tasti del mouse in base alle nostre preferenze e, volendo, salvarne diversi profili, oltre ad indicarci l'autonomia residua del prodotto. Le ulteriori funzioni si suddividono secondo altre sezioni ben distinte, che vanno ad aggiungersi alle due precedentemente citate, e cioè:

SEZIONE PERFORMACE

    • sensibilità in DPI, da 100 a 16000 secondo valori da singola unità
    • abilitare/disabilitare la sensibilità in base agli assi X o Y
    • settare la velocità di accellerazione del mouse, in base al suo movimento (valori da 0 a 10)
    • settaggio del Polling Rate, ossia la frequenza di aggiornamento del sensore (500Hz o 1000Hz)

SEZIONE CALIBRAZIONE

    • calibrazione del sensore in base al materiale (dei tappetini Razer o di altri prodotti/superfici)
    • LIFTOFF RANGE, o meglio il setup per la distanza massima percebile dal sensore del mouse dal piano di appoggio 

SEZIONE ALIMENTAZIONE

    • settaggio del tempo (in minuti, da 1 a 15) di idle prima che il mouse vada in stanby
    • settaggio (in base all'autonomia residua, dal 5% a 25%) dell'attivazione della retroilluminazione lampeggiante nel caso di scarsa carica residua
    • settaggio per il colore della retroilluminazione, per mouse e dock station, nel momento in cui si attiva l'indicatore di scarsa autonomia

 

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Dopo aver analizzato entrambi i prodotti a tutto tondo, veniamo ora al dunque: "qual è la tua impressione dopo circa tre settimane di prova, Vincenzo?". La risposta potrebbe essere un semplice "Wow, era quel che cercavo da sempre", ma cerchiamo di dar peso a quest'affermazione.

Ci tengo innanzitutto a confermare la buona ergonomia del Mamba 2015 tanto decantata da Razer, nonostante il peso non proprio indifferente dello stesso, in aggiunta alla giusta scorrevolezza che offre il mousepad Firefly, e la "mortale" precisione del sensore da ben 16.000 DPI.

Chiaramente il mouse risulta quasi inutilizzabile con tale setup (ci vorrebbe un monitor 8K, almeno, per dargli un senso), ma sono rimasto davvero sorpreso della sua precisione anche a bassi valori, da me utilizzati sino ad ora (intorno ai 1800DPI) durante le sessioni di lavoro su CAD, e nei videogame di tipo FPS (2500DPI), registrando movimenti anche di un singolo pixel senza particolari sforzi (non tutti i mouse ci riescono, fidatevi!).

Davvero ottima l'autonomia. Tecnicamente, utilizzando una retroilluminazione non troppo aggressiva ed un polling rate a 500Hz (la differenza da 1000Hz , ricordiamo solo per questo mouse utilizzabili anche in modalità Wireless, è imprercettibile per il 95% dei comuni utenti), se si utilizza il computer per circa 3 ore al giorno, sarà facile ricaricare il Mamba una volta a settimana o quasi, confermando il valore di 20 ore indicato dal produttore; in ogni caso, anche in una giornata operativa di 16 ore, intervallate da pause "di gioco", se si parte con il massimo dell'autonomia è possibile arrivare fino a sera.

Mal che vada, lo ricordiamo, basta attaccare il cavo microUSB per continuare ad utilizzare il mouse, ed allo stesso tempo ricaricarlo, come se nulla fosse; in ogni caso, qualora il vostro computer rimanga collegato alla presa di corrente durante la notte e nel frattempo riesca a fornire porte USB alimentate anche da spento, basta lasciare il Mamba sulla sua docking station per ritrovarlo completamente carico al mattino (la ricarica completa, da zero, impiega circa 5 ore).

 

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Davvero comoda la tecnologia Adjustable Click Force"; personalmente mi piace imprimere abbastanza forza per "confermare" il click ed i 95g impostabili sono una manna dal cielo. Molto precisa anche la rotellina, ogni scatto "si sente" ed il materiale in gomma tassellata restituisce un ottimo feedback.

Il tutto senza ovviamente dimenticare la retroilluminazione Chroma per entrambi i prodotti, la quale, ricordiamo, è capace di ricoprire appieno lo spettro di colore RGB tramite gli svariati LED integrati, regalando un vero spettacolo per gli occhi.

L'ultima domanda che ora vi starete ponendo sarà sicuramente la seguente: "vale la pena spendere tanti soldi per questi due prodotti?". 

La risposta è si, anche se forse anche solo una decina di Euro in meno invoglierebbe molti più utenti ad acquistarlo, ma cercherò di spiegarvi questa mia affermazione. Il mouse Mamba 2015 è probabilmente la migliore soluzione wireless in commercio, vuoi per autonomia o vuoi semplicemente per un'ergonomia/design senza fronzoli e minimale, prestazioni elevate e massima versabilità, oltre che per un quantitativo di LED a bordo (e relativa gestione) davvero impressionante; se non siete interessati alla connettività Wireless ma vorreste ugualmente questo prodotto, come già detto in precedenza, il Mamba Tournament Edition, attualmente venduto su Amazon al prezzo di circa 95€, potrebbe davvero fare al caso vostro.

"E per quanto riguarda i tappetino Firefly?". Lo ammetto, la cifra di circa 70€ necessaria per acquistare un mousepad potrebbe risultare folle per il 95% degli utenti ma, oltre ad una buona superficie, il Firefly ha dalla sua la caratteristica retroilluminazione Chroma che nessun altro produttore ha mai offerto; in accoppiata al mouse Mamba e ad una tastiera compatibile Razer, questo è capace di riprodurre un'arcobaleno di colori, ofrendo così un setup di periferiche da fare invidia a chiunque.

Si ringrazia come sempre Razer per i sample gentilmente offerti.

 

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