Sin dall'inizio gli sviluppatori hanno dichiarato che in Mirror's Edge: Catalyst affronteremo una trama diversa da quella conosciuta nel capitolo originale. Per l'appunto, ricordate la trama di Mirror's Edge dove la sorella di Faith viene indagata come potenziale assasina di un facoltoso politico?
Bene, dimenticatela il prima possibile.. perchè?! Questo nuovo capitolo non è né un prequel/sequel né più semplicemente un reboot come molti si aspettavano, bensì un modo tutto nuovo di immaginare la realtà che caratterizza questo titolo.
Resta comunque il "contorno" che ha distinto il titolo originale ossia una società "oppressa", comandata "dall'alto" tramite un sistema totalitario con pesanti mezzi di (dis)informazione e forze dell'ordine senza scrupoli, la cui unica "via d'uscita" per informazioni strettamente private sono i Runner (di cui Faith fa parte); da qui le numerose quest secondarie presenti nel gioco.
Bene o male, dunque, la situazione generale sarà la medesima, ma verrà affrontata in una rinnovata città - sempre a tema futuristico - denominata "Glass City", e che sarà la reale protagonista per l'impostazione di tipo "open-world" che caratterizza questo nuovo capitolo.
La trama ha inizio con l'uscita di prigione di Faith la quale, grazie agli insegmanenti del Runner e mentore Noah e l'aiuto di Icarus(un altro Runner), cerca vendetta nei confronti di Gabriel Kruger, il leader della società ed allo stesso tempo colui che ha ucciso i suoi genitori; per conoscere al meglio la storia che precede questa nuova trama, gli sviluppatori hanno realizzato un fumetto denominato "Mirror's Edge: Exordium", realizzato in collaborazione con Dark Horse Comics, disponibile in sei piccoli volumi.
Questa nuova città si caratterizza ancora una volta per la semplicità e l'uso abbondante del colore bianco per la totalità degli edifici, la cui "monotonia" viene spezzata dai colori rosso/verde/giallo/blu/viola che potremo osservare in determinati ambienti interni (come abbiamo già detto e mostrato, davvero ben curati), ove la vegetazione risulta praticamente inesistente, se non in alcuni appartamenti o giardini dei quartieri più lussuosi, e la vita si sviluppa - sopratutto per Faith che non può in alcun modo raggiungere la strada - sui tetti ed in alcuni momenti nel sottosuolo.
Gli sforzi messi in atto dagli sviluppatori nel migliorare il gameplay, che come sappaimo bene si basa pesantemente sul Parkour, sono piuttosto evidenti.
Ogni movimento di Faith risulta "realistico" e ben collegato con gli altri, così come il comparto audio che si occupa di riprodurre a dovere il rumore delle scarpette che sfregano sulle diverse superfici o l'affannamento della nostra eroina, sebbene non sia sempre semplice riuscire a concatenare le diverse acrobazie al primo colpo.
Una volta acquisita la giusta esperienza, evitando le cadute nel vuoto (niente male l'effetto di Faith che perde i sensi prima di schiantarsi al suolo), l'utente proverà molta soddisfazione durante l'esecuzione dei tragitti prestabiliti.
Non mancano inoltre un sistema di "inibizione" elettronica per fermare eventuali ventole ed accedere così a diversi condotti di areazione, una sorta di rampino che ci darà la possibilità di superare diversi salti nel vuoto (passando così da un palazzo all'altro senza la necessità che siano fisicamente collegati, sempre che vi sia l'opzione disponibile) oppure la possibilità di interagire/tirare via alcuni ostacoli (come delle grosse tavole che ci bloccano la strada, per esempio).