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V'è una cosa che bisogna ammettere, indipendentemente che si sia simpatizzanti o meno di AMD: la casa di Sunnyvale, quando deve presentare un nuovo prodotto, riesce a richiamare l'attenzione a sé più di ogni altra azienda IT attiva nella commercializzazione di CPU e GPU.

 

 

Sebbene sia, in quanto a capitalizzazione, una frazione di Intel (1,7 mld contro 155 mld di dollari), e da sempre sia preferita da una minoranza degli utenti nel campo delle schede video da gioco, in quanto nVidia è più scafata nel campo del marketing, AMD ha questo strano potere. Ci si potrebbe domandare, perché?

Personalmente ho trovato due possibili risposte, ed ognuna di queste non esclude l'altra, anzi, la completa. Prima di tutto, se AMD riesce a commercializzare un buon prodotto, a prezzi concorrenziali, Intel e NVIDIA devono necessariamente abbassare i prezzi dei propri prodotti. Mi è capitato spesso, spessissimo di leggere nei forum (e suppongo sia capitato anche a voi) frasi simili a questa: “Speriamo che la prossima CPU/GPU di AMD sia ottima, così potrò comprare una CPU/GPU Intel/NVIDIA ad un miglior prezzo”. Nella recente storia è stato possibile osservare questo comportamento spessissimo, ai tempi dell'Athlon64, quando i Pentium 4 Prescott di Intel mantennero un'ottima quota di mercato, nonostante avessero delle prestazioni scandalose in rapporto ai consumi, ed ai tempi delle GPU Fermi di NVIDIA, quando i fanboy di quest'ultima comprarono le GTX480 e GTX460 in quantità, nonostante fossero più simili a caloriferi che a schede video (questi sono solo due esempi tra i tanti disponibili). Ed oggi? Ed oggi i fanboy di Intel e NVIDIA si lamentano dei consumi dei prodotti di AMD, nonostante offrano prestazioni più che eccellenti in rapporto ai costi di acquisto.

 

 

Questo ci porta alla seconda motivazione sul perché le nuove tecnologie di AMD siano sempre al centro dell'attenzione: per vendere i propri prodotti in quantità superiore al normale (e questo non significa stravendere!), e quindi battere il fanboysmo più radicale, la casa di Sunnyvale deve presentare non ottimi prodotti, ma prodotti rivoluzionari. È stato così con l'Athlon64, quando le proprie quote di mercato, nel settore consumer, salirono solamente dal 19% del 2002 al 21,6% del 2005! Nel mercato server, dove i fanboysmi sono decisamente meno marcati (ma l'acquisto di nuove macchine non è così frequente come nel mercato consumer), le quote nel medesimo periodo salirono dal 3,1% al 12,2%. AMD, per non fare la fine delle varie Cyrix, Transmeta, IDT nel settore delle CPU, ha dovuto produrre/introdurre importanti tecnologie come il BUS EV6 con gli Athlon, determinando l'abbandono da parte di Intel dell'ormai vetusto BUS AGTL+, come l'HyperTransport, favorendo lo sviluppo da parte di Intel del BUS QuickPath Interconnect (QPI), come il set di istruzioni x86-64, evitando che Intel relegasse i 64 Bit al solo settore Server con gli Itanium (IA64), e via discorrendo.

Ecco perché la presentazione ufficiale di Zen sta attirando così tanto l'attenzione mondiale, e perché l'utenza è avida di informazioni a riguardo: AMD per sopravvivere deve innovare più delle altre case.