La tecnologia evolve continuamente ma non sempre va nella direzione che si era previsto: in alcuni casi si registrano delle brusche virate e tutto quanto poteva sembrare ormai consolidato e certo fino a pochi attimi prima, ecco che si sgretola per cedere il posto ad una differente piattaforma, architettura o un semplice concetto. Sarà questo il destino delle piattaforme x86? Farsi da parte in favore dell'avanzata di ARM che, dopo aver conquistato il mondo di smartphone e tablet, sarebbe ora pronta ad intaccare le posizioni dei chip Intel ed AMD nel segmento desktop e notebook?
Alcuni indicatori di mercato paiono proprio spingere in tale direzione ma - seppure il predominio delle piattaforme x86 possa essere destinato a scomparire - ciò non significa la fine completa di queste CPU, o almeno ciò non accadrà nell'immediato. Per ora e per i prossimi 5-10 anni, potremo ancora contare sui nostri fidi processori, capaci di far girare un sistema operativo e qualunque software professionale e non per esso disponibile. L'avvento dei chip ARM potrebbe portare però della sana competizione e far sì che i chipmaker facciano molta più attenzione all'efficienza delle proprie architetture senza per questo tralasciarne le pure prestazioni, nonostante gli annunci di riduzioni nei reparti di ricerca e sviluppo.
Se la scelta corretta si rivelerà quella della sempre maggiore integrazione, della riduzione dei consumi e del miglioramento dell'efficienza, allora AMD è sulla buona strada. Le APU rappresentano qualcosa di assolutamente avanzato, un chip che ormai integra tutti i componenti fondamentali presenti in una piattaforma x86 completa, con un bilanciamento ottimale fra le diverse parti. Unico neo ancora irrisolto, complici anche i problemi delle fonderie cui AMD si è affidata, è quello dei consumi che restano purtroppo elevati inficiandone di conseguenza l'efficienza. Con il modello che analizzeremo nella recensione odierna AMD cerca di dare una risposta anche in tal senso grazie ad un TDP di 65W contro i 100W dei modelli standard.
Stiamo parlando della APU A10-5700, modello più potente fra quelli a basso consumo della nuova linea di APU AMD annunciata alla fine del 2012 e basate sull'architettura Trinity. Quest'ultima, come sappiamo, prevede una CPU composta da moduli Piledriver ed una iGPU Devastator VLIW4 realizzate con processo produttivo SOI a 32nm da GlobalFoundries. Le nuove APU, sia quelle con TDP standard, che quelle con TDP ridotto possono essere installate su schede madri socket FM2 e non sono compatibili con quelle di precedente generazione socket FM1. Per una più dettagliata analisi delle loro caratteristiche vi rimandiamo al nostro precedente articolo.
Rispetto alle altre APU, il modello A10-5700 non dispone di moltiplicatore sbloccato e per questo non può fregiarsi del suffisso "K". La scelta di AMD tutto sommato non è sbagliata: agli overclockers ed agli utenti enthusiast sono dedicate le versioni da 100W. Le altre caratteristiche di questa APU includono una iGPU completa di 384 core e funzionante a 760MHz (quella dell'A10-5800K è solo 40MHz più veloce), 4 core per la CPU (due moduli Piledriver) che funziona a 3,4GHz con Turbo a 4GHz e 4MB di cache L3.
Per comodità di esposizione riportiamo, nella tabella che segue, anche le specifiche tecniche delle nuove APU AMD messe a confronto con quelle di precedente generazione e con quelle delle CPU Intel Core di seconda e terza generazione:
Specifiche APU AMD Trinity | ||||
AMDTrinity | AMD Llano | Intel Sandy Bridge | Intel Ivy Bridge | |
Socket | FM2 | FM1 | LGA 1155 | LGA 1155 |
Transistor | 1,303 miliardi | 1,178 miliardi | 995 milioni | 1,4 miliardi |
Processo produttivo | 32nm SOI | 32nm SOI | 32nm | 22nm |
Dimensioni die | 246mm2 | 228mm2 | 216mm2 | 160mm2 |
Cache L1 | 128 KB per core | 128 KB per core | 64 KB per core | 64 KB per core |
Cache L2 | 2MB per modulo | 1MB per core | 256 KB per core | 256 KB per core |
Cache L3 | N/A | N/A | 8 MB | 8 MB |
Core / Thread | 4/4 | 4/4 | 4/8 | 4/8 |
Turbo | Si | Si | Si | Si |
FPU | 128-bit | 128-bit | 128-bit | 128-bit |
Controller memorie | - DDR3-1866 - Dual-channel |
- DDR3-1866 - Dual-channel |
- DDR3-1333 - Dual-channel |
- DDR3-1600 - Dual-channel |
Controller grafico | - Radeon series - DirectX 11 - UVD3 |
- Radeon series - DirectX 11 - UVD3 |
- Intel HD Graphics - DirectX 10.1 - Quick Sync |
- Intel HD Graphics - DirectX 11 - Quick Sync |
Controller PCI Express | 16 linee | 16 linee | 16 linee | 16 linee |
Risparmio energetico | - Più stati low-power - PCIe core power gating - PCIe speed power policy - GPU e video decode (UVD3) power gating - AMD Turbo Core 3.0 |
- Più stati low-power - PCIe core power gating - PCIe speed power policy - GPU e video decode (UVD3) power gating - AMD Turbo Core (ove previsto) |
- Più stati low-power - CPU core power gating - GPU power gating - Turbo Boost (ove previsto) |
- Più stati low-power - CPU core power gating - GPU power gating - Turbo Boost (ove previsto) |
TDP | 65W e 100W | 65W e 100W | 65W e 95W | 65W e 77W |
Sistemi di prova
Per eseguire i test sulle CPU abbiamo rispettato le seguenti regole:
- Sulla scheda sono stati installati solo i componenti necessari: CPU, Memoria, Scheda video e Hard disk.
- L'hard disk è stato formattato, sono stati poi installati il sistema operativo, i drivers per le periferiche e, quando necessario, sono state installate patch e aggiornamenti.
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto.
- Alla fine di ogni sessione di prova l'hard disk è stato formattato.
In merito ai sistemi di prova, ci siamo serviti di differenti piattaforme a seconda del tipo di CPU. Ciò è stato necessario per ottenere un sistema funzionante per ogni tipo di Socket che le CPU utilizzate per la nostra comparazione utilizzano. Ovviamente si è cercato di realizzare i sistemi con componenti simili, quando possibile, uguali.
Sistema di prova | |
Sistema Socket FM2 | |
Scheda madre | MSI AMD A85X |
Processori |
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Memoria | 4GB DDR3 2000 (2 x 2GB) @ 1866MHz |
Sistema Socket AM3+ | |
Scheda madre | ASUS Crosshair V Formula AMD 990FX |
Processori | AMD FX-8150 (3,6GHz, Turbo 4,2GHz, 8MB L2, 8MB L3, eight core) |
Memoria | 4GB DDR3 2000 (2 x 2GB) @ 1866MHz |
Sistema Socket FM1 | |
Scheda madre | ASRock A75 Pro4 con FHX A75 socket FM1 |
Processori |
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Memoria | 4GB DDR3 2000 (2 x 2GB) @ 1333MHz |
Scheda video | Intel GMA HD 3000 integrata |
Sistema Socket AM3 | |
Scheda madre | ASUS Crosshair IV Formula AMD 890FX |
Processori |
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Memoria | 2GB DDR3 1600 OCZ (1GB x 2) @ 9/9/9/24 - 1333MHz |
Sistema Socket AM2+ | |
Scheda madre | Gigabyte GA-MA790GP AMD 790FX |
Processori |
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Memoria | 2GB DDR2 1066 Corsair (1GB x 2) @ 5/7/7/24 - 1066MHz |
Sistema Socket LGA 2011 | |
Scheda madre | Intel DX79SI Siler X79 Express |
Processori | Intel Core i7-3960X (3,3GHz, Turbo 3,9GHz, 1,5MB L2, 15MB L3, six core) |
Memoria | 8GB DDR3 2000 (4 x 2GB) @ 1600MHz |
Sistema Socket 1155 LGA (Ivy Bridge) | |
Scheda madre | Intel DZ77GA-70K (Gasper) |
Processori | Core i7-2700K - Turbo Mode ON |
Memoria | 4GB DDR3 2000 (2 x 2GB) @ 1333MHz |
Scheda video | Intel GMA HD 3000 integrata |
Sistema Socket 1155 LGA (Sandy Bridge) | |
Scheda madre | ASUS P8Z68 |
Processori |
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Memoria | 4GB DDR3 2000 (2 x 2GB) @ 1333MHz |
Scheda video | Intel GMA HD 3000 integrata |
Sistema Socket 1156 LGA (Lynnfield) | |
Scheda madre | Intel DP55KG Extreme |
Processori |
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Memoria | 2GB DDR3 1333 (2 x 1GB) |
Sistema Socket 1156 LGA (Clarkdale) | |
Scheda madre | Intel DH55TC |
Processori | Core i5 661 - Turbo Mode ON |
Memoria | 2GB DDR3 1333 (2 x 1GB) |
Scheda video | Intel GMA HD |
Sistema Socket 1366 LGA | |
Scheda madre | ASUS P6T Intel X58 |
Processori |
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Memoria | 3GB DDR3 1066 (3 x 1GB) |
Opzioni Comuni | |
Hard Disk | Maxtor 160GB 7200RPM Serial ATA |
Scheda video | Radeon HD4850 512MB |
Scheda audio | Integrata |
Media | DVD Rom 8x |
Alimentatore | Corsair 620W |
Sistema operativo | Windows 7 64-bit |
I test eseguiti sono descritti qui di seguito:
Benchmark sintetici
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Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
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ScienceMark 2.0: grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.
- SiSoft SANDRA 2010: questa suite di benchmark sintetici ci offre un quadro specifico delle prestazioni di ogni componente disponibile all'interno della piattaforma di test come memorie, CPU, disco fisso e così via.
Grafica 3D
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3DMark06 (versione 1.1.0 Professional): ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.
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World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.
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Crysis: uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.
Utilizzo generico
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PovRay (versione 3.6): il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file .ini.
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Cinebench (versione 10 e versione 11): suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l'influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
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7-Zip (versione 9.15 beta): con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L'operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.
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Auto Gordian Knot (versione 2.55): software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l'occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
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Handbrake (versione 0.9.4): un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.
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DaCapo (versione 9.12): questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all'esecuzione di tutti i test.
Analisi dell'efficienza
A differenza di quanto abbiamo fatto sinora con le passate recensioni circa le CPU, questa volta vogliamo concentrarci sull'aspetto efficienza. Ovvero capire quale sia, in termini di prestazioni e di consumi, il vantaggio offerto da una APU a basso consumo come il modello A10-5700 che stiamo analizzando rispetto, ad esempio, al modello A10-5800K oppure A8-5600K. Chi volesse approfondire con i singoli numeri avrà comunque a disposizione, nelle pagine seguenti, l'elenco completo dei grafici con tutti i test che solitamente eseguiamo per valutare questo genere di componenti.
Mediamente le prestazioni che ci possiamo aspettare dalla CPU sono inferiori a quelle registrate dal modello A8-5600K con uno scarto del 3% circa. Questo nonostante le frequenze di funzionamento della APU A10-5700 siano maggiori di quelle della A8-5600K. Probabilmente per limare i consumi il Turbo prevede limiti più stringenti.
Ben diversa è la situazione legata alla potenza della iGPU: i test 3D mostrano un vantaggio della APU A10-5700 rispetto alla A8-5600K che in media si aggira sul 10%. I numeri registrati non sono comunque sufficienti a raggiungere quelli del modello top di gamma A10-5800K.
In tutto questo discorso come si inseriscono i consumi? Ebbene, dal grafico qui in alto possiamo immediatamente notare che, ogni volta che sono i moduli CPU ad essere sottoposti a sforzo, gli assorbimenti della APU A10-5700 sono ben al di sotto sia di quelli del modello A10-5800K sia di quelli del modello A8-5600K. Con WPRIME attivo il risparmio in termini di consumi è del 4% circa, del 5% in IDLE e del 10% con WPRIME e Alien vs. Predator eseguiti contemporaneamente. Se facciamo un confronto con il calo registrato in termini di prestazioni, che vi ricordiamo essere del 3% circa, notiamo un leggero vantaggio sui consumi segno di una (di poco) migliorata efficienza.
Guardando invece ai consumi della APU A10-5700 nel caso di applicazioni 3D (AvP), notiamo come questi siano superiori a quelli della A8-5600K del 7% circa. Ma in questo caso anche le sue prestazioni si erano mostrate superiori con un vantaggio del 10% circa portando ancora una volta ad un bilancio positivo in termini di efficienza.
Tutti i test
I numeri per poter effettuare il precedente confronto sono nati esattamente dai test che eseguiamo di solito. Abbiamo preferito fornirvi un estratto di tutto quanto per evitare di annoiarvi troppo con test di cui avete già ampiamente letto nella precedente analisi sulle APU A10-5800K e A8-5600K: ciononostante chi volesse guardare ai singoli valori potrà scorrere tutti i grafici disponibili qui di seguito:
Conclusioni
La direzione intrapresa oggi dalla tecnologia in generale è quella di una sempre maggiore efficienza energetica: complici molteplici fattori come la crisi economica, la coscienza ecologica e le crescenti necessità legate alla mobilità che pongono continuamente l'accento sulla diminuzione dei consumi e della dissipazione e, di conseguenza, sull'aumento dell'autonomia.
A questi fattori occorre sommare il raggiungimento di una soglia accettabile della potenza di calcolo da parte di qualunque processore oggi presente nel listino dei produttori. Ma non basta: proprio per garantire la possibilità di fare qualunque cosa con uno smartphone o con un tablet, la maggior parte delle applicazioni software sta riducendo le proprie richieste o si sta appoggiando ad infrastrutture cloud che si occupano di fornire la potenza necessaria alle loro elaborazioni, liberando di fatto le risorse del client.
In uno scenario come quello descritto gli utenti finali si chiedono a cosa possa servire loro avere a disposizione la CPU più potente o il desktop più innovativo. La possibilità di garantirsi un sistema - nel complesso potente abbastanza per fare tutto - ma attento ai consumi trova dunque la sua ragion d'essere.
Una APU AMD A-Series come quelle di ultima generazione si pone esattamente questi obiettivi, specie se quelle che prendiamo in considerazione ricadono nel cesto dei modelli a basso consumo. Nonostante AMD non sia ancora riuscita a ridurre a valori ottimali i loro assorbimenti, la APU A10-5700 offre uno spaccato molto interessante: prestazioni sufficienti per ogni operazione tradizionalmente possibile su un PC desktop abbinate a consumi ridotti, tali per cui non serva un sistema di raffreddamento eccezionale e/o di dimensioni gigantesche e sia sufficiente un alimentatore di non elevata potenza. Caratteristiche vitali nella realizzazione di mini PC, sistemi All-In-One, HTPC e front-office.
Come detto anche nella precedente recensione, se siete alla ricerca di una CPU per la realizzazione di un sistema bilanciato o un sistema multimediale compatto, allora le APU A10 - compresa quella che abbiamo appena recensito - sono al momento la scelta migliore. L'A10-5700, in particolare, ha il vantaggio di una maggiore efficienza, rispetto ai modelli con TDP di 100W seppure le differenze non siano così marcate. A favore di essa depongono anche la potenza e le feature della sua GPU integrata che supporta DirectX 11, OpenCL, Eyefinity, dual VGA e driver unificati: insomma, poter giocare ad un qualunque titolo 3D senza aggiungere una scheda grafica esterna è qualcosa di molto più reale della semplice teoria.
Le APU A-series sono invece da evitare se il vostro sistema deve puntare tutto sulla potenza bruta della CPU, come nei casi in cui lo dedicherete principalmente a compiti di rendering, video-editing, elaborazioni scientifiche o sviluppo software.
Il prezzo della APU A10-5700 sul mercato italiano nel momento in cui scriviamo si aggira sui 110 Euro, del tutto simile a quello del modello A10-5800K: quest'ultimo è preferibile se volete overcloccare, mentre la prima è da scegliere ove i consumi e la dissipazione rivestono un ruolo importante.