Si parla tanto dell'architettura Kepler-Mobile per diversi motivi. Dopo la promettente dimostrazione a porte chiuse di una sua implementazione nel SoC "Logan" (Tegra 5), Nvidia ha annunciato che questa sarà la prima architettura grafica (GPU) le cui proprietà intellettuali ed i relativi brevetti saranno concesse in licenza ad altri produttori.

Per ora le informazioni sul design e sulle caratteristiche di Kepler-Mobile sono minime e frammentate. Dal nome sappiamo solo che sfrutterà un approccio unificato degli shader, con organizzazione SMX e senza hot-clock.

Le ultime indiscrezioni parlano dell'integrazione di 2 SMX (348 CUDA Core) e di un singolo memory controller da 64-bit. Specifiche che in un primo momento abbiamo ritenuto difficili da implementare in un chip per dispositivi mobile (come tablet e smartphone) a causa della complessità e delle dimensioni del die (anche considerando l'adozione del processo produttivo a 20nm), ma che il sito 4Gamer.net prova a confermare prendendo spunto da una recente GPU introdotta da Nvidia del settore desktop/mobile.

Si tratta del nuovo chip GK208 che equipaggia una revisione delle GeForce GT 640 e GT 630. Questo chip sembra derivare dal GK107 (fino ad ora il più piccolo core basato su architettura Kepler) perchè presenta lo stesso numero di CUDA Core, ma in realtà è una soluzione inedita e ancora più piccola.

die GK208

(GPU GK208 su schede grafiche GeForce GT 630/640)

La tabella seguente mostra le caratteristiche a confronto.

GPU GK107 GK208
Processo Produttivo 28 nm 28 nm
Dimensioni 118 mm2 79 mm2
SMX 2 2
CUDA Cores 384 384
TMUs 32 16
ROPs 16 8
Memory Controller 128 bit 64 bit

 

Nvidia è riuscita a limare ben 38mm² intervenendo su diversi componenti. Il memory controller è stato ridotto da due canali ad uno solo (con conseguente dimezzamento delle ROP), il rapporto numero TMU per SMX è stato abbassato , la cache L/R rivista ed il bus di comunicazione esterno PCIe 3.0 x16 limitato a PCIe 2.0 x8.

diagram gk208

Sulla carta il GK208 è il candidato ideale per un'eventuale integrazione nel SoC Tegra 5, previo dieshrink a 20nm.

Da sottolineare che il cambio del rapporto tra numero di Shader e TMU indica la volontà di Nvidia di proporre un chip con una potenza computazionale pari al GK107, sacrificando parzialmente le pure prestazioni nei giochi. Si tratta di un compromesso accettabile considerando che permette di abbassare i consumi energetici (le Texture Units consumano molte più risorse degli shader) e di ridurre i costi di produzione.

 

FONTE: 4Gamer.net