La scheda è stata costruita seguendo lo standard Extended-ATX, originariamente studiato per il mercato Server, ma presto utilizzato anche nel mercato consumer, soprattutto per far contenti gli utenti Enthusiast, e questo ne è proprio il caso.
La scheda risulta decisamente imponente, bardata con una serie di imponenti dissipatori e schermature di plastica. Mutuati dagli studi portati avanti per le schede video, troviamo anche sulla Asus Maximus XI Extreme un backplate - dotato di LED - installato sulla parte inferiore del PCB, al fine di migliorare la dissipazione.
Al pari di altre schede di fascia alta, come accade da alcuni anni a questa parte, è dotata di un schermo protyettivo integrato per le porte di connessione posteriori, decisamente elegante, così da semplificare l'installazione della scheda in un case o proteggere le porte stesse nel caso venga utilizzata su un banchetto.
Continuando ad osservare la scheda così com'è (Cioè senza smontare alcun dissipatore), possiamo contare la presenza di tre slot PCI-E 16, due dei quali corazzati, in grado di reggere il peso anche di schede video molto pesanti. Tra questi sono dislocati ben due gruppi di quattro switch ASMedia ASM1480. Questi otto switch sono in grado di gestire fino a 32 linee PCI-E 3.0, al fine di garantire la massima bandwidth nel caso si utilizzino configurazioni multi-GPU (Ricordiamo che la scheda supporta il triple Crossfire ed il dual SLI). Va però ricordato che in modalità multi GPU gli slot PCI Express 16x possono lavorare in configurazione 8x+8x oppure 8x+4x+4x. Si tratta, a nostro parere, di una soluzione "overkill", tecnicamente non necessaria al fine di sfruttare al massimo una configurazione multi GPU, a causa delle limitazioni intrensiche delle CPU CoffeeLake, le quali possono gestire al massimo 16 linee PCI-E 3.0.
Altra caratteristica, forse esagerata, è la presenza di ben 16 header per le ventole, di cui due per la CPU, tre per l'eventuale sistema AIO. V'è poi da osservare con più attenzione la sezione vicina agli slot DIMM delle DDR4. Qui sono presenti alcune delle più importanti feature della Asus Maximus XI Extreme: il pulsante di Reset, il pulsante Power, lo switch RSVD (Da non toccare se non si overclocka con LN2 o elio liquido), lo switch "Slow Mode" (Da utilizzare nel caso si utilizzino sistemi di raffreddamento estremi a partire dal Dry Ice), lo switch MemOK! II, il Q-Code LED e il jumper per l'utilizzo dei sistemi di raffreddamento a base di LN2. Non dimentichiamo poi lo slot DIMM.2 per l'installazione degli SSD M.2 attraverso l'apposita riser card.
Il diagramma della Asus Maximus XI Eztreme. Come è possibile notare, le feature presenti sono numerosissime.
Poiché, come ormai è facile comprenderlo, è una scheda pensata per essere utilizzata per macinare world record ed essere utilizzata con sistemi di raffreddamento estremi, questa Asus sfrutta una doppia alimentazione ad 8-Pin, per una configurazione così composta: 24+8+8. Per avviare ed utilizzare il PC normalmente, comunque, basta essere in possesso di un normale alimentatore 24+8 Pin.
Vicino l'header per la connessione Thunderbolt e quello per l'audio frontale, è visibile un connettore Molex ATX EZ-Plug, dedicato all'alimentazione dello slot PCI-E 16x nel caso venga utilizzata una configurazione multi-GPU a tre vie. In ultimo, possiamo osservare il chip TPU tra gli ultimi due slot PCI-E 16x, predisposto a gestire l'alimentazione in caso di configurazioni multi GPU (Come si suol dire, la perfezione si nota nel dettaglio).