Tecniche a confronto
ASUS
ASUS utilizza un chip indicato come TPU (Turbo Processor) che può essere interfacciato da bios, da Windows attraverso l'utility AI Suite o ancora tramite uno switch per attivare la modalità Auto Tuning. Questa si accolla il compito di ottimizzare automaticamente il sistema cercando di ottenere da esso maggiori prestazioni fermo restando la piena stabilità. In pratica tale funzione modifica, senza alcun intervento umano, le frequenze di funzionamento di CPU e memoria agendo sul clock di base (BCLCK), sul moltiplicatore della CPU, sul divisore delle memorie e sulle tensioni dei singoli componenti (in particolare su quella della CPU).
Per le nostre prove abbiamo usato una scheda madre ASUS P8Z77-V Pro:
Queta scheda permette di attivare la modalità Turbo sia da uno switch presente sul PCB e indicato come TPU, sia da una apposita voce del bios. In effetti le due modalità non sono intercambiabili e, mentre lo switch TPU garantisce una leggera ottimizzazione delle componenti del sistema, utilizzando il parametro OC Tuner da bios otteniamo una risposta molto più aggressiva.
Gigabyte
Gigabyte basa la sua tecnica di ottimizzazione delle prestazioni su un sistema software (tra l'altro disponibile anche per le schede degli altri due produttori) incluso nella suite EasyTune. Lo strumento si occupa di modificare frequenze di funzionamento e moltiplicatori senza agire sulle tensioni dei componenti.
La scheda madre in questo caso risponde al nome di GA-Z77X-UD5H, molto simile per caratteristiche alla proposta di ASUS:
MSI
MSI storicamente è il produttore che ha dato il maggior risalto alle funzioni di overclock automatico delle sue schede madri e la più forte attenzione affinché queste potessero essere davvero semplici da usare. OC Genie, ora giunta alla seconda generazione, offre una tecnica di miglioramento delle prestazioni che rispecchia questa filosofia: con il computer spento basta pigiare un tasto, avviarlo ed in meno di un secondo si otterranno incrementi prestazionali fino al 36%.
La scheda madre che abbiamo messo sul banco di prova per portare a termine le prove di OCGenie è la Z77A-GD65.
Il tasto di attivazione della tecnica di MSI è ben visibile a facilmente utilizzabile. La stessa può essere gestita anche mediante una opzione del bios che fa esattamente la stessa cosa del tasto fisico.
Dopo aver attivato le rispettive tecnologie di overclock sulle tre schede madri in questione, ci siamo trovati di fronte ad un sistema overcloccato secondo i parametri seguenti:
ASUS | Gigabyte | MSI |
I valori di frequenza raggiunti per la CPU sono diversi per ognuna delle schede madri:
- ASUS: frequenza di bus pari a 103MHz, moltiplicatore fisso a 43x, frequenza finale della CPU pari a 4429,6MHz
- MSI: frequenza di bus pari a 100MHz, moltiplicatore fisso a 42x, frequenza finale della CPU pari a 4200MHz
- Gigabyte: frequenza di bus pari a 103,8MHz, moltiplicatore variabile con massimo fissato a 42x, frequenza finale della CPU pari a 4359,6MHz
ASUS | Gigabyte | MSI |
Nel caso delle memorie, questi sono i valori che abbiamo rilevato per i tre casi:
- ASUS: frequenza pari a 824,2MHz (frequenza effettiva di 1648,4MHz) con timings di 9-9-9-27 2T
- MSI: frequenza pari a 933,3MHz (frequenza effettiva di 1866,6MHz) con timings di 9-9-9-27 2T
- Gigabyte: frequenza pari a 803,6MHz (frequenza effettiva di 1661,2MHz) con timings di 9-9-9-25 1T