Questo è quanto emerge da una slide pubblicata sul sito VR-Zone in lingua cinese.

 

 

Tempo fa abbiamo affermato, utilizzando sempre fonti asiatiche, che Broadwell, nonostante le notevoli modifiche al comparto di alimentazione rispetto ad Haswell, sarebbe stato possibile utilizzarlo sulle schede 1150, previo aggiornamento del Bios. A quanto pare non sarà così. O meglio, lo sarà in parte. Il socket sarà sempre con 1150 pin (retrocompatribile con Haswell), ma sarà accompagnato da un chipset differente (serie 9).

 

 

Questa mossa, da parte di Intel, potrebbe avere una spiegazione. Come sappiamo da mesi, Intel sta cercando di correre ai ripari nei mercati in cui è o perdente (Ultra Mobile) o in ritirata (Server a basso consumo), quindi le proprie capacità al momento sono assorbite da quei reparti che curano questi settori. Il refresh Haswell V2 sarà più che sufficiente per mantenere il proprio vantaggio per tutto il 2014 nel mercato PC nei confronti di AMD, secondo la dirigenza di Santa Clara, ma tale strategia manca di un punto fondamentale: gli utenti Enthusiast non avranno un nuovo giocattolino con cui sbizzarrirsi. Manca, dal punto di vista pubblicitario, un prodotto di punta per pubblicizzare l'intera linea di prodotti. Non dimentichiamo che Intel, con Haswell, ed in particolare le iGPU Iris, punta anche al mercato dei videogiocatori, e Broadwell dovrebbe essere equipaggiata con una iGPU decisamente più potente.

Ecco dunque Broadwell-K a metà del 2014, il quale dovrebbe, almeno in teoria, garantire un buon boost prestazionale e in overclock (grazie ai 14nm) rispetto alle CPU Haswell-K. Broadwell-K, in altre parole, dovrebbe fungere come specchietto per le allodole affinché l'utenza sia spinta all'acquisto delle più economiche CPU Haswell V2. Intel vorrebbe ripetere quello che accadde agli inizi degli anni '90, quando le costosissime CPU 486DX spinsero le vendite dei mediocri 486SX (privi di coprocessore matematico), inferiori anche ai più anziani 386DX/SX.