Conclusioni
Le conclusioni che possiamo tirare alla fine di questo articolo sono assolutamente figlie di quanto detto nella prima parte. Riteniamo che la mole di dati che ognuno di noi oggi gestisce, anche senza essere un appassionato di computer o il "super-esperto-di-turno" è tale per cui un disco esterno di grossa capacità sia non solo utile ma indispensabile.
Questo significa dunque che è indispensabile avere un disco Buffalo Ministation Extreme? Assolutamente no, ma il disco esterno che abbiamo provato è comunque riuscito ad impressionarci in senso positivo sia per le buone prestazioni che si raggiungono grazie all'utilizzo dell'interfaccia USB 3.0 che permette di sfruttare al massimo la banda offerta dal disco interno, sia per lo spazio a disposizione e non ultimo per l'ottima resistenza agli urti che lo rende ideale anche in mobilità (nella borsa insieme al notebook, in tasca per portare sempre con sé i dati del lavoro, una presentazione o le foto da mostrare agli amici) o in ambienti dove le superfici di appoggio non sempre sono stabili.
I nostri test di caduta non possono essere presi per scientifici ma fatto sta che dopo tutte le botte che il disco ha preso ha continuato a funzionare come se niente fosse. Ciononostante vi consigliamo di evitare di buttarlo a terra deliberatamente: la protezione offerta deve servire per farvi sentire più sicuri nel caso in cui il prodotto riceva dei colpi accidentali non per offrirvi ore di insano divertimento.
Il prezzo del disco è allineato a quello di altri modelli di pari capienza con disco interno da 2,5 pollici alimentato dalla sola presa USB. Nel momento in cui scriviamo la variante da 1TB costa circa 100 Euro mentre quella da 512GB costa 80 Euro. Questo fa sì che il rapporto qualità prezzo penda in favore del modello più capiente.