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Layout della Gigabyte Z77X-UD5H

Costruita sopra un PCB nero opaco in fibra di vetro che, secondo il produttore, garantirebbe una maggiore protezione dall'umidità, la Z77X-UD5H risulta nel complesso molto bella da vedere ma non così ordinata come ci aspettiamo da un produttore del calibro di Gigabyte. Il numero di componenti on-board è elevato ma necessario per via dei controller aggiuntivi per USB, SATA e Firewire, causando un sovraffollamento tale da mettere in crisi anche il più bravo degli addetti allo sbroglio.

Il Socket LGA 1155 prevede una imbragatura metallica sulla quale insiste una leva in acciaio, tipica di questi prodotti. Attorno ad esso Gigabyte ha saldato solo componenti a basso profilo, che non ostacolano in alcun modo l'installazione di dissipatori di grosse dimensioni. I due radiatori passivi disposti sui componenti attivi del VRM sono invece posizionati a debita distanza e servono bene il compito di raffreddare le 12 fasi di alimentazione della CPU.

I controller per l'alimentazione dei componenti installati sulla scheda madre, quali CPU, VTT, GPU integrata e memorie, sono tutti digitali e permettono così un controllo preciso ed una erogazione pulita. Il controllo può avvenire sia da bios che attraverso l'utility GIGABYTE 3D Power che gestisce anche le frequenze di swicth dei componenti del modulo VRM e le fasi di alimentazione, oltre al limite di intervento delle protezioni OCP ed OVP ed il Load Line Calibration.

Il connettore ATX 12V a 8 pin necessario per garantire la corretta alimentazione alla CPU è stato posizionato nell'angolo vuoto lasciato dai due radiatori del VRM, dove c'è uno spazio di manovra sufficiente a permettere di collegare e staccare il cavo con relativa facilità.

Gli slot per le memorie sono 4, in grado di ospitare ufficialmente moduli DDR3 in modalità dual-channel per un massimo di 32GB. In base alla CPU installata (Ivy Bridge o Sandy Bridge), la scheda madre mette a disposizione un diverso set di moltiplicatori per supportare frequenze delle memorie fino a 2667 MHz.

Fra gli slot per le memorie ed il bordo esterno, Gigabyte ha posizionato il connettore di alimentazione a 24 poli, un piccolo modulo di alimentazione a due fasi appunto per le memorie ed alcuni utili strumenti di overclock. In particolare troviamo punti di rilevazione delle tensioni per i principali componenti (VCore, VTT, VDimm, PLL, ...), un doppio display a sette segmenti che indica in tempo reale lo stato del sistema, un tasto di avvio e due microswitch per il reset del computer e per il reset delle impostazioni del bios.

Lo spazio per il modulo mSATA è stato ricavato davanti al socket LGA 1155: su di esso potrete installare un piccolo SSD che funge da cache per il disco principale del sistema e che, attraverso la tecnologia Intel SRT, garantisce prestazioni superiori.

Il chipset Z77 è raffreddato da un piccolo radiatore passivo connesso mediante heatpipe agli altri due moduli poggiati sopra i componenti di alimentazione. Gigabyte ha dimensionato il dissipatore in modo che la sua altezza non dia alcun fastidio alle schede grafiche installate sui connettori PCI Express x16.

Allo stesso modo i connettori SATA piegati a 90 gradi evitano qualunque tipo di intralcio con schede dalla lunghezza eccessiva. A proposito di connettori SATA, Gigabyte ne ha predisposti quattro di tipo SATA 2.0 (neri) di cui uno condiviso con il connettore mSATA e due SATA 3.0 pilotati dal chipset (bianchi). Ulteriori tre connettori (due sono adiacenti quelli bianchi ed il terzo è in posizione verticale sul bordo esterno) sono invece connessi ad un controller esterno Marvell 88SE9172 che pilota a sua volta anche una porta eSATA.

Con questi connettori è possibile creare sia delle configurazioni a disco singolo sia RAID. In particolare utilizzando i connettori pilotati dal chipset Intel è possibile sfruttare configurazioni RAID 0, 1, 5 o 10 mentre con i due connessi al controller Marvell è possibile creare configurazioni RAID 0 o 1 ma non è possibile fare un mix delle une con le altre. In particolare con una soluzione di questo genere potreste realizzare un sottosistema dischi che preveda un SSD SATA 3.0 per sistema operativo e software (connesso ad una porta SATA 3.0 pilotata dal chipset) ed un RAID di dischi tradizionali SATA 3.0 gestiti dal controller aggiuntivo.

In prossimità di questi connettori e mantenendo lo stesso orientamento, Gigabyte ne ha integrato uno di alimentazione di tipo SATA (OC-PEG) utile a fornire maggiore corrente alle schede grafiche quando si realizzano sistemi multi VGA overcloccati.

Gli slot di espansione, un punto sul quale negli ultimi tempi si è molto dibattuto, sono ben posizionati sulla scheda madre in prova, considerando anche la discreta varietà degli stessi. Volendo possiamo muovere solo una piccola critica al produttore taiwanese che ha posizionato l'unico connettore PCI di fianco al secondo slot PCI Express x16: installando due VGA esso sarà coperto e non vi sarà alcun modo per installare una periferica datata. Invece resterebbero disponibili due connettori PCI Express x1 (il primo ed il terzo).

La configurazione elettrica dei tre connettori PCI Express x16, tutti connessi al bus della CPU che prevede 16 linee in totale, è come segue:

  • Una scheda grafica: 16 linee dal primo slot PCI Express x16
  • Due schede grafiche: 8 linee dal primo slot PCI Express x16 ed 8 linee dal secondo slot PCI Express x16
  • Tre schede grafiche: 8 linee dal primo slot PCI Express x16, 4 linee dal secondo slot PCI Express x16 e 4 linee dal terzo slot PCI Express x16

Sul bordo inferiore troviamo diversi header per porte USB aggiuntive, per connettere il pannello frontale del case, compresi i jack audio per cuffie e microfono ed un modulo TPM. Sono altresì presenti un connettore SATA3 ed uno switch per il dual bios che permette di recuperare la scheda madre nel caso di programmazioni andate a male.

Una certa attenzione è stata riposta nel modulo audio, anche se principalmente dal punto di vista software, grazie all'inclusione del pacchetto Creative X-Fi ed EAX 5.0. Il chip audio Realtek ALC 898 che si occupa di pilotare ingressi ed uscite audio offre, sulla carta, un SNR di 110dB ed è stato saldato in prossimità delle uscite analogiche, adiacente al chip VIA VT6308 che gestisce le connessioni Firewire.

Fanno parte del pacchetto Creative X-Fi le tecnologie THX TruStudio Pro quali Surround e Speaker (per la gestione dei sistemi multicanale), Crystalizer (per ripristinare la qualità dei file audio compressi), Smart Volume (un compressore che adatta automaticamente il volume di ciò che si sta ascoltando) e Dialog Plus (per migliorare la chiarezza dei dialoghi).

Il controllo delle opzioni audio può avvenire per mezzo della comoda Sound Blaster Console mentre è possibile, in maniera alquanto semplice, creare un proprio music server.

 

Il pannello di I/O include quattro connettori di uscita video (VGA, DVI-D, HDMI e Display Port), uno di uscita audio digitale ottico SPDIF, due USB 2.0 (rossi), uno eSATA a 6Gb/s, uno Firewire, due LAN RJ45, quattro USB 3.0 (blu) e sei jack audio per gestire una line-in e sistemi da 2 a 8 canali.