Quello che ufficiosamente si sapeva da almeno un anno, e cioè che Intel avesse avuto notevoli problemi nel rendere efficiente il processo produttivo a 14nm, oggi finalmente trova una conferma ufficiale. L'esposizione dei fatti si è avuta all'ultimo meeting finanziario, avvenuto questo novembre.

 

 

Come si può osservare dal grafico, il nodo a 14nm ha avuto diverse battute d'arresto, coincidenti con le voci che si sono susseguite nei mesi passati. Verso la fine del 2012 alcuni giornalisti hanno paventato l'ipotesi che Intel avesse dovuto ricominciare da capo lo sviluppo del nodo a 14nm, a causa di problemi insormontabili, ed effettivamente fino al mese di agosto la resa produttiva dei 14nm è stata davvero pessima. Solo da questo settembre la situazione sembra essersi normalizzata.

 

 

Va comunque notato che il percorso di affinamento dei 14nm è decisamente più arduo rispetto a quello avuto per i 22nm. Nel grafico, i 14nm sono stati paragonati ai 22nm nel medesimo periodo di sviluppo, ed i primi risultano ad uno stadio di maturazione meno avanzata. V'è da notare, a tal proposito, che Intel non ha mostrato la resa produttiva pre-maggio, segno che, evidentemente, il grafico sarebbe stato alquanto deprimente. Proprio tra la fine del 2012 e l'inizio 2013 Intel ha ricevuto un prestito da 6mld di dollari da investire nelle proprie FAB, e probabilmente quel prestito è servito per risolvere i problemi incontrati con i 14nm.

Quindi, quegli utenti che nei forum hanno affermato, durante questi mesi, che Intel avrebbe potuto buttare fuori CPU a 14nm senza problemi, e che non lo ha fatto perché AMD non esercita una forza concorrenziale abbastanza elevata, sono semplicemente dei visionari. Allo stesso tempo, come abbiamo più volte affermato, Intel non può permettersi di vendere le CPU per PC a prezzi più bassi di quelli attuali, perché l'utile da queste ricavato deve essere investito nelle proprie FAB. Anche in questo caso AMD ha un ruolo marginale. Anzi, forse i fanboy Intel dovrebbero proprio ringraziare AMD, perché se questa avesse effettivamente una CPU con cui fare una concorrenza spietata ad Intel, quest'ultima si troverebbe costretta a concorrere sui prezzi anche nel mercato PC. Una situazione che la dirigenza di Santa Clara teme. Per il momento è più che sufficiente dover vendere sottocosto nel mercato dei Tablet e degli Smartphone.

Morale della favola? Non credere mai a quello che affermano le comunicazioni ufficiali di queste grandi aziende, in quanto devono tenersi stretti gli investitori di Wall Street. Piuttosto, analizziamo i fatti concreti. E, come potete vedere, ci abbiamo preso in pieno. Si avvererà anche la nostra prossima previsione?