È stata pubblicata la notizia che Jim Keller ha lasciato AMD, e già tutti stanno perdendo la testa: dai fanboy di AMD, ai giornalisti prezzolati, fin anche agli analisti di mercato cocainomani e sotto crack.

 

 

Keller se ne è andato perché il suo lavoro è finito. Zen e Zen+ sono architetture complete, pronte ad essere stampate su un wafer, ed il lavoro di un Lead Architect si ferma qui, a studiare e disegnare la microarchitettura, non a metterla su silicio. Qui entrano in gioco altri ingegneri.

Non ci si stracci le vesti, allora, se Keller è partito per altri lidi, in quanto questo è anche il suo carattere. Nell'arco della sua carriera difficilmente è stato per più di 3 o 4 anni nella stessa azienda. In AMD, quando era Capo Progetto di K8 (il futuro Athlon 64), ci rimase per poco più di un anno. Ed in quel singolo anno fu artefice, insieme ad altri ingegneri, dell'HyperTransport, dell'ISA x86-64 e dell'IMC DDR. Un anno! In questi ultimi tre anni, in AMD, Keller ha realizzato ex-novo i vari livelli di Cache, un'architettura SMT e chissà cos'altro.

Ora, però, voglio riportare qui quello che scrissi quattro mesi fa sul nostro forum, e sul perché Keller fosse tornato in AMD. Ora mi sto convincendo sempre più che potrei averci effettivamente visto giusto. Keller non lascerebbe AMD con uno Zen incompleto o sottotono, ne andrebbe della sua fama. 

 

Molti, nell'arco di questi ultimi anni, si saranno chiesti perché Jim Keller, dopo aver gettato le basi di Cyclone presso Apple, abbia abbandonato un tale posto di lavoro, dove probabilmente era coccolato dalla dirigenza, per ritornare in AMD. Un'AMD, detto senza mezzi termini, nella merda fino al collo. Me lo sono chiesto anche io, e sono giunto ad una conclusione.

Quando Zen vedrà la luce, cioè a fine 2016, Keller avrà 57 anni, e sarà quindi prossimo alla pensione. Giusto per capire la questione dell'età, quando Keller si laureò conseguendo un Bachelor of Science degree in Electrical Engineering presso la Penn State University, la CPU di punta di Intel era l'80286, e si utilizzavano ancora i Coprocessori matematici per i calcoli in virgola mobile.

Cosa fare, credo abbia pensato Keller, per essere ricordati "nei secoli dei secoli" dagli utenti PC e dagli ingegneri informatici anche dopo la propria dipartita? Restare in Apple, nel più assoluto anonimato ma pieno di soldi, progettando dei fottuti core low power? Oppure tornare in AMD, e con due spiccioli e contro il parere dei fottuti fanboy di Santa Clara "so tutto io ed AMD è merda", fare il culo ad Intel ed alla sua psicopatica dirigenza?

Ecco, penso abbiate capito dove voglia andare a parare. Con Zen, Keller vuole abbandonare il mondo lavorativo in pace, e proprio per questo, sempre imho, sarà un'architettura spacca culi.

Lo stesso discorso può essere fatto per Papermaster, il quale avrà 60 anni, Koduri (per le GPU e nVidia), il quale avrà 47 anni, Bryan Black (per le HBM), il quale avrà oltre 50 anni, e via di questo passo. Rory Read ha messo su una maledetta squadra di pensionati incazzati.