Spesso e volentieri, ci capita di pensare "perchè tale azienda ha deciso di produrre un qualcosa di simile?". La domanda nasce spontanea, a prescindere dal prodotto in oggetto, di qualsiasi categoria si possa trattare.
Un recente esempio nel settore automotive è rappresentato da Toyota che, unendo follia e voglia di esagerare, ha tolto dal cilindo la Yaris GR, un mostriciattolo dal peso di 1280Kg dotato di trazione 4X4 e spinto da propulsore 3 cilindri 1.600cc Turbo da oltre 260HP, un'auto che spicca tra la monotonia del mercato ed irrompe in una categoria a se, minando l'esistenza delle "sportive" più blasonate.
A nostro modo di vedere, quando la passione incontra la follia, la domanda corretta da fare in questi casi è al contrario, ed ossia "se si può, perchè non farlo?!".
Seguendo tale filosofia ARCTIC, azienda che a nostro parere - e di molti altri - vanta il miglior dissipatore AiO in commercio accompagnato da un ottimo dissipatore ad aria di fascia alta aggiunto di recente, ha deciso di ampliare ulteriormente la linea Liquid Freezer II con il formato da 420!
Si tratta di un formato davvero poco comune, in quanto tanto esagerato lato performance per gli utenti comuni quanto per le dimensioni complessive (Difatti in commercio come AiO di questa taglia si tra solo l'Eisabaer 420 di Alphacool) che a momenti richiedono l'utilizzo di case appositi.
Come abbiamo già visto in precedenza con il suo "fratello minore", ad oggi è già difficile trovare un case che supporti un AiO da 360, figuriamoci questo. Ma dal momento in cui ci si trova ad avere una certa importanza sul mercato, come si fa a non commercializzare un prodotto di questo calibro e qualità, per giunta alla modica cifra di appena 119.99€?
Sopratutto per i soli 10€ di differenza rispetto al fratello minore, gli appassionati che vogliono puntare ad un dissipatore simile non avranno poi troppa difficoltà a trovare un enorme case per ospitarlo oppure, come nel mio caso per rendere giustizia alla follia di Arctic, armarsi di dremel e far spazio nei propri case facendo tesoro di ogni millimetro disponibile al loro interno!
iTek ha fatto i salti di gioia quando ha scoperto che, per dimostrare le capacità del prodotto,
armato di Dremel ho deciso di far spazio al suo interno con la forza!
Spunti di lettura:
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Il Liquid Freezer 420 è arrivato nei nostri laboratori all'interno della medesima confezione retail che ogni utente può trovare al momento dell'acquisto (Che come il 360 per le forme ci ricorda una scena di Toy Story, quando il bambino porta in regalo ad Andy un pacchetto che da una prospettiva risultava stranamente piccolo 😅).
Grande giusto quanto basta, e come sempre caratterizzata dai colori tendenti al blu per lo sfondo oltre che per l'utilizzo di materiali riciclati (Vedi qui per maggiori informazioni), questa offre un'anteprima del prodotto sul frontale, realizzata a fil di ferro, ne rappresenta le maggiori feature sul retro ed indica sul lato le specifiche tecniche.
Al suo interno abbiamo trovato, in maniera ben riposta:
- il dissipatore, ergo il blocco waterblock+pompa e radiatore;
- tre ventole da 140, già installate e connesse al sistema di alimentazione della pompa, con sistema per nascondere i cavi;
- kit di installazione compatibile con quasi tutti i più recenti socket Intel ed AMD (Tranne per le CPU Threadripper), compreso un campioncino da 0.8g di pasta termica MX4.
Maggiori informazioni sul dissipatore Liquid Freezer II 420 sono disponibili sul sito ufficiale,
a questa pagina.
Il bundle di componenti presenti all'interno della confezione.
Se durante l'unboxing del "fratello minore" siamo rimasti a bocca aperta, rimuovere il Liquid Freezer II 420 dalla sua confezione ha generato quasi lo stesso stupore di quando si va ad installare un radiatore del genere in un impianto custom.
Pensare che tale prodotto vanti forme e dimensioni appartenenti ad un'altra categoria, dimostrando al contempo una solidità che quasi non ci si può aspettare da una soluzione del genere proposta tra l'altro ad un modico prezzo, fa sempre un certo effetto.
Ricordate quando durante il periodo della loro massima esplosione sul mercato, con 120€ si compravano degli AiO dalla dubbia qualità e formato ridotto? Beh, grazie ad Arctic quei momenti sono finiti!
Nonostante siano aumentate le dimensioni, Arctic è riuscita a mantenere la medesima qualità e linea dei fratelli minori, un aspetto fondamentale per garantire la giusta continuità dell'intera serie.
Ciò significa che anche questo Liquid Freezer II 420 vanterà il medesimo radiatore con forme spigolose e minimali, il blocco waterblock+pompa con base di contatto in rame e ventolina da 40mm per raffreddare i VRM delle motherboard, tubi di collegamento con calza protettiva stilizzata da circa 45cm ed un sistema integrato per la gestione di alimentazione dello stesso sistema tramite singolo connettore 4-pin PWM.
Si tratta dunque del medesimo prodotto, ma "solo più grande".. 😂
Ovviamente, per dimostrarvi l'aumento di dimensioni, un confronto con gli altri modelli è doveroso:
Arctic Liquid Freezer II |
Larghezza |
Spessore Radiatore |
Lunghezza |
Peso complessivo |
Formato 240 | 120mm | 38mm | 277g | 1191g |
Formato 360 | 120mm | 38mm | 398mm | 1687g |
Formato 420 | 138mm | 38mm | 458mm | 1977g |
E se i numeri non vi bastano, abbiamo appositamente realizzato una comparativa fotografica:
E per questa occasione, ovviamente, l'intera superficie dissipante è stata saggiamente ricoperta da Arctic con tre delle minimalistiche e funzionali ventole P14 (Clicca qui per maggiori informazioni).
Ricordiamo che tale modello nello specifico opera in un range compreso tra i 200 ed i 1700 RPM (Controllata via PWM) ed è in grado di generare un airflow pari a 72.8 CFM (123.76 m^3/h), rimanendo abbastanza silenziosa e consumando circa 1,8W.
Durante le nostre prove abbiamo rilevato una rumorosità massima - a distanza di mezzo metro - pari a circa 41dB per l'intero sistema dissipante (Misurati con stumentazione Benetech GM1351 ±1,5 dB). A pieno regime, il consumo massimo rilevato alla presa è stato pari a 8.7W (Test effettuati tramite strumentazione RCE PM60 Rev1.2±1%+100mW, collegando il dissipatore ad un alimentatore 12V/2A), circa 1.4W in più rispetto ai 7.3W registrati nel caso del LFII 360.
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 7 3700X e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.
Spunti di lettura: AMD Ryzen 5 3600 Vs Ryzen 7 3700X, su quale CPU puntare ad oggi?
N.B. questa è la foto del dissipatore installato nel case appositamente modificato con dremel e trapano.
Ciò nonostante, come di consueto per i nostri articoli, sottolineamo che i test sono stati effettuati in precedenza ai lavori di adattamento del case, con il radiatore del dissipatore posizionato fuori dallo stesso, in una configurazione di tipo "open-air".
Sistemi di prova |
B&C Enthusiast ATX |
Processori Frequenza |
AMD Ryzen 7 3700X PBO auto / 4.3GHz all-core, 1.425V |
Dissipatore |
Arctic Liquid Freezer II 360 Vs 420 |
Memoria RAM | |
Scheda Madre |
AsRock B450 Steel Legend - Bios v3.20 |
dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD RX 5700XT 8GBD6 ≈1945MHz - 14GHz (boost-memory) |
Driver |
|
SSD |
|
HDD |
Toshiba L200 2TB 2.5" - 5400rpm/128MB |
Alimentatore | |
Case | |
OS |
Windows 10 PRO - 20H2 (x64) - Build 19042.572 |
Periferiche | |
Monitor |
LG 29WK600 29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto;
- I test sono stati eseguiti utilizzando il progilo energetico Ryzen Balanced;
- Il processore opera a frequenza standard ed overclockata;
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di benchmark/videogame;
- La velocità delle ventole è stata impostata al massimo dal BIOS (FAN @ MAX SPEED);
- La pasta termica utilizzata è la Arctic MX-4 .
Per stressare al massimo i 16 thread a disposizione del Ryzen 7 3700X abbiamo deciso di utilizzare Cinebench R20, e di misurare la temperatura massima registrata alla quinta esecuzione ripetuta senza pause (Peccato non sia stato rilasciato in tempo per i nostri test il nuovo Cinebench R23!).
I test sono stati effettuati in un ambiente di test aperto. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 21°C (Test effettuati il 07/11 a Catanzaro, ore 17:00 circa), e che le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineering.
Oltre ad effettuare i test con la CPU a default ed il solo PBO auto attivato dalla suite Ryzen Master, per questa occasione abbiamo deciso di spingere tutti gli 8 core del Ryzen 7 3700X alla frequenza di 4.30GHz, settando un Vcore di 1.425V.
Ciò si è reso necessario non solo per adeguarci al genere di dissipatori utilizzati (Con la CPU a default avrebbe avuto poco senso, come potrete notare voi stessi), ma per generare ancora più calore da poter così evidenziare la differenza dei due sistemi. Ricordiamo che, oltre ad avere ventole migliori, il Liquid Freezer II 420 ha un radiatore con superficie maggiorata del 30% rispetto al formato da 360.
Mantenendo un boost costante su tutti i core di 4.30GHz, e sfiorando i 5000pt su Cinebench R20, il Liquid Freezer 420 ha fatto registrare un picco di 73.5°C a seguito di cinque esecuzioni del benchmark, contro i 75°C ottenuti dal formato da 360.
La superficie maggiorata del 30% ha dunque garantito un miglioramento di circa 1.5°C, un numero che nel nostro caso non fa certamente fa gridare al miracolo ma, che al contempo non è di poco conto per ovvi motivi, sopratutto se si considera l'impiego dello stesso con CPU ben più calorose (Caso in cui le differenze aumenterebbero in maniera esponenziale).
Innanzitutto bisogna considerare che dove si trova posto per un Liquid Freezer II 360, quasi sicuramente si potrà installare tale versione da 420. In secondo luogo, se non si considera situazioni estreme, il suo impiego implicherebbe l'utilizzo di un regime meno aggressivo per le ventole, ergo minore rumorosità.
In ultimo, basta semplicemente considerare che il Liquid Freezer II 420 costa solo 10€ in più del fratello minore.. .. sò un kilo e due, che faccio signò lascio?!
A questo punto, il nostro giudizio è dunque scontato. Si tratta di uno dei pochi AiO di tale formato, altamente prestante ed al contempo silenzioso, realizzato con materiali discreti e piuttosto elegante oltre che senza fronzoli, forte di un prezzo di vendita davvero invidiabile, che fa rabbrividire dei modelli da 240 ben più costosi.
Ora ditemi, come faccio a non consigliarvi di acquistarlo, sempre che ci vada nel vostro case?
Si ringrazia come sempre Arctic per il sample gentilmente offerto.