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AMD, prima di tutto, ha finalmente voltato pagina rispetto a Bulldozer, implementando una Cache dalle basse latenze e dall’elevata bandwidth. Questa ha determinato una riduzione della cache L2 per core (512KB per Zen, 2MB per BD), ma è naturale: una Cache più grande implica che sia anche più lenta. Per ovviare a questo, AMD ha implementato una serie di avanzate tecnologie, al fine di far rendere al meglio quel “mezzo mega”, chiamate Neural Net Prediction e Smart Prefetch, le quali dovrebbero permettere al Decoder interno ai core di “scegliere” in maniera più precisa quali siano le istruzioni da processare prima, evitando così che processi non prioritari possano fungere da tappo e vadano ad occupare inutilmente il prezioso spazio in cache. Sinceramente ero un po' scettico riguardo queste tecnologie, descritte forse con troppa enfasi da AMD nelle proprie Slide e durante le presentazioni, ma nelle mie sessioni di test con Ryzen in queste ore mi sono imbattuto in un evento alquanto interessante. Come sapete, per ogni suite realizziamo tre run, così da  fare la media dei risultati ed eliminare quegli score eccessivamente sballati. Lanciando per tre volte consecutive Cinebench r15 mi sono accorto che il risultato è aumentato discretamente, e così ha fatto con diverse impostazioni delle RAM e riavviando il PC. Ho quindi deciso di provare a lanciare il benchmark per sei volte consecutive, e questi sono i risultati, confrontati con la mia piattaforma di riferimento, dotata di CPU Core i7-6700K.

 

 


Proprio per via di questi risultati alquanto particolari, abbiamo deciso di studiare a fondo la piattaforma Ryzen, al fine di fornire a voi lettori un quadro più completo della situazione. Sarebbe alquanto spiacevole pubblicare risultati non veritieri - o nel bene, o nel male - su questa nuova CPU, non trovate? E pensiamo che anche AMD concordi con noi. Inoltre, abbiamo provato a riavviare il PC per vedere se la CPU conserva "una memoria" dell'ultimo programma utilizzato, in questo caso Cinebench R15, e quindi già ottimizzato. Facendo ripartire Cinebench (Questa volta con le ram DDR4 a 2133 MHZ), il primo risultato è stato di 1606, il secondo di 1615 ed il terzo di 1620. La CPU, quindi, non sembra conservare memoria delle ottimizzazioni sfruttate in precedenza, ma comunque sembra migliorare continuamente se si fa un utilizzo continuativo del medesimo software.