La tradizione AMD in ambito dual-GPU ha origini lontane. Nel 2000 l'allora ATI (che nel 2006 sarà acquistata da AMD) presentò la Rage Fury MAXX (nome in codice: Aurora), la scheda video che probabilmente sarà ricordata nella storia come la prima e l'unica dual-GPU di fascia alta targata ATi a non richiedere l'alimentazione supplementare. Sotto il controllo della casa di Sunnyvale, nel 2008, ATI sviluppa la prima vera Radeon dual-GPU: la HD 3870 X2 (R680). Alla fine dello stesso anno arriva la HD 4870 X2 (R700) e in quello successivo la HD 5970 (Hemlock): la prima dual-GPU con supporto DX11.
Queste tre soluzioni (HD 3870 X2, HD 4870 X2 e HD 5970) avevano in comune l'utilizzo di un sistema di raffreddamento con ventola a turbina posizionata all'estrema destra della scheda. In problema di tale struttura era che la prima GPU riceveva sempre l'aria fresca pescata dalla ventola, mentre la seconda era investita dal flusso di aria calda prelevato sulla seconda GPU.
Nel 2011 AMD prova a porre rimedio posizionando la ventola di raffreddamento al centro tra le due GPU "Cayman XT" che compongono la HD 6990 (Antilles), ma continua ad utilizzare una ventola con design radiale che causa livelli di rumorosità insopportabili. Nel 2013 arriva la HD 7990 (Malta) e la musica cambia: via la fastidiosa turbo-fan e spazio a tre silenziose ventole assiali da 85mm.
Veniamo alla scheda odierna. Con il processo produttivo fermo ancora ai 28nm e con due GPU Hawaii dai consumi particolarmente elevati era normale che la strada dell'air-cooling avesse i giorni contati. Oggi AMD presenta la Radeon R9 295X2 (nome in codice: Vesuvius), la nuova top di gamma della scuderia di Sunnyvale basata su due GPU Hawaii XT e destinata agli utenti ultra-enthusiast. Parliamo della prima reference card ad utilizzare un sistema di raffreddamento ibrido (battezzato Project Hydra) basato su due waterblock che si occupano di prelevare il calore generato dalle due GPU Hawaii XT (calore smaltito successivamente dal radiatore esterno) e da una ventola da 90 mm incaricata di dissipare la sezione VRAM (bridge PLX e VRAM sono raffreddate dal faceplate e dal backplate).
La Radeon R9 295 X2 è la nuova scheda video più veloce del pianeta ma è anche quella che consuma di più. 500W di TBP sono un nuovo record ma non sono certo un problema per chi può permettersi di comprarla.
Non chiamatela 'puro esercizio di stile' altrimenti AMD si arrabbia, ma quando una scheda dual-GPU costa il 40% in più delle rispettive schede a singola-GPU è difficile trovare una definizione appropriata. Ed il sistema di raffreddamento ibrido non giustifica tale costo (ricordiamolo: 1499 Dollari USA!), in quanto persino due Radeon R9 290X custom continuano a costano meno (e sono molto silenziose), così come la scusa dell'ingombro di soli due slot. Teoricamente con i soldi di una R9 295X2 è possibile acquistare 3 x R9 290 "lisce" con design custom e risparmiare ancora qualcosa.
Quello che a noi piace della Radeon R9 295 X2 è l'ottimo lavoro fatto da AMD per riuscire a mettere due GPU full-Hawaii XT su un singolo PCB (francamente credevamo fosse impossibile senza ridurre le frequenze di clock). Da questo punto di vista gli ingegneri della casa di Sunnyvale non sono secondi a nessuno.
(fonte delle ultime due foto: Techpowerup)