Sebbene l'estate stia inesorabilmente volgendo al termine e si tratti di un periodo alquanto anomalo per un articolo del genere, ci è rimasto ancora qualche colpo in canna, da utilizzare giusto per quest'ultimo venerdì di agosto.
Chi ci segue, soprattutto sui social, avrà notato che di recente sono state pubblicati due interessanti articoli in merito ai prodotti di Arctic, nella fattispecie un'utile ventola USB ed un ottimo braccio per monitor da scrivania.
L'ultimo componente di Artic che andremo ad analizzare è il dissipatore Alpine 12 Fanless, che potremmo simpaticamentee definire "un grosso pezzo di ferraglia" capace di tenere a bada CPU con TDP fino a 47W.
Successore del discreto Alpine 11, e questa volta disponibile sia per CPU Intel sia per CPU AMD per socket AM4, questo nuovo modello arriva in vendita al prezzo di 12.99€, e vanta una garanzia di ben 6 anni.
Che dite, riuscirà a fare bella figura durante i nostri test nonostante il caldo?
Spunti di lettura:
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Il dissipatore Alpine 12 Fanless di Arctic è arrivato nei nostri laboratori nella variante espressamente dedicata alle CPU Intel, nella medesima confezione che l'utente può trovare al momento dell'acquisto.
Questa ha dimensioni davvero compatte, basti pensare che al suo interno il prodotto ci calza a pennello, ed è caratterizzata da uno sfondo di colore nero e testi in bianco, una soluzione semplice ma altrettanto efficace per una grafica accattivante.
Al suo interno abbiamo trovato giusto il dissipatore, una card contenente il qcode che rimanda al manuale d'istruzioni online ed il sistema di montaggio.
Quest'ultimo risulta composto esclusivamente da 4 viti/molle/distanziatori in gomma, non serve nient'altro per installarlo, il che lascia intendere la genuinità e semplicità del prodotto.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina (Clicca qui per la variante AMD).
Concettualmente, il dissipatore Alpine 12 - come il precedente Alpine 11 - risulta molto semplice. Si tratta di un blocco di alluminio di base quadrata con lato di 95mm, alto 69mm.
Questo vanta un totale di 20 alette, con spessore pari a circa 1.5mm (Lievemente maggiore per quelle esterne), distanziate di circa 4mm tra loro.
Queste hanno il compito di dissipare il calore proveniente dalla base, posta a diretto contatto con la CPU, sulla quale risulta pre-applicato uno strato di pasta termica Arctic MX-2.
Come potrete notare dalla seguente immagine di dettaglio, è possibile scorgere i 4 fori filettati ove basta avvitare le viti in dotazione per fissarlo alla motherboard.
L'unica reale differenza rispetto al predecessore, oltre ad una lieve semplificazione del profilo di alcune alette, sta nella finitura.
L'alluminio ha subito un trattamento di anodizzazione, che gli ha regalato una bella finitura di colore nero, il quale - stando a quanto dichiarato dal produttore - dovrebbe garantire un miglioramento in termini di dissipazione del calore.
In parole povere, il film di ossido derivato dal trattamento funge come una sorta di barriera, la quale aiuta a distribuire meglio il calore all'interno varie alette, aumentando dunque l'efficienza complessiva, prima che avvenga lo scambio con l'aria.
Che ci crediate o meno, in redazione avevamo "terminato" le configurazioni hardware a basso consumo e pertanto, date le nostre limitate finanze (Vedi il thread "B&C e la questione degli articoli prezzolati" sul nostro forum), in un primo momento non sapevamo come testare il dissipatore che voleva inviarci Arctic.
Per fortuna, il nostro affezionato utente "ragen-fio" si è offerto di testare il prodotto per noi. La configurazione hardware messa a disposizione vanta una realizzazione "ridotta all'osso", in piena corrispondenza con la natura dell'Alpine 12, da amante dei sistemi ultra compatti e fanless.
Caruccia, n'è vero?
Specifiche tecniche del sistema di prova: |
|
CPU |
Intel Celeron G3900 stock |
Dissipatore | Arctic Alpine 12 Fanless |
Motherboard | MSI Z170I Gaming Pro AC |
RAM | HyperX Fury DDR4 2*8GB @2666MHz |
GPU | Integrata Intel HD510 |
SSD | Samsung 960 EVO M.2 NVMe 250GB |
PSU | PicoPSU 160W |
Case | QDIY PC-JMK6 Mini ITX Ultra Light |
OS | Windows 10 Pro 64-bit |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per il funzionamento basilare del computer;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto.
- I test sono stati eseguiti utilizzando l'opzione di risparmio energetico "Bilanciato".
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi e l'antivirus;
- La pasta termica utilizzata è la pre-applicata Arctic MX-2;
- I test sono stati effettuati in una stanza con i componenti lasciati al contatto con l'aria, in quanto il case non è altro che una sorta di banchetto senza paratie, la cui temperatura interna risultava pari a circa 26°C.
Per stressare al massimo i due core a disposizione della CPU Intel G3900, e mettere in difficoltà il dissipatore di Arctic, abbiamo deciso di utilizzare Cinebench 15, e di misurare la temperatura massima registrata alla decima esecuzione.
Per replicare invece il classico scenario SoHo (Small Office - Home Office) abbiamo lasciato in esecuzione il benchmark multicore di WinRar, mentre per replicare una classica situazione da gioco abbiamo estratto la temperatura massima raggiunta durante una sessione sfruttando la demo di Race Driver GRID (Sappiamo che il titolo ha diversi anni sulle spalle, ma abbiamo dovuto adeguarci alla potenza della sola iGPU).
I test sono stati condotti con la CPU a frequenza default 2.80GHz, senza agire in alcun modo sui parametri di alimentazione della stessa tramite BIOS. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 26°C, e che le temperature son state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineering.
Come molti di voi avranno notato, la CPU da noi utilizzata per questi test sfora di ben 4W il TDP teoricamente supportato dal dissipatore di Arctic (51W > 47W).
I dubbi e le curiosità prima di procedere nei vari benchmark erano davvero molti, anche da parte del produttore che ci aveva suggerito di abbasarne il voltaggio (Cosa che non abbiamo fatto, ovviamente!), ma dobbiamo ammettere che i risultati hanno senz'altro superato le nostre aspettative.
Per quanto riguarda la temperatura in idle, questa oscillava intorno ai 30/35°C. Durante il prolungato test con Winrar abbiamo raggiunto i 52°C circa, 57°C in gioco su Race Driver GRID e 58°C a seguito di 10 esecuzioni del benchmark di Cinebench, il tutto con la CPU che ha mantenuto per l'intera sessione di test i 2.80GHz di frequenza sui core.
Onestamente non ci aspettavamo un risultato tanto buono, soprattutto dato il caloroso periodo in cui ci troviamo, ma proprio grazie a questo riusciamo a credere che lo stesso sia capace di tenere a bada l'APU AMD Ryzen 5 2400GE (Settata a 45W), come suggerito da Arctic.
Detto ciò è inutile aggiungere altro, il dissipatore Alpine 12 di Arctic si è dimostrato davvero ottimo durante i test e, considerando l'esiguo prezzo di vendita in relazione alla sua "durata nel tempo", non possiamo fare altro che promuoverlo a pieni voti.
Chiunque voglia assemblare un computer che richieda poca manutenzione ed una alta affidabilità, naturalmente puntando su di una CPU adeguata, e magari optando per una configurazione a bassissima rumorosità (Sfruttando un case ben areato corredato da silenziose ventole che operano a meno di 1000RPM), dovrebbe seriamente tenerlo in considerazione.
Si ringrazia come sempre Arctic per il sample gentilmente offerto.
Si ringrazia nuovamente il nostro affezzionato utente "ragen-fio" per aver messo a disposizione la sua piattaforma per l'esecuzione dei test.