Quando si immette in commercio una piattaforma hardware completamente nuova è la normalità che questa risulti acerba in diversi aspetti, soprattutto quando ad interagire sono numerosi componenti, realizzati da una moltitudine di produttori.
Nel caso di Ryzen, ad esempio, non si tratta solamente di una nuova CPU, ma di un intero ed inedito ecosistema completamente da scoprire: oltre ad una uArch x86 differente, stiamo parlando anche di un nuovo IMC DDR4, di nuovi chipset, di nuovi BIOS e di una moltitudine di software da ottimizzare, ma ci fermiamo qui, anche se si potrebbe andare avanti ancora a lungo con questo elenco.
Risulta quindi pacifico che non si può pretendere la perfezione già dal Day One, soprattutto se confrontiamo il lancio di AMD per Ryzen (Andato decisamente liscio, a nostro parere!) con quanto fatto da Intel con architetture ben più rodate: pensiamo al bug delle porte SATA III dei chipset H67/P67, o al bug delle porte USB 3.0 dei chipset per Haswell.
Nel complesso, comunque, Ryzen sta migliorando di giorno in giorno ed alcuni problemi di gioventù, dovuti soprattutto ad una non perfetta ottimizzazione del software (S.O. in primis), si stanno risolvendo piuttosto velocemente.
In questo articolo, in particolare, vogliamo porre la nostra attenzione sul miglioramento della piattaforma AM4 in ambito videoludico. Molti di voi saranno a conoscenza che AMD, per il lancio di Ryzen, consigliò ai recensori di impostare Windows 10 su “Massime Prestazioni” per i test poiché, tanto lato driver quanto lato S.O., la piattaforma non era ancora in grado di girare al meglio in modalità “Bilanciata”. Di questo avevamo parlato, seppure limitatamente, in questo articolo.
Oggi vogliamo andare più in profondità, analizzando attraverso una serie di giochi, anche un po’ attempati, quanto Ryzen sia migliorato. Se vi state chiedendo del perché abbiamo scelto giochi un po’ vecchiotti, è presto detto: AMD sicuramente non avrà avuto il modo di realizzare ottimizzazioni ad hoc, e parimenti le software house non hanno rilasciato patch apposite per Ryzen. Si tratta, quindi, di test effettivamente oggettivi!
Questo significa che i guadagni prestazionali che abbiamo notato sono merito delle ottimizzazioni agnostiche presenti tanto nel S.O. quanto nei driver, e che questi miglioramenti saranno probabilmente tangibili nella stragrande maggioranza dei titoli presenti nelle vostre librerie.
Piattaforma di Test
CPU | AMD Ryzen R7-1800X | ||
Scheda Madre | Asus Crosshair VI Hero | ||
Bios | 902 | 1002 | |
DDR | Corsair Vengeance LPX DDR4 3000 MHz 2x8GB 2667 MHz 16-16-16-35-1T |
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SSD | Kingston SSDNow 300 120GB SATA III | ||
HDD | Toshiba N300 4TB SATA III | ||
Scheda Video | Powercolor RX480 Red Devil 8GB | ||
Alimentatore | Chieftec ECO 600W | ||
Sistema Operativo | Windows 10 Professional 14393.0 |
Windows 10 Professional 15063.138 |
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Driver Chipset | AMD 17.3.1 | AMD 17.10 | |
Driver Video | Crimson 17.3.2 | Crimson 17.4.4 | |
Software | Batman: Arkham Asylum Bioshock: Infinite Company of Heroes Company of Heroes 2 Unreal Tournament III Total War: Warhammer |
Metodologia di Test
La nostra metodologia operativa prevede quanto segue:
- Sul sistema sono stati installati solo i componenti necessari quali CPU, memoria RAM, scheda video ed hard disk
- L'hard disk di sistema è stato formattato, sono stati poi installati il sistema operativo, i driver per le periferiche ed i software di analisi
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e nel caso in cui valori di qualcuno di essi mostri una varianza troppo elevata il test stesso viene nuovamente ripetuto ma non prima di aver individuato le cause dell'errore
- Fra un test e l'altro il sistema viene riavviato
- Il sistema operativo è stato reainstallato da 0 quando si è cambiato il bios, passando dal 902 al 1002
Benchmark
Questi test sono stati effettuati utilizzando la configurazione software che avevamo due mesi fa
Test effettuati utilizzando driver e bios più recenti al momento disponibili
Le due configurazioni a confronto, con Windows 10 settato prima in modalità Bilanciata e poi in Massime Prestazioni
I nostri test dimostrano come Ryzen abbia guadagnato molto con gli ultimi aggiornamenti sopratutto con i giochi basati sull’Unreal Engine 3. Questo motore grafico, nonostante sia datato 2004, è decisamente votato al MultiThreading, essendo stato sviluppato con in mente il mercato delle console dell'epoca, e con la sicurezza che le CPU per PC avrebbero integrato molti core negli anni a venire (All'epoca il massimo per i videgiocatori erano CPU 2C/2T). Ricordiamo che la XBOX 360 sfrutta un’architettura PowerPC SMT – 3 Core Fisici più 3 Core Logici –, mentre la Playstation 3 sfrutta la CPU Cell – 1 PPE più 8 SPE. Nell’arco di questi anni, inoltre, l’UE3 è stato continuamente aggiornato per sfruttare le CPU Multi Core anche in ambito PC Windows, soprattutto grazie al successo che hanno avuto le CPU i7 (4+4) di Intel tra gli utenti Enthusiast (A tal proposito, si può leggere il nostro articolo “Bottleneck nei videogame: quando giunge l'ora di cambiare la CPU”).
L’elevata granularità di questo motore, però, mette davvero alla frusta il pacchetto CPU+BIOS+Sistema Operativo, il quale deve essere praticamente perfetto per farlo rendere al meglio. Anche questo dimostra come l’UE3 sia stato sviluppato con in mente principalmente un ambiente di sviluppo chiuso e perfettamente oliato, come può essere una console. E dimostra, parimenti, come i giochi basati sull’UE3 siano un ottimo banco di prova per testare l’efficienza di una piattaforma PC dedicata al gaming.
Con gli strategici di Relic e Creative Assembly, al contrario, assistiamo a miglioramenti minimi. Sia in modalità “Bilanciato”, sia in modalità “Massime Prestazioni” gli fps si sono mantenuti stabili, segno che i motori grafici e fisici di questi giochi tendono a sfruttare le capacità del PC in maniera continuativa ed elevata, rendendo di fatto impossibile l’entrata in funzione dei sistemi di risparmio energetico o di downclock (Feature che sono tra le più difficili da gestire, e che quindi sono spesso causa dei crolli degli FPS in gioco).
Alla luce dei risultati conseguiti, risulta evidente come AMD, insieme ai propri partner, stia svolgendo un ottimo lavoro nell’affinare la piattaforma AM4. Nei prossimi giorni dovremo ricevere una piattaforma Socket 1151 (Con annessa CPU Intel Core i7-7700K), così da testare con mano quanto effettivamente il Ryzen 7 1800X in nostro possesso abbia recuperato in ambito gaming nei confronti del rivale.
Come scrivemmo fin dall’uscita di Ryzen, l’evoluzione della piattaforma di AMD è così veloce e complessa che le recensioni rischiano di diventare obsolete nell’arco di una o due settimane. Proprio in queste ore stanno uscendo gli ultimi bios basati sull’AGESA 1006, e sicuramente testeremo quello per la nostra Crosshair VI Hero, il 1007 (Purtroppo non siamo riusciti ad utilizzarlo per questi test).
Sempre per questo motivo, risulta alquanto difficile riuscire a fornire agli utenti un’opinione univoca sulle CPU Ryzen con i videogiochi, in quanto le prestazioni di queste CPU variano notevolmente a seconda dei driver, dei Bios e della versione del SO utilizzati. Una cosa però è certa: la piattaforma sta migliorando di giorno in giorno.