Benchmark
Questi test sono stati effettuati utilizzando la configurazione software che avevamo due mesi fa
Test effettuati utilizzando driver e bios più recenti al momento disponibili
Le due configurazioni a confronto, con Windows 10 settato prima in modalità Bilanciata e poi in Massime Prestazioni
I nostri test dimostrano come Ryzen abbia guadagnato molto con gli ultimi aggiornamenti sopratutto con i giochi basati sull’Unreal Engine 3. Questo motore grafico, nonostante sia datato 2004, è decisamente votato al MultiThreading, essendo stato sviluppato con in mente il mercato delle console dell'epoca, e con la sicurezza che le CPU per PC avrebbero integrato molti core negli anni a venire (All'epoca il massimo per i videgiocatori erano CPU 2C/2T). Ricordiamo che la XBOX 360 sfrutta un’architettura PowerPC SMT – 3 Core Fisici più 3 Core Logici –, mentre la Playstation 3 sfrutta la CPU Cell – 1 PPE più 8 SPE. Nell’arco di questi anni, inoltre, l’UE3 è stato continuamente aggiornato per sfruttare le CPU Multi Core anche in ambito PC Windows, soprattutto grazie al successo che hanno avuto le CPU i7 (4+4) di Intel tra gli utenti Enthusiast (A tal proposito, si può leggere il nostro articolo “Bottleneck nei videogame: quando giunge l'ora di cambiare la CPU”).
L’elevata granularità di questo motore, però, mette davvero alla frusta il pacchetto CPU+BIOS+Sistema Operativo, il quale deve essere praticamente perfetto per farlo rendere al meglio. Anche questo dimostra come l’UE3 sia stato sviluppato con in mente principalmente un ambiente di sviluppo chiuso e perfettamente oliato, come può essere una console. E dimostra, parimenti, come i giochi basati sull’UE3 siano un ottimo banco di prova per testare l’efficienza di una piattaforma PC dedicata al gaming.
Con gli strategici di Relic e Creative Assembly, al contrario, assistiamo a miglioramenti minimi. Sia in modalità “Bilanciato”, sia in modalità “Massime Prestazioni” gli fps si sono mantenuti stabili, segno che i motori grafici e fisici di questi giochi tendono a sfruttare le capacità del PC in maniera continuativa ed elevata, rendendo di fatto impossibile l’entrata in funzione dei sistemi di risparmio energetico o di downclock (Feature che sono tra le più difficili da gestire, e che quindi sono spesso causa dei crolli degli FPS in gioco).
Alla luce dei risultati conseguiti, risulta evidente come AMD, insieme ai propri partner, stia svolgendo un ottimo lavoro nell’affinare la piattaforma AM4. Nei prossimi giorni dovremo ricevere una piattaforma Socket 1151 (Con annessa CPU Intel Core i7-7700K), così da testare con mano quanto effettivamente il Ryzen 7 1800X in nostro possesso abbia recuperato in ambito gaming nei confronti del rivale.
Come scrivemmo fin dall’uscita di Ryzen, l’evoluzione della piattaforma di AMD è così veloce e complessa che le recensioni rischiano di diventare obsolete nell’arco di una o due settimane. Proprio in queste ore stanno uscendo gli ultimi bios basati sull’AGESA 1006, e sicuramente testeremo quello per la nostra Crosshair VI Hero, il 1007 (Purtroppo non siamo riusciti ad utilizzarlo per questi test).
Sempre per questo motivo, risulta alquanto difficile riuscire a fornire agli utenti un’opinione univoca sulle CPU Ryzen con i videogiochi, in quanto le prestazioni di queste CPU variano notevolmente a seconda dei driver, dei Bios e della versione del SO utilizzati. Una cosa però è certa: la piattaforma sta migliorando di giorno in giorno.