Conclusioni
Con la Radeon R9 380X AMD si scrolla di dosso le GeForce GTX 960 OC-Edition della concorrenza e presenta finalmente un prodotto in grado di superare le prestazioni delle R9 280X (equipaggiate con la gloriosa GPU Tahiti XT2), abbassando contemporaneamente i consumi a parita di processo produttivo.
Considerando il prezzo, questa scheda è attualmente la migliore soluzione per la fascia performance. Consente di giocare in maniera fluida a tutti i titoli 3D di ultima generazione (alla risoluzione Full-HD e con i dettagli al massimo) e supporta tutte (ma proprio tutte) le feature promosse da AMD.
Purtroppo la tempistica di lancio di Tonga XT non è delle migliori (aspettavamo questa GPU da oltre un anno) e non soddisfa a pieno le attese degli appassionati di hardware più attenti, i quali speravano nell'uscita della versione fully-unlocked con il memory controller da 348-bit. Inoltre siamo nel periodo in cui i principali siti d'informatica hanno già avviato la "campagna promozionale" verso la futura generazioni di GPU a 14/16nm (Arctic Islands di AMD e Pascal di Nvidia).
Detto questo, l'obiettivo principale fissato da AMD è stato comunque raggiunto e siamo sicuri che Nvidia non tarderà a rispondere alla R9 380X per non perdere troppo terreno in quest'importante segmento di mercato (probabilmente lo farà con una versione depotenziata del chip GM204-300 che equipaggia la GTX 970).
Passando alla soluzione custom proposta da Sapphire non possiamo che confermare l'ottimo giudizio sul sistema di raffreddamento Dual-X/NITRO che già avevamo apprezzato sulla R9 380 e che qui risulta ulteriormente migliorato grazie all'aggiunta di un backplate montato di serie (che abbassa la temperatura del PCB di altri 2~3 °C). Sapphire sa come costruire una scheda accattivante ed efficiente, su questo non ci sono dubbi, e la R9 380X NITRO ne è un'ulteriore conferma.
PRO | CONTRO |
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