Pagine

 

Gli SSD sono stati una manna dal cielo nel mondo informatico, in quanto hanno permesso di superare uno dei colli di bottiglia più antipatici per l'utenza PC, quello determinato dall'incredibile lentezza degli Hard Disk meccanici. Aspettare secondi, se non minuti, per aprire o salvare un file di grosse dimensioni, che poi sarebbe stato modificato in pochi attimi dal potente processore di turno, era un'esperienza frustrante, e non poco.

 

Il Vector 150 utilizza NAND Flash MLC da 19nm prodotte da Toshiba

 

Mentre CPU, schede video, memorie RAM, periferiche di rete, e molti altri componenti continuavano a macinare aggiornamenti tecnologici uno dopo l'altro, gli HDD vedevano un aumento di prestazioni, di generazione in generazione, molto limitato. Chi voleva un buon boost prestazionale doveva così utilizzare un RAID 0 di uno o più HDD, magari da 10.000 rpm, come i famosi WD Raptor, oramai scomparsi. Scomparsi proprio perché gli SSD, con l'andare del tempo, sono diventati molto più economici, tanto che ora se può comprare uno da 240/256GB con poco più di 100 euro.

Nonostante questo, comunque, l'utenza PC è rimasta ancorata alla visione degli SSD come strumenti sì veloci, ma anche molto fragili. Ancora oggi, nonostante gli enormi passi avanti compiuti dalle aziende del settore, si crede che un SSD possa supportare un limitatissimo numero di cicli di scrittura, decisamente inferiore a quelli garantiti dai vecchi, ma supposti affidabili, hard disk meccanici.

Grazie alla collaborazione di OCZ Storage Solutions, la quale ci ha fornito un SSD Vector 150 da 240GB (qui la nostra recensione), effettueremo un test per cancellare, una volta per tutte, questa leggenda metropolitana. Gli SSD di oggi non hanno più nulla a che spartire con i primi SSD commercializzati, caratterizzati più che altro da CTRL NAND non proprio infallibili, e lo dimostra anche il fatto che nel mercato Enterprise, da sempre attentissimo alle problematiche sull'affidabilità, l'utilizzo di SSD sia in costante e notevole aumento.

Come faremo a dimostrare tutto questo? Vediamolo subito.