Va detto, fin da ora, che i due dissipatori non sono certo paragonabili in quanto a dimensioni e capacità dissipanti, come abbiamo avuto modo di notare dalla tabella che abbiamo inserito precedentemente. Quanto però ci preme sottolineare è la differenza di performance tra due dissipatori che dal punto di vista del prezzo, attualmente, non differiscono troppo. Il Thermalright possiamo acquistarlo a 36.90 Euro, mentre l'Enermax lo troviamo a 25.70 Euro. Questi 11 Euro in più vale la pena spenderli? Ricordiamo che le ventole dei dissipatori sono state settate in modalità Silent, cioè sono sempre operanti al minimo degli RPM, a meno che la temperatura non raggiunga i 90°. In questo caso la ventola sale di RPM, fino al massimo possibile.
Il primo test effettuato è lo StressTest di AIDA64, il quale sfrutta notevolmente - nel nostro caso - le unità di calcolo in virgola mobile della CPU. Si tratta di un test molto ben fatto, in quanto FinalWire, la casa di AIDA64, lo aggiorna costantemente per utilizzare tutte le funzionalità delle CPU più recenti. Come è possibile osservare la differenza di temperature tra i due dissipatori non è eccessiva. Mentre l'Enermax deve portare la velocità della propria ventola a 2000 RPM avendo superato i 90°, la ventola del Thermalright continua a girare a soli 1000 RPM, rimanendo praticamente inudibile.
La storia comincia a cambiare con Cinebench R23, software che sfrutta sia le unità di calcolo in virgola mobile, sia le unità di calcolo con numeri interi. Da 3° di differenza con il TDP da 105W, siamo passati a 10°. Le dimensioni del Thermalright cominciano a farsi sentire. Anche in questo caso la ventola dell'Enermax gira al massimo.
Con WinRAR, software che sfrutta le unità Integer, possiamo notare un ulteriore aumento del divario. Poiché la CPU non raggiunge i 90° (temperatura critica impostata), le ventole rimangono perennemente in modalità Silent. In questa situazione il Thermalright offre ben 14° in meno rispetto all'Enermax.
L'ultimo benchmark utilizzato è Warhammer: Total War III. Perché questi risultati? La risposta è molto semplice. Il gioco, al contrario dei benchmark precedenti, sfrutta anche la GPU, la quale naturalmente riscalda l'aria all'interno del case molto velocemente. Il piccolo corpo dell'Enermax non riesce a gestire adeguatamente questo calore quando la CPU è settata a 105W, e per questo motivo arriva a temperature altissime, che provocano il reset/crash del PC. Al contrario, grazie al voluminoso ed efficiente corpo, il Thermalright non ha di questi problemi e riesce a gestire anche il calore generato dalla GPU mantenendo un basso livello di rumorosità.