Conclusioni
OCZ ha deciso di percorrere una strada diversa da quella finora tentata per migliorare le prestazioni degli SSD e la loro affidabilità. Sacrificando una parte dello spazio dati, cosa che ovviamente può anche far storcere il naso visto che in genere gli SSD non sono campioni in tal senso, ha cercato di far si che le prestazioni restassero stabili nel tempo e che le celle di memoria fossero sfruttate nella maniera più omogenea possibile regalando una affidabilità del disco molto elevata.
D'altro canto ci sembra una delle possibili strade per differenziarsi in attesa che arrivi un nuovo standard a sostituire il Serial ATA 3, ormai completamente saturato dagli SSD di nuova generazione.
Al di là dei numeri, verificati anche sul lungo termine, le prestazioni generali del prodotto restano comunque elevate, di certo seconde a nessuno. Il costo di questi dischi è comunque più elevato di quello di altri modelli della stessa capacità: quello da 240GB costa circa 240 dollari (non abbiamo ancora indicazioni per il mercato di casa nostra).
Quello che dobbiamo considerare è che il costo per GB, di entrambi i modelli, va pesato su un valore inferiore rispetto a quelli delle serie Vector o Vertex che offrono, rispettivamente, 128GB e 256GB di base. Nel caso dei due Vector 150 in prova, lo spazio effettivamente disponibile per l'utente dopo la formattazione è circa di 224GB e 112GB rispettivamente! Questo significa che, se si pensa al modello più piccolo è assolutamente indispensabile affiancarlo ad un HDD tradizionale per avere lo spazio necessario a supportare le moderne attività di computing.