C'è poco da fare, vivendo in una società capitalistica il prezzo di un bene lo fa la Domanda in rapporto al Valore intrinseco e all'Offerta dello stesso. Un prodotto è desiderato e quindi acquistato? Chi lo offre potrà richiedere il prezzo che vuole, fino a raggiungere il tetto massimo consentito in rapporto alla disponibilità. È il caso del nodo N2 (2nm) di TSMC, desiderato e richiesto da Apple, NVIDIA e altre importanti aziende perché quello più avanzato disponibile. Le FAB che possono attualmente produrre a 2nm sono limitate di numero, essendo appena due, entrambe dislocate a Taiwan: la FAB18 e la FAB20. Nel prossimo futuro (2025-2026) altre tre FAB dovrebbero essere convertite al nodo N2, ma per il momento la produzione sarà limitata in rapporto alle richieste.

TSMC, quindi, ha fatto sapere che un singolo Wafer da 12" lavorato con il nodo N2 costerà ai propri clienti ben 30.000 Dollari, un valore fino ad ora mai raggiunto. Per fare un confronto, un Wafer lavorato con il nodo N3 costava circa 20.000 Dollari al momento dell'introduzione, mentre un Wafer N5 15.000 Dollari. Alcuni analisti si stanno domandando se questi aumenti di prezzi siano sostenibili per alcune aziende. Ve lo diciamo noi: NO. Per altre, invece, si tratta di un aumento che potremmo definire limitato, se consideriamo ad esempio NVIDIA. Dall'alto del suo Gross Margin (Margine Utile) pari al 75%, passare da 20K a 30K Dollari per Wafer è poca cosa. Nella produzione di un chip a 2nm, durante l'arco di vita di un prodotto, il costo dei Wafer incide per appena il 10%. Vorrà dire che NVIDIA vedrà diminuire il proprio margine utile di uno o due punti percentuali. Per le altre aziende, invece, si tratta di fare un'importante scelta: rischiare la produzione a 2nm o aspettare una diminuzione dei costi di produzione rimanendo con i 3nm o i 5nm?