Questo è quanto emerge leggendo gli ultimi articoli apparsi sul web nei siti specializzati, ma era una voce che circolava già da mesi, cioè da quando Apple sarebbe diventata sicuramente uno dei clienti di spicco di TSMC.

 

 

Lo scorso 13 agosto abbiamo pubblicato una news su GloFo e su come sia riuscita ad acquisire alcuni ordini da parte di Qualcomm a scapito di TSMC. Oggi la situazione si è fatta più chiara, e la vittoria di GloFo va molto ridimensionata. Come scrive il Want China Times, è stata TSMC a rifiutare alcuni ordinativi, a causa di alcune incomprensioni insanabili sul prezzo, e quindi a spingere Qualcomm tra le braccia di GloFo. Non solo, Qualcomm ha siglato un contratto anche Samsung: “It has been reported that TSMC refused an order from Qualcomm, TSMC's principal buyer and a global semiconductor company that designs, manufactures and markets digital wireless telecommunications products, for a batch of 28-nm wafers because the two companies were unable to reach an agreement on price. Qualcomm subsequently signed a contract with Samsung”.

TSMC, verosimilmente, non vuole avere problemi discutendo sui prezzi, perché se si fanno degli sconti ad un cliente, seppure di vecchia data, sarebbe più difficile rifiutare un simile trattamento anche ad cliente nuovo, e decisamente potente, come Apple: “The most important matter for TSMC is to secure current prices for 28-nm wafers during the fourth quarter as its 20-nm wafers will hit the market soon, while its capacity to produce 16-nm wafers should be ready by the end of next year”.

Questo sembra un periodo d'oro per le fonderie pure, ed EETimes a tal proposito pubblica un articolo su uno studio della società di analisi IHS: “IHS expects pure-play foundries -- those companies that strictly build chips for other firms on a contract manufacturing basis -- to cumulatively achieve record sales this year. Pure-play foundry revenue increased 4 percent to $8.2 billion in the first quarter of this year, up from $7.9 billion, IHS said. Meanwhile, overall semiconductor industry revenue declined by 5 percent over the same period, IHS said”.

TSMC non avrebbe alcun interesse reale nell'abbassare i propri prezzi ed anzi, grazie alla notevole crescita di richiesta di SoC, potrebbe anche decidere di aumentarli (ed è quello che farà, probabilmente, viste le spese supportate per il passaggio ai 20nm).

In ultimo, citando MyDrives.com, appare chiaro come i 20nm di TSMC saranno completamente monopolizzati da Apple, in grado di portare nelle casse della fonderia taiwanese circa 4 mld di dollari l'anno. NVidia e AMD dovranno faticare non poco per trovare anche solo un piccolo spazio per produrre le proprie GPU con questo nodo produttivo: sarà forse stata questa constatazione a spingere AMD a presentare la famiglia Volcanic Island ancora sui 28nm?