"Potere delle scelte" a parte, il gameplay ha subito ulteriori modifiche sostanziali rispetto a quanto già visto in Origins. Troveremo nuovamente un sistema di personalizzazione dell'esperienza, basato sulla possibilità di salire di livello ed acquisire non solo nuove abilità e maggiore salute/potenza dei danni inflitti, ma anche specifiche mosse da sfruttare in combattimento - in base alla quantità di adrenalina accumulata - e non.
Una volta sbloccata l'abilità - categorizzata nelle abilità di cacciatore, guerriero ed assassino - in base alle nostre preferenze, bisognerà assegnarla alla ruota/tasto per poterla richiamare in combattimento.
Tra queste vi sono diverse mosse come la "freccia di precisione" già vista in Origins, il famoso ed utile "Calcio di Sparta" ed anche la possibilità di infuocare per un determinato tempo le nostre armi, così da infiggere più danni.
Naturalmente sono presenti determinate abilità anche per arricchire ulteriormente la componente "stealth", sempre presente data la possibilità di nascondersi nella vegetazione oppure agendo dall'alto.
Anche in Odyssey avremo la possibilità di scegliere tra un discreto set di armi, anche da migliorare, tra cui differenti tipi di armi trasportabili e migliorabili - anche sotto alcuni specifici aspetti tramite le "incisioni" - oltre a differenti tipi di archi, e l'immancabile torcia.
Tali armi si potranno trovare saccheggiando i nemici uccisi o determinati luoghi, oppure acquistare tramite "il fabbro" ed un bazar itinerante che viene spawnato casualmente, il quale offre armi speciali da acquistare tramite una particolare valuta (Ottenibile solo portando a compimento determinati incarichi).
Oltretutto, il passaggio ad una più marcata esperienza GdR rispetto al passato viene segnata dalla possibilità di personalizzare nel dettaglio dell'abbigliamento, il quale - suddiviso per determinate parti del corpo - offrirà un determinato grado di protenzione in base a cosa sceglieremo (Ogni accessorio ha un suo livello, ed offre talvota abilità/vantaggi specifici).
Rispetto ad Origins manca però lo scudo, anche se sarà possibile effettuare una parata oppure una più efficace - una volta padroneggiata - schivata, durante la quale - se effettuata nel momento giusto - il tempo verrà per un breve periodo rallentato.
Per arricchire maggiormente l'esperienza di gioco, offrendo così maggiori sfaccettature all'enorme mappa di gioco, gli sviluppatori hanno pensato bene di introdurre "le battaglie di conquista".
Il nostro protagonista è un mercenario, ed in quanto tale potrà prendere parte alle battaglie che vedono Sparta contro Atene. Ogni regione sarà sotto il controllo dell'una o dell'altra e, scegliendo per chi patteggiare in base alle ricompense offerte, si potrà scegliere se indebolirla (Saccheggiando e distruggendo scorte/forti, uccidendo capi e così via) ed attaccarla o viceversa.
Un assaggio di tale esperienza ci viene offerto sin dal primo avvio del gioco, in quanto saremo chiamati a vestire i panni di Leonida - a capo dei trecento - durante la battaglia delle Termopili.
Dulcis in fundo, le battaglie navali, sebbene molto altro manchi all'appello, in quanto ho volontariamente omesso alcuni dettagli, ad esempio riguardanti gli altri mercenari presenti nel gioco ed una temibile associazione segreta che dovremo fronteggiare.
Sebbene queste siano apparse in maniera fievole nei fatti di Origins, le navi in Odyssey guadagnano maggiore importanza, in quanto sono utili per spostarsi nel vasto scenario - alcune zone sono raggiungibili solo via mare - ed ampiamente personalizzabili.
Nella fattispecie, oltre a migliorare le varie componenti della nave che avremo a nostra disposizione, potremo addirittura reclutare dei luogotenenti - in diversi modi, tra cui risparmiando alcuni dei più letali nemici che incontreremo oppure assecondando specifici NPC durante il corso della trama - i quali offriranno diversi vantaggi durante la navigazione.
Solcare le acque greche non è affatto semplice in quanto, oltre alle navi spartane ed ateniesi, sulla nostra rotta troveremo anche dei pirati. Eccellente è anche l'eccezionale riproduzione del mare e delle condizioni metereologiche (Osservare il cielo sereno che viene oscurato da una tempesta, la quale agita il mare e riduce particolarmente la visibilità all'orizzonte, è davvero eccezionale).