Al pari di quanto già visto in Assassin's Creed Origins, anche Odyssey è caratterizzato da un dettagliato scenario - questa volta ancor più vasto - che riproduce la Grecia del 450AC circa, nel frangente in cui sta per aver inizio la Guerra del Peloponneso.
Anche questa volta la mappa sarà suddivisa in regioni, ognuna caratterizzata da un determinato livello di difficoltà/abilità degli avversari che la popolano. A differenza di Origins, dove si poteva "scegliere" se lasciare inalterato questo livello, Odyssey introduce di base il miglioramento progressivo degli avversari in maniera direttamente proporzionale alle nostre abilità.
Ergo, non pensate di "tornare indietro" e trovare nemici tanto più scarsi del vostro livello e quindi da uccidere con uno sputo, bensì giusto qualcosa di appena più semplice da fronteggiare.
Una delle novità introdotte dal gameplay è la possibilità di scegliere durante i primi istanti dell'avventura, con la possibilità di cambiare tale opzione in qualsiasi momento, se affrontare il gioco secondo la modalità assistita - quella classica già osservata in Origins che ci segna la posizione degli obiettivi - oppure in modalità esplorazione.
Quest'ultima marca ulteriormente la transizione a "GdR" di questi nuovi Assassin's Creed, dato che richiede maggiore attenzione durante i dialoghi con gli NPC, dove bisogna fare le giuste domande per scoprire ulteriori dettagli sulla posizione dell'obiettivo. Tutto sommato non è nulla di "tanto difficile" rispetto alla modalità classica, bensì offre la possibilità di poter godere ancor di più del lavoro effettuato dagli sviluppatori.
Per farlo bisogna sfruttare le informazioni ottenute dagli NPC per capire dove andare a cercare l'obiettivo nella mappa, coprendo le lunghe distanze a cavallo oppure trasportandosi rapidamente tramite i punti dell'aquila, e giunti in prossimità chiamare l'aquila come in Origins - questa volta di nome Icaro - per scoprire la sua posizione precisa.
Il fattore "scelta" che caratterizza ulteriormente il gameplay viene - come già anticipato - evidenziato dalle prime battute della trama.
Successivamente ai fatti di Assassin's Creed Origins, la ricercatrice Layla si è unita alla confraternita degli Assassini e, a seguito del ritrovamento dell'ipotetica lancia di Leonida (Che verrà usata dal protagonista come se fosse una doppia spada, oppure per eseguire gli assassinii) sfruttando le informazioni trovate su di un malconcio manufatto scritto da Erodoto, conduce un nuovo studio per trovare un altro artefatto prima dei Templari.
Il campione di DNA ritrovato sulla lancia è però corrotto, ed è per questo motivo che ci sarà chiesto di esplorare i ricordi di Alexios o Kassandra.
É così che ha dunque inizio "l'odissea" personale che il protagonista principale dovrà affrontare.
Avventura che lo porterà ad effettuare ulteriori scelte, alcune con effetti immediati ed altri più ritardati. Nella fattispecie, durante i dialoghi con i vari NPC che ci offriranno missioni, relative alla storia principale oppure secondarie, in quanto vestiremo i panni di un mercenario.
Per tale motivo bisognerà ascoltare e seguire con attenzione le varie conversazioni, in quanto risposte inopportune potrebbero portare ad un combattimento, mentre altre ci aiuteranno ad ottenere le informazioni che cerchiamo.
E perchè no, determinate risposte ci daranno la possibilità di intraprendere alcune relazioni anche omosessuali, a rigor di una maggiore accuratezza storica (Gli sviluppatori hanno ribadito più volte che sia stato questo il motivo di tale scelta, a seguito dei diversi dibattiti osservati per la rete).