Le CPU Ryzen si sono rivelate decisamente ottime in relazione ai prezzi alle quali sono vendute, diventando di fatto dei veri e propri best-seller, soprattutto tra i videogiocatori (Per il mercato di fascia Enthusiast si attende con trepidazione ThreadRipper). Ufficialmente queste CPU supportano memorie DDR4 fino alla frequenza di 2666 MHz, ma molti utenti – considerato il particolare design del Die Zeppelin – stanno cercando moduli di memoria in grado operare a frequenze più elevate. La stessa AMD, sul proprio blog, ha pubblicato un lungo articolo in cui mostra a quali incrementi prestazionali si può arrivare utilizzando memorie più veloci.
Nasce quindi tra i videogiocatori una sorta di “corsa all’oro”, ma dedicata alla memorie DDR4: quali memorie possono operare a frequenze elevate con Ryzen? Quali sono dual o single rank? Quali sono i modelli che offrono il miglior rapporto qualità/prezzo?
Recentemente diversi produttori di RAM hanno pubblicato una documentazione in cui vengono elencati i modelli di memorie compatibili con le CPU Ryzen (In combo con i BIOS che seguono lo standard AGESA 1.0.0.6 o superiore), e Patriot Memory è una di questi.
Abbiamo allora chiesto all’azienda statunitense se potesse mandarci un kit DDR4 da recensire, utilizzando la nostra piattaforma capitanata da un Ryzen 7 1700X, e Patriot ha gentilmente accettato la nostra richiesta.
Vediamo dunque come si comportano i moduli della casa statunitense. ;)
Il kit oggetto di questa recensione, il Patriot Viper 4 2x8GB DDR4-3400 (PV416G340C6K - Link alla pagina ufficiale) è disponibile su Alternate.it (Il più importante rivenditore hardware d'Europa) al prezzo di 182.90 Euro.
Le memorie di Patriot giungono in una confezione minimale, ma decisamente attraente, caratterizzata da un colore sfumato, dal rosso al bordeaux. Nate come memorie per la serie X99 di Intel, Patriot ha provveduto a testarle anche con la piattaforma AM4 di AMD. Sebbene sulla scatola non sia specificato, in quanto prodotta prima della commercializzazione di Ryzen, queste DDR4 sono pienamente compatibili con le schede AM4 dotate di BIOS AGESA 1006 o superiore.
Una volta sfilate dalla scatola, notiamo che queste sono protette da una custodia di plastica trasparente e rigida, ben ferme grazie ad un sistema di aggancio modellato. Dovremo faticare un poco per rimuoverle dal loro “letto".
Da queste foto si può notare come i moduli abbiano i chip DRAM disposti in single rank
Prese in mano la prima cosa che colpisce la nostra attenzione è il peso del dissipatore, che ci lascia una sensazione di solidità e buona propensione allo smaltimento del calore. Posso dire, inoltre, di essere felice nel non trovare alcun LED sullo stesso, nonostante la moda imperante. In questa scelta Patriot lascia trasparire una filosofia costruttiva molto più incentrata sulla qualità del prodotto stesso, che sulla sua percezione visiva. Ugualmente, infatti, il PCB delle memorie non è di un colore esotico, ma di quel verde chiaro tanto caro ai prodotti informatici anni ‘90.
Ecco come rendono esteticamente le Patriot Viper 4 sulla (Da sinistra a destra): Asus Crosshair VI Hero, Gigabyte AB350N-Gaming WiFi, Gigabyte AX370-Gaming 5 AORUS
Si tratta sicuramente di una scelta ingegneristica coraggiosa, ma che comunque mette ben in chiaro come Patriot Memory badi decisamente alla sostanza del prodotto, e non alla sola estetica (Comunque molto gradevole).
In ultimo, precisiamo che le memorie in questione sono di tipo Single Rank (I chip DRAM sono saldati su un solo lato del PCB), e che i chip DRAM (Otto) sono nel taglio di 1GB.
Piattaforma di Test
CPU | AMD Ryzen 7 1700X | ||
Scheda Madre | STRIX X370-F Gaming | ||
Bios | 0809 (AGESA 1.0.0.6) | ||
DDR | 2x8GB DDR4-3400 Patriot @ 3332 MHz | ||
SSD |
SSD M.2 Transcend TS32GMTS800 32GB | ||
HDD | Toshiba P300 1TB | ||
Scheda Video | Powercolor RX480 Red Devil 8GB | ||
Alimentatore | Chieftec ECO 600W | ||
Sistema Operativo | Windows 10 Professional 15063.483 |
||
Driver Chipset | AMD 17.10 | ||
Driver Video | Crimson 17.7.2 |
Metodologia di Test
La nostra metodologia operativa prevede quanto segue:
- Sul sistema sono stati installati solo i componenti necessari quali CPU, memoria RAM, scheda video ed SSD
- L'SSD di sistema è stato formattato, sono stati poi installati il sistema operativo, i driver per le periferiche ed i software di analisi
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e nel caso in cui valori di qualcuno di essi mostri una varianza troppo elevata il test stesso viene nuovamente ripetuto ma non prima di aver individuato le cause dell'errore
- Fra un test e l'altro il sistema viene riavviato
Come molti di voi sapranno, le schede madri AM4 possono sfruttare i profili XMP 2.0 per impostare in maniera automatica le frequenze ed i timing, sebbene questi siano tarati per le configurazioni Intel (Per questo motivo a volte possiamo incorrere in incompatibilità varie: falso cold boot, falso warm boot, ecc). Diversi produttori, comunque, stanno commercializzando kit di memorie DDR4 appositamente progettate per Ryzen.
Scheda Madre | Asus Crosshair VI Hero | Asus STRIX X370-F Gaming | Gigabyte AX370 Gaming 5 | Gigabyte AB350N-Gaming WiFi |
BIOS | 1403 | 0809 | F6 | F3 |
Frequenza 3332 MHz | OK | OK | OK | OK |
Qui il link al Validator di CPU-Z, con le RAM settate a 3400 MHz (3332 MHz effettivi), mentre utilizzavamo la Asus STRIX X370-F Gaming. Come sempre, la piattaforma AM4, quando installato un processore Ryzen, imposta il Command Rate a 1T, invece del solito 2T per le CPU Intel.
Ecco come sono viste le memorie dalla nostra Asus Crosshair VI Hero
Abbiamo inoltre provveduto a testare queste memorie su quattro schede madri differenti (Vedere tabella qui sopra) per verificarne l'effettiva stabilità, dimostrandosi sempre stabili. Un ottimo risultato.
I risultati velocistici si sono rivelati altalenanti. È vero che avere memorie più veloci aumenta la bandwidth di collegamento tra i due CCX (Ed implicitamente ne diminuisce le latenze), ma in alcuni casi la differenza risulta risibile. In diversi giochi, come quelli della serie Batman ed in Bioshock Infinite, le differenze prestazionali sono più che rimarchevoli, mentre in Cinebench r15 lo score rimane pressoché invariato. Buono il miglioramento in Time Spy, segno che con titoli con una fisica avanzata, o una IA complessa, memorie veloci dovrebbero garantire maggiori FPS. In ultimo, WinRar, come sempre, si dimostra avido di Bandwidth (Lo avevamo notato anche con Bulldozer, oltre un lustro fa!).
Va inoltre considerato che, data la natura del CCX, le memorie operano a frequenze particolari, come abbiamo descritto in questo articolo, quindi i 3332 MHz segnati da CPU-Z non sono un bug. ;)
Il kit Viper 4 DDR4-3400 da 16GB (PV416G340C6K) di Patriot Memory si è dimostrato solidissimo e perfettamente stabile alla frequenza certificata dalla stessa casa statunitense. Durante i nostri test non abbiamo riscontrato problematiche di sorta, ed i moduli hanno funzionato fin dal primo avvio impostando l’XMP 2.0 a 3400 MHz (3332 MHz effettivi).
Si tratta sicuramente di un kit di memorie eccellente da abbinare ai processori Ryzen, in quanto offre, oltre ad una perfetta compatibilità con l’IMC DDR4 delle CPU di AMD, anche un prezzo di acquisto molto attraente (Circa 180 Euro), inferiore a quello di altri kit di marche concorrenti e di pari frequenza.
Va inoltre considerato che Patriot offre una garanzia a vita per le proprie memorie, e questo non deve sorprendere considerando l’ottima qualità costruttiva.
In conclusione, ci sentiamo di consigliare queste memorie a tutto coloro che vogliono spremere al massimo la propria CPU Ryzen, senza temere di acquistare un Kit non perfettamente stabile/compatibile sopra i 2933 MHz, ed in particolare ci sentiamo di consigliarle ai possessori di modelli Ryzen 7 1700X e 1800X, per far rendere al massimo i loro 8 core.
Si ringrazia Patriot Memory per il sample fornitoci.
La recensione sarà arricchita con un paragrafo dedicato all'ottimizzazione dei Timing nell'arco delle prossime settimane.