Conclusioni
Tirare oggi le conclusioni di questo articolo riporta alla mente le considerazioni fatte all'epoca di Bulldozer e Llano. Tutto sommato ci troviamo di fronte ad una architettura molto interessante per le potenzialità che sulla carta essa potrebbe esprimere ma il punto centrale resta sempre lo stesso: AMD non riesce (o non vuole) spingere sulle prestazioni dei core x86 tanto che più di un avanzamento rispetto a Llano, Trinity da questo punto di vista è un passo indietro.
Le rilevazioni fatte impostando la frequenza di Trinity agli stessi valori di quelle del modello A8-3850 "Llano" non sono un esperimento puramente teorico ma dimostrano che l'architettura in sé non offre vantaggi intrinsechi. Come dire che forse sarebbe stato meglio ottimizzare Llano per cercare di tirar fuori da esso maggiori frequenze di funzionamento e dunque prestazioni superiori. Detto ciò, prese alle loro frequenze di funzionamento di default, mediamente le APU Trinity riescono a fornire un discreto vantaggio rispetto a Llano in quasi tutte le applicazioni testate.
Trinity va comunque considerata anche nella sua veste di traghettatrice: dalla più tradizionale architettura x86 si passa ad una a risorse condivise ed i passaggi si sa, non sono mai gratuiti. Questo scotto prestazionale pagato da AMD potrebbe essere sufficiente a creare le basi per una ripartenza delle future soluzioni, più ottimizzate, realizzate con processi produttivi più avanzati e dunque capaci di offrire un'efficienza superiore.
Non possiamo limitarci però a parlare di core x86 quando questi sono divisi a metà con una potente GPU integrata. Fiore all'occhiello di tutta l'offerta AMD, questa si basa su un'architettura molto efficiente e potente capace in taluni casi di far meglio anche di VA discrete di fascia bassa. Una situazione che finora avevamo solo sfiorato mentre oggi registriamo effettivamente un sorpasso.
Le differenze con le GPU integrate della rivale Intel si consumano non solo nelle prestazioni decisamente superiori, ma anche in un'offerta di feature da VGA di "serie A". Supporto per DirectX 11, OpenCL, Eyefinity per pilotare fino a 4 display contemporaneamente (utili più nella gestione di applicazioni desktop che con giochi 3D), supporto dual VGA e driver unificati sono esattamente le stesse feature di una Radeon HD 7970!
Oltre alle ottimizzazioni ed ai miglioramenti lato hardware, AMD sta portando avanti accordi con software house per agire anche sui prodotti software. Tale lavoro sta portando all'inclusione di versioni ottimizzate OpenCL di strumenti più o meno noti, pratica sicuramente da premiare ma che oggi non offre i vantaggi attesi sulla carta. Probabilmente possono sussistere condizioni ideali di applicazione (ad esempio con Handbrake non tutte le transcodifiche sono ottimizzate allo stesso modo) che regalano maggiori soddisfazioni ma l'utente è alla ricerca di qualcosa che in maniera trasparente gli offra prestazioni superiori.
Dal punto di vista dei consumi siamo mediamente su livelli superiori a quelli di Llano, cosa che viste le maggiori prestazioni sia del modulo x86 che di quello VGA è accettabile. Le temperature restano invece su valori molto interessanti anche utilizzando un dissipatore di fascia media. Interessante anche l'overclock raggiunto con dissipatore ad aria che ha portato le APU a funzionare stabilmente fino alla frequenza di 4,7GHz.
I prezzi di vendita consigliati al pubblico sono pari, per i modelli da noi provati, a 122 dollari (A10-5800K) e 101 dollari (A8-5600K). A nostro avviso si tratta, nonostante tutto, di ottimi prezzi per avere un prodotto che offre prestazioni sufficienti in tutti i campi e potrebbe essere utilizzato nella realizzazione di sistemi a basso costo (ma non per questo a basse prestazioni), sistemi HTPC (grazie al modulo UVD integrato con supporto per la decodifica video), piccole postazioni tutto-fare in grado di supportare l'utente anche nelle ore di svago con videogame di vecchia e nuova generazione.
Dino Fratelli e Michele Carasia