Oltre ai microserver, AMD prova a rilanciare anche il mercato embedded presentando un'evoluzione delle piattaforme G-series.
Rispetto alla precedente generazione basata su architettura CPU "Bobcat" + iGPU "VLIW5", costruita con processo produttivo a 40nm, le nuove soluzioni sfruttano l'architettura "Jaguar" + "GCN", con tecnologia a 28nm, e diventano dei veri e propri SoC (system-on-chip) grazie all'integrazione del Controlle I/O.
AMD promette un raddoppio delle performance e consumi più bassi. Buona parte del boost deriva dall'aumento del numero dei core e dall'adozione della cache L2 condivisa, ma non bisogna dimenticare che anche l'iGPU è stata potenziata del 20% e adesso supporta tutte le feature avanzate delle soluzioni dedicate (DX11.1, OpenGL 4.2 ecc ).
Completa il quadro la compatibilità con le DDR3-1600 e le memori ECC, oltre all'inserimento on-die di tutti i controller precedente affidati al classico "chipset" (USB 3.0 e SATA 6Gbps ecc). Peccato solo per quello PCIe che continua ad essere di tipo 2.0.
I SoC G-series saranno proposti con package BGA (FT3).
Di seguito i modelli presentati:
Una curiosità: il logo di questi SoC G-series avrà un piccolo suffiso "x" in basso a destra per distinguerli dai SoC G-series "a" basati su CPU ARM che AMD presenterà in seguito non appena riuscirà a concretizzare la nota strategia "ambidextrous" fortemente voluta dal CEO Rory Read.
(die SoC G-series "x", 24.5 millimetri quadrati)