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Conclusioni

Con i driver Catalyst Omega AMD dimostra di essere sulla buona strada. Gli sforzi fatti per rinnovare seriamente il parco driver dopo quasi un anno e mezzo di pausa stanno dando i primi risultati. Da apprezzare soprattutto l'impegno profuso per risolvere il problema del frametime e per proporre delle alternative valide alle recenti novità software implementate da Nvidia dopo il lancio delle GPU Maxwell 2.0. Parliamo di due fattori che per molti gamers appassionati hanno fatto pendere l'ago della bilancia verso le proposte GeForce-series e che sono stati oggetto di approfondite analisi da parte dei "guru" di AMD: Raja Koduri, Terry Makedon e Richard Huddy (rispettivamente CTO, Senior Manager Engineering e Gaming Scientist per la casa di Sunnyvale).

Le nuove funzionalità di upsampling in Ultra-HD e la tecnica di elaborazione pixel-per-pixel per rimuovere gli artefatti di compressione ci hanno convinto, così come ci fa piacere comunicare il supporto che AMD sta dando agli sviluppatori e la maggiore attenzione nei confronti dei problemi software / bug segnalati dagli utenti (su questo fronte è stato implementato anche un nuovo meccanismo di feedback).

In questo momento i driver Catalyst e GeForce viaggiano sullo stesso binario ma a nostro avviso nVidia continua ad avere un leggero vantaggio come estensione e compatibilità. Basti pensare che la maggior parte delle feature inserite nei Catalyst Omega richiede come minimo una GPU AMD della generazione GIP 7 (a.k.a. architettura GCN 1.1) e alcune sono supportate solo dalla GIP 8 (GCN 1.2). Questa mossa taglia fuori tutta la prima generazione di GPU basate su architettura GCN. Inoltre AMD non ha ancora tracciato una roadmap "driver" ben definita per quanto riguarda il supporto alle D3D12, mentre nVidia ha già messo in giro i primi driver compatibili con il WDDM 2.0 di Windows 10.

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La nostra analisi prestazionali con la Radeon R9 295X2 in abbinamento ai Catalyst Omega ha evidenziato un leggero incremento velocistico (parliamo dell'1~3%) e solo quando si utilizzano risoluzioni elevatissime, ma abbiamo utilizzato come riferimento l'ultima versione dei Catalyst già abbondantemente "ottimizzata" (a detta dei programmatori AMD, nDA). La sensazione è quella di avere tra le mani una scheda video dalla potenza d'elaborazione spaventosa che con alcuni titoli non riesce ancora ad essere sfruttata come di dovere.

MSI X99S Gaming 7

Per quanto riguarda la scheda madre MSI X99S Gaming 7 a nostro avviso si tratta di un ottimo prodotto disponibile ad un prezzo estremamente competitivo (~270 Euro) se confrontato con le soluzioni di pari fascia enthusiast della concorrenza basate sempre su chipset X99.

I punti di forza sono il supporto alle configurazioni multi-GPU più spinte e l'ampio comparto storage.

Essendo una motherboard pensata per i videogiocatori abbiamo particolarmente apprezzato il sottosistema Audio Boost 2 (isolato dal main-PCB), le numerose porte USB per collegare contemporaneamente varie periferiche da gaming e la tecnologia Killer Ethernet studiata per ridurre il lag online.

Inoltre grazie alle ultime release dei BIOS la MSI X99S Gaming 7 si è dimostra aggressiva anche sul fronte dell' overclock.

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