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Adesso andiamo ad analizzare la componentistica della Maximus IX Apex che è visibile senza dover smontare i dissipatori in alluminio.

 

 

Cominciamo parlando di quello che troviamo attorno al Socket 1151. Possiamo constatare che sono 8 le fasi di alimentazione dedicate alla CPU e due alle RAM (Extreme Engine Digi+) che sfruttano componentistica di primo livello, realizzata da International Rectifier (Controllata di Infineon) ed On Semiconductor. Troviamo dieci MicroFine Alloy Chokes, dieci MOSFET di NexFET e diversi condensatori solidi 10K Black Metallic "Made in Japan". L’utilizzo in combinazione dei MicroFine Alloy Chokes e dei condensatori solidi 10K Black Metallic permette teoricamente di superare i 60A per ogni fase di alimentazione! Si tratta di una configurazione espressamente studiata per overclock sotto azoto o elio liquido, in quanto sproporzionata per un semplice overclock dailyuse.

 

 

Spostandoci alla sezione DDR4, possiamo osservare la presenza di due soli slot RAM. Come scritto in precedenza, gli overclocker professionisti utilizzano al massimo due moduli di RAM per garantirsi i timing più bassi e le frequenze più alte. L’utilizzo di 3 o più moduli RAM stressa eccessivamente l’IMC integrato on Die, cosa che limita anche il TDP dedicabile all’innalzamento della frequenza dei core.

Vicino ai due slot DDR4 possiamo osservare lo slot dedicato all’adattatore per gli SSD M.2. Questo è stato ideato da Asus per migliorare le latenze ed allo stesso tempo garantire una migliore ventilazione degli SSD M.2, notoriamente molto calorosi. Inoltre, in questo modo è teoricamente possibile sfruttare tolotti appositamente realizzati per raffreddare questi SSD o i kit di raffreddamento ad aria per le ram (Ad esempio quelli di Corsair), nel caso si fosse interessanti ad overclockarli.

 

 

Qui possiamo osservare i quattro slot PCI-E 16x meccanici, di cui tre rinforzati per supportare il peso delle schede video più pesanti (O perché dotate di raffreddamenti ad aria voluminosi, o perché equipaggiate con tolotti). Ricordiamo che la Maximus IX Apex supporta configurazioni SLI fino ad un massimo di due schede, e sistemi CrossFire fino ad un massimo di quattro schede.
Tra il secondo ed il terzo slot PCI-E 16x possiamo notare il chip marchiato “Republic of Gamers” 035-A2 16356A, il quale si occupa di gestire alcune regolazioni tramite l’OC Panel esterno (Disponibile a parte, non in bundle). Tra il primo ed il secondo slot PCI-E 16, invece, possiamo osservare sei switcher AsMedia ASM1480 per la gestione delle linee PCI-E 3.0 (Fino ad un massimo di 24 linee). In questo modo si possono utilizzare fino a tre schede video, ad ognuna delle quali saranno dedicate 8 linee PCI-E 3.0.
In basso, sul bordo del PCB, è possibile osservare il chip Nuvoton NCT6793D, il quale si occupa del monitoring delle tensioni, dalla velocità delle ventole e delle temperature.

 

 

Qui possiamo osservare i due connettori d’alimentazione ad 8 Pin (Il sistema d’alimentazione, per essere sfruttato appieno, mostra quindi una configurazione 24+8+8 Pin). Per un utilizzo tradizionale basta collegare sono un solo connettore 8 Pin, oltre – naturalmente – a quello 24 Pin.

 

 

 

In questo angolo possiamo osservare, oltre all’immancabile batteria tampone, i connettori per il case (Power On, Reset, ecc), il BIOS Switch (Bottone rosso) per richiamare in maniera semplice ed automatica diversi preset, ed i pettini USB. Si può anche notare la presenza di quattro sole porte SATA III (Come già detto, non è una scheda per un utilizzo “tranquillo”). In ultimo, va menzionata una sezione dedicata agli utilizzatori di sistemi a liquido, che permette di gestire in maniera centralizzata il proprio impianto (ROG Water-Cooling Zone).

 

 

 

Qui possiamo osservare la sezione audio dedicata, gestita dal chipset Realtek S1220A e dal convertitore audio ESS ES9023P “Sabre”, una soluzione già vista in diversi prodotti di fascia alta e dall’ottima resa.

 

 

Eccoci giunti al piatto forte, la sezione dedicata agli overclcoker più incalliti. Oltre ai classici pulsanti di start e reset, ed al monitor a led a due cifre per la diagnostica, troviamo diversi switch, pulsanti e led che ci aiuteranno nel gestire le nostre sessioni di overclock più concitate. Ad esempio, è presente un sensore che controlla lo stato di condensa sulla scheda madre, e che provvederà ad accendere un apposito LED in situazioni a rischio, oppure uno switch che abiliterà dei setting se si fa uso di azoto o elio liquido. Ma è solo una chicca tra le tante. Come ha scritto l’overclocker ceco Flak3r in questo approfondito post sul forum ufficiale ROG di Asus (Che invito tutti a leggere!), si tratta di una scheda espressamente studiata per chi fa uso di raffreddamenti estremi: “Apex is motherboard for LN2 with all stuffs inside. Even the original design was so geeks that the motherboard did not have all audio tracks. Because for hardcore overclockers is audio useless thing. Signal interference. But afterall, the board looks like looks and has it audio part SupremeFX”. La sezione audio, addirittura, non era neppure prevista nei piani originali!

 

 

In questa ultima foto, di questa pagina, possiamo notare il chip di rete Intel I219-V (1Gbps). Al momento si tratta con tutta probabilità della migliore soluzione per il collegamento Ethernet dedicata ai videogiocatori, in quanto è in grado di garantire sia basse latenze sia un’occupazione della CPU minima.