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Layout della scheda

Le dimensioni della Rampage IV Extreme, o meglio il suo formato, la rendono molto più quadrata alla vista rispetto ad altre schede madri ATX. ASUS ha lasciato inalterata la lunghezza (poco più di 30 cm) mentre ha aumentato la larghezza di circa 5 cm rispetto alle soluzioni full ATX. Questo ha permesso di integrare comodamente gli otto slot per le memorie lasciando spazio per integrare circuiteria, connettori e pulsanti opzionali. Nonostante l'abbondanza di spazio, il PCB risulta essere congestionato dalla abnorme quantità di componenti tanto da lasciare quasi un'impressione di disordine complessivo.

Il socket è stato posizionato all'incirca al centro della scheda nel senso della larghezza e prevede slot, dissipatori e componenti tutt'attorno. A destra e sinistra troviamo 4+4 slot di memoria mentre a sopra e sotto sono stati disposti due radiatori in alluminio interconnessi mediante heatpipe ed utili per raffreddare la circuiteria di alimentazione suddivisa in 8+3 fasi (per la sola CPU). L'installazione di grossi dissipatori potrebbe, in questo caso, creare qualche problema.

La componentistica usata per il circuito di alimentazione non poteva che essere di ottima qualità e basata su componenti allo stato solido. I controller delle singole fasi (driver MOS) sono stati saldati nella parte sottostante del PCB e sono termicamente collegati al resto del sistema grazie ad una piastra di alluminio avvitata in contrapposizione.

Per permettere a chi già disponeva di un ottimo dissipatore per la piattaforma high-end  di precedente generazione di non buttarlo via ma soprattutto per sopperire alla effettiva mancanza di un ampio ventaglio di scelta di modelli compatibili LGA 2011, ASUS fornisce un comodo kit che garantisce l'installazione su questa scheda madre di dissipatori LGA 1366.

A differenza di quanto siamo abituati a vedere nelle schede madri di ultima generazione, ASUS ha scelto di posizionare i connettori di alimentazione aggiuntiva vicini al bordo superiore (nella foto è il bordo sulla destra), cosa che potrebbe richiedere una certa pazienza nel collegamento se l'installazione viene effettuata direttamente all'interno del case (questo bordo è vicino al pannello superiore del case oppure dell'alimentatore qualora questo sia posizionato in alto). Si  noti come per il buon funzionamento del sistema, ma soprattutto per garantire la corrente necessaria in overclock, siano stati integrati due connettori ATX 12V, uno da 8-pin e l'altro da 4-pin.

Per poter collegare termicamente tutti i moduli del sistema di dissipazione, ASUS è stata costretta a fare delle "belle curve". La heatpipe che collega il modulo vicino alla CPU e quello posizionato dietro il pannello di I/O passa praticamente attorno ai connettori delle memorie.

Il sistema di dissipazione include 4 moduli di cui tre passivi ed uno dotato di una piccola ventola. La connessione termica mediante heatpipe fa sì che i benefici ottenuti dal blocco attivo posizionato sul chipset vengano condivisi anche dagli altri. I blocchi che raffreddano la circuiteria di alimentazione sono attaccati alla scheda madre utilizzando una coldplate che, almeno in un caso, si trova a dover raffreddare anche alcuni componenti posizionati sul lato saldature del PCB.

Tutto l'armamentario dedicato agli overclockers è stato posizionato in pochi centimetri quadrati di PCB, fra gli slot delle memorie ed il bordo esterno, condividendo anche l'angusto spazio con il connettore di alimentazione ATX a 24-poli e con quello per le porte USB 3.0 aggiuntive.

In questo fazzoletto di scheda troviamo gli immancabili tasti di accensione e reset del sistema, un microswitch Go-Button, un dip-switch a 4 canali per l'attivazione o disattivazione degli altrettanti connettori PCI Express x16, un piccolo switch che permette di attivare la modalità Slow Mode, i punti di misurazione (Probe-It) delle tensioni, un doppio display a sette segmenti che indica lo stato del sistema ed una serie di LED relativi alla tecnologia VoltMinder LED II. Tutte le funzioni legate all'overclock le vedremo con un certo dettaglio nelle prossime pagine.

In un'altra zona della scheda, all'angolo opposto per essere precisi, è stato posizionato un tasto che permette di passare da un bios all'altro visto che la Rampage IV Extreme dispone di due bios che possono essere usati indistintamente come backup oppure per avere immediatamente a disposizione due diverse configurazioni.

L'espandibilità della scheda è a dir poco ottima vista la presenza di 4 connettori PCI Express 3.0 x16 per schede grafiche (quelli rossi) i quali permettono la realizzazione di configurazioni multi VGA SLI e CrossFireX includendo fino a 4 schede (la configurazione elettrica in tal caso è di tipo x16/x8/x8/x8), un connettore PCI Express 3.0 x16 connesso a sole 8 linee elettriche (quello grigio antracite) ed un connettore PCI Express x1.

La disposizione dei connettori PCI Express x16 rossi è stata pensata per garantire la massima spaziatura possibile fra le VGA installate in un setup SLI o CrossFireX. Utilizzando ad esempio 3 schede grafiche, queste possono essere installate sul primo connettore rosso, sul connettore grigio e sull'ultimo connettore rosso avendole così distribuite su tutto lo spazio a disposizione. ASUS ha ben pensato di spostare i connettori PCIe non specificatamente dedicati alle schede video vicino a quelli PCIe x16 secondari in modo da garantire la possibilità di inserire ulteriori periferiche di espansione almeno con configurazioni a singola o doppia VGA.

Il setup di una configurazione a più schede grafiche non può prescindere dal fornire tensione anche all'ulteriore connettore a 6-pin come quelli presenti sulle schede grafiche e posizionato in prossimità del primo connettore PCI Express x16. Se la vostra configurazione prevede una singola scheda grafica non sarà necessario alimentare questo connettore. Per lo stesso motivo è disponibile anche un ulteriore connettore floppy a 4 pin.

Molto curata la sezione audio che, pur facendo capo ad un comune controller Realtek ALC898 con supporto per configurazioni 7.1-Channel, prevede condensatori ed altri componenti di buona qualità. Il controller di casa Realtek offre una soluzione multi-channel HDA che supporta anche contenuti protetti di tipo DVD audio, Blu-ray e HD DVD ed include 10 DAC che permettono il playback simultaneo su sistemi 7.1 più ulteriori 2 canali stereo indipendenti, due ADC per la registrazione da line in ed un convertitore stereo digitale per microfono con funzioni di Acoustic Echo Cancellation (AEC), Beam Forming (BF) e Noise Suppression (NS). Il produttore afferma che il chip è in grado di raggiungere un SNR di 110dB per i DAC e 104dB SNR per gli ADC.

La sezione di storage è affidata ad otto connettori Serial ATA, quattro di tipo SATA 3.0 e quattro SATA 2.0. Per evitare il passaggio di cavi al di sopra del PCB, tutti i connettori sono stati disposti sul bordo esterno e orientati in senso orizzontale.

Il pannello di I/O è decisamente ricco e non solo di connettori. A partire dalla sinistra troviamo un connettore per vecchie tastiere / mouse PS2 che può essere utilizzato anche per gestire il sistema con doppia tastiera (collegandone una PS2 e l'altra USB), otto porte USB 2.0 (quella bianca serve per flashare il bios al volo dal tasto ROG Connect), un controller Bluetooth, due porte external Serial ATA 6Gbit/s, quattro porte USB 3.0, un connettore Gigabit LAN, cinque jack audio ed una uscita audio SPDIF ottica.