Supporto per le basse temperature
Chi intende overcloccare il proprio sistema utilizzando tecnologie di raffreddamento estreme come quelle ad azoto liquido ma anche ghiaccio secco, troverà di notevole utilità un paio di funzioni presenti in questa scheda madre.
La modalità LN2 può essere attivata da un ponticello presente in prossimità del doppio display a sette segmenti che permette di caricare un apposito profilo grazie al quale la scheda madre meglio risponde alle pratiche di overclock nel caso di utilizzo di azoto liquido. Comunque sia benefici si possono ottenere anche con sistemi di raffreddamento che permettono di ridurre la temperatura di funzionamento sotto i 10 °C.
Quando la modalità LN2 è stata attivata dal ponticello, nel pannello Extreme Tweaker del bios ci sarà una chiara indicazione.
Abbinata alla modalità LN2 troviamo quella indicata come Slow Mode. Questa può essere attivata dallo switch adiacente il ponticello LN2 Mode e funziona solo se LN2 Mode è attiva. La sua utilità è quella di evitare che la CPU vada in crash durante il passaggio da temperature più elevate a quelle più basse o viceversa quando la sua frequenza di funzionamento è impostata su valori molto elevati. Nelle sessioni di benchmark con azoto liquido si verifica spesso che una CPU sia stabile, raggiunta una determinata frequenza, solo in un piccolo range di temperature. Al di sopra o al di sotto di queste si verificano instabilità.
Per evitare che questo accada è necessario ridurre la frequenza di funzionamento della CPU e riportarla sul valore massimo al raggiungimento della temperatura favorevole. Purtroppo questo compito si rivela davvero complesso se non impossibile perché la temperatura della CPU varia - ad esempio - durante l'avvio del sistema operativo. Perciò o la si riesce a tenere esattamente sui valori "fortunati" oppure occorre trovare una strada alternativa.
La tecnologia Slow Mode ci viene incontro proprio in questo. Attivandola viene immediatamente ridotta la frequenza di funzionamento della CPU: perciò, una volta trovata la massima frequenza raggiungibile ad un determinato valore di temperatura ed impostata da bios, è possibile attivare Slow Mode, bootare nel sistema operativo e, appena raggiunto quel determinato valore di temperatura disattivare Slow Mode e benchare. Come se non bastasse questa modalità offre un valido supporto nelle operazioni di contorno che gli overclocker professionisti si trovano ad eseguire, ovvero nel salvataggio degli screenshot e nella loro validazione. Basta catturare lo screenshot alle massime condizioni di funzionamento, attivare Slow Mode e salvarlo / validarlo con tutto il tempo a disposizione. In questo modo si evitano quelle situazioni in cui la stabilità del sistema si riesce a mantenere solo per pochi istanti e perciò non si riesce a registrare il record raggiunto.
R4E Sub-Zero Sense
Se da una parte è vero che questa scheda madre ha un costo molto elevato, dall'altra è bene precisare che essa contiene alcuni strumenti integrati che permettono non solo di risparmiare tempo e fatica ma anche diversi euro. E' il caso ad esempio del sensore di temperatura sottozero R4E posizionato vicino ai connettori Serial ATA.
Tale sensore permette di misurare le temperature prelevate con una o due sonde K per mostrarle ancora una volta nel bios oppure direttamente in Windows all'interno del pannello OSD. Grazie al doppio connettore è facile tenere sotto controllo, ad esempio, le temperature della CPU e della GPU senza dover acquistare costosi termometri digitali.