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Per osservare cosa vi è "sotto il cofano", come al solito abbiamo deciso di smontare i dissipatori.

Il sistema di alimentazione, come siamo abituati da anni, è di tipo digitale. A controllare le 8+2 fasi (8 per la CPU, 2 per il SoC) vi è il VRM Digi+ EPU ASP1405I, probabilmente un digital controller di IR rimarchiato (Questo riesce a gestire proprio fino a 10 fasi d'alimentazione. Su altre schede madri, come la Asus Z170 WS, dotata di 16 fasi, Asus ha utilizzato due di questi CTRL). I VRM – di fascia alta – sono probabilmente di IR, i PowIRstages, tra i migliori sul mercato. Ogni fase di alimentazione è gestita da un Integrated PowIRstage IR3555, in grado di erogare fino a 60A. Tra il Socket e il pannello posteriore possiamo notare l'AsMedia ASM1142, il CTRL USB esterno (USB 3.1 Gen2).

Alla base del primo slot PCI-E 16x sono presenti quattro switcher AsMedia ASM1480 per la gestione delle linee PCI-E 3.0 (Fino ad un massimo di 16 linee). Questi servono per gestire le linee dedicate alle soluzioni multi GPU (16x o 8x+8x o 8x+4x+4x). Un AsMedia ASM1480, invece, è dedicato alle funzionalità del SouthBridge, ed un altro ancora al generatore di clock esterno ICS 9VRS4883BKLF. Quest'ultimo permette una granularità di settaggi maggiore in overclock rispetto ad altre soluzioni di pari fascia.

A far la parte del leone tra i vari chip, sicuramente vi è il southbridge X370 di AMD, il quale si occupa di fornire la maggior parte delle connessioni USB e SATA della scheda.

La soluzione audio utilizzata sulla STRIX X370F Gaming si discosta leggermente da quella vista sulla Crosshair VI Hero, essendo oggettivamente più avanzata. Il Codec audio è sempre il medesimo, l'ALC1220 di Realtek, così come il Buffer Texas Instruments RC4580. A cambiare è il DAC. La Crosshair VI Hero monta l'ESS Sabre ESS9023P, mentre la STRIX X370-F monta l'OPA1688, sempre di Texas Instruments. Questa scelta si ripercuote sulle qualità audio, come vedremo nel paragrafo dedicato.

La scheda, continuando la carrellata, dispone di una connessione Gigabit Ethernet, controllata dall’immancabile Intel i211AT. In ultimo, una foto dello shield di plastica che integra un LED RGB controllabile attraverso l'applicazione AURA Sync.

 

 

Grazie alla foto della parte inferiore della scheda, possiamo osservare nel dettaglio le piste degli slot PCI-E 16x meccanici: uno solo ha le piste per una connessione 16x elettrica, mentre gli altri si fermano ad una connessione pari a 8x.

In ultimo, va segnalata la presenza, come sulla Crosshair VI Hero, dei fori di ancoraggio compatibili sia con i dissipatori per Socket AM4, sia con i "vecchi" dissipatori per Socket AMx/FMx. Chi ha un dissipatore di fascia alta acquistato per il proprio FX, lo potrà riutilizzare senza problemi.