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Oggi in Italia, così come in Europa e nel resto del mondo, la questione “sicurezza” si fa sempre più pressante. Gli stessi organi di informazione ufficiali, così come quelli privati, che siano riviste o programmi televisivi o blog internet non importa, descrivono, spesso enfatizzando l'avvenimento, rapine, aggressioni e stupri. Il cittadino si sente quasi circondato, indifeso in questo marasma di notizie catastrofiche, e cerca di proteggersi, per quanto gli è possibile, da fastidiosi o, nei casi peggiori, gravi avvenimenti.

Un modo per proteggersi, quello più semplice da mettere in atto, è applicare una strategia di deterrenza, facendo notare agli estranei che il luogo è protetto da un sistema di videosorveglianza. Questo escamotage teoricamente dovrebbe permette di evitare buona parte delle attività illecite che potrebbero vedere il cittadino sfortunato protagonista passivo, ma non è così. La registrazione degli avvenimenti, in questo ambito, è di scarsa utilità, sia perché spesso le immagini si rivelano inservibili (bassa risoluzione, individui incappucciati, ecc.) sia perché il deterrente nei confronti dei malintenzionati è quasi nullo, soprattutto perché questi sono informati della presenza della telecamera attraverso l'affissione di cartelli da esporre obbligatoriamente, come impone la legge (i cartelli devono addirittura comunicare in che orari funzionano le telecamere, e se queste sono collegate con centrali di Polizia o di vigilanza privata). Si può per comprendere, quindi, come per il malintenzionato siano un intralcio molto relativo.

 

 

Il prodotto che andremo a recensire oggi è un sistema di videosorveglianza di Buffalo, più precisamente il LS420DS NVR (Network Video Recorder), quindi ci si potrebbe a questo punto domandare: se l'utilità di un tale sistema è tanto limitata, perché dovrei comprarlo e, implicitamente, leggerne la recensione?

Il perché è presto detto. Sebbene un tale sistema non può fungere da utile sistema di deterrenza, può risultare comunque un ottimo sistema per tenere sotto controllo ambienti distanti per conoscerne l'attuale stato da remoto (casa in montagna o al mare, negozio, i propri figli a casa senza i genitori, ecc). Se un ladro entra nella propria seconda casa estiva durante il periodo invernale, magari spaccando un lucernaio, potremo saperlo subito, avviando immediatamente i lavori di riparazione (un interno inverno con il tetto aperto potrebbe rivelarsi devastante per la mansarda). Oppure, potremo conoscere l'attività casalinga dei nostri figli, lasciati da soli per qualche giorno (in questo caso, effettivamente, per loro potrebbe rivelarsi un deterrente!). Oppure, ancora, potremo sapere come si comportano i condomini nelle zone comuni di un condominio, evitando inutili liti per sapere chi è stato a fare un certo danno.

Come si può comprendere, l'utilità di un tale sistema di sicurezza non è poi tanto trascurabile, ed i punti di forza del Buffalo LinkStation LS420DS NVR li metteremo in luce nel proseguo dell'articolo, se avrete pazienza di leggere.


Esteriormente il Buffalo LS420DS si presenta come un comune NAS dual-bay di dimensioni ridotte, caratterizzato da uno chassìs in plastica e, così ad occhio, decisamente somigliante al Buffalo LS421DE da noi recensito a questo indirizzo. Al pari del fratello appena menzionato, e di molti altri NAS anche di prezzo molto più elevato, sfortunatamente i cestelli degli HDD non sono in metallo, ma in plastica, e questo ci regala una sensazione di non eccessiva solidità quando li si prende in mano. Anche lo chassìs del NAS non regala una gran sicurezza, ma la sensazione di fragilità ci abbandona abbastanza velocemente una volta chiuso, grazie sia alla presenza di un robusto "scheletro" in acciaio sia al notevole peso del sistema completo: 2,4 KG comprensivo dei due HDD.

 

 

 

Quest'ultimi sono realizzati da Western Digital, e si tratta di due WD RED da 1TB, caratterizzati putroppo ancora dalla presenza del Firmware NASware 2.0 (Esiste anche il modello dotato di due HDD WD Red da 2TB). In questa comparativa, pubblicata qualche giorno fa, abbiamo avuto modo di riportare come il nuovo firmware NASware 3.0 porti alcuni vantaggi (ottimizzazione dei consumi, della velocità di trasferimento dati, ecc), ma si tratta comunque di funzionalità marginali considerato l'ecosistema nel suo insieme. Quello che conta, in questo caso, è l'affidabilità dei due HDD utilizzati, e Buffalo ha scelto quanto di meglio il mercato attualmente offre.

 

 

Passando alla componentistica integrata sul PCB, il SoC Dual Core di fascia Embedded utilizzato, e cuore del sistema, è prodotto da Mervell e si tratta più precisamente dell'Armada 370, nella variante 88F6707, in grado di gestire due porte SATA II (sono supportati, comunque, anche gli HDD Sata III, sebbene la velocità di trasferimento si arresti al limite massimo di 3Gb/s, ma non è un gran problema essendo Hard Disk meccanici). Sono presenti, inoltre, 512MB di DDR3, più che sufficienti per gestire il carico di dati di due HDD operanti in RAID 1.

 

SoC Marvell Armada 370 (88F6707)
Core 2 x Cortex-A9 (ARMv7)
Frequenza 1,2 GHz
SIMD aggiuntive VFP3-16
Funzionalità aggiuntive

Cryptographic engine (AES, DES, 3DES, SHA1, SHA2 e MD5)
Advanced Power Management

Cache L1 32KB+32KB
Cache L2 256KB
Memoria RAM DDR3 1333MHz
Dual Channel No
PCI-E 1x PCI-E 2.0
Ethernet 2 x 10/100/1000 Gbps
USB 2 x USB 2.0
SATA 2 x SATA II
Processo Produttivo 40nm BULK

 

Due le porte di comunicazione che troviamo on-board: un connettore Ethernet 10/100/1000 e una porta USB 2.0, utile nel caso si voglia scaricare direttamente su penna USB i filmati registrati (la presenza di una molto più veloce porta USB 3.0 sarebbe stata però gradita, considerata la notevole quantità di video immagazzinabili sul NAS di Buffalo).

Osservando più nel dettaglio il Buffalo LS420DS si può notare una ventola da 60mm posteriore, la quale assicura un buon flusso d'aria in espulsione, così da mantenere gli HDD ad una temperatura accettabile, nonostante i cestelli degli HDD, essendo in plastica, siano incapaci di garantire una buona dissipazione passiva. Sfortunatamente la ventola si è dimostrata abbastanza rumorosa (al pari di quella del già citato NAS Buffalo LS421DE), ma si tratta di un difetto su cui, in questo caso, si può soprassedere senza problemi. Dovendo operare da remoto, anche in luoghi difficilmente raggiungibili (soffitte, sgabuzzini, mobili chiusi a chiave, ecc), il rumore della ventola è un fattore di cui non tenere conto. Il cuore del sistema di videosorveglianza, questo NAS, andrebbe posizionato in un luogo non visibile agli estranei, e quindi lontano anche da orecchie indiscrete.

 

NAS Buffalo LinkStation LS420DS NVR (2 x 1TB)
SoC Marvell Armada 370
Memoria RAM 512MB DDR3
Bay HDD 2 x HDD 3,5"
HDD in Bundle 2 x WE RED 1 TB
Funzionalità RAID RAID 0, 1, JBOD
Spazio disponibile effettivo 916,6 GB (RAID 1)
Durata registrazione

4 telecamere - 14 giorni
8 telecamere - 7 giorni

Porte Ethernet 1 x 10/100/1000 Gbps
Porte USB 1 x USB 2.0
Telecamere supportate 8
SO del NAS GNU/Linux Custom
SO Supportati dal Software

Windows 8.1
Windows 8
Windows 7
Windows Vista
Windows XP
Windows Server 2012/2012 R2
Windows Server 2008/2008 R2
Windows Server 2003/R2
Windows Server 2000
Mac OS 10.4 - 10.9*

Dimensioni (L-P-A) 87 x 205 x 128 mm
Peso circa 2,4 KG
Prezzo circa 450 Euro

*Alcune funzionalità delle telecamere Axis potrebbero non essere supportate 

 

L'ottima cura dedicata alla costruzione dell'unità, nonostante l'ampio utilizzo della plastica, dovrebbe garantire un'ottima longevità operativa. Due caratteristiche in particolare giocano a favore di questo: l'aver scelto gli ottimi Western Digital RED e l'aver optato per una dissipazione attiva garantita dalla prestante ventola posteriore da 60mm.


Per testare il NAS LS420DS Buffalo ci ha inviato anche una telecamera per videosorveglianza di AXIS Communications, leader mondiale nel settore e partner della stessa casa statunitense. Si tratta, più precisamente, del modello M3004-V, acquistabile presso diversi negozi ad un prezzo di circa 235 Euro. Come è possibile osservare dalle specifiche tecniche, ci troviamo di fronte ad una telecamera di buon livello, in grado di registrare anche nel formato H.264 ed auto-alimentata attraverso lo standard Ethernet IEEE 802.3ef. Non disponendo di attacchi per alimentazione esterna, nel caso si sia sprovvisti di Router o Switch compabili con questo standard, si rivelerà necessario l'acquisto di adattatori appositi. Noi di B&C abbiamo utilizzato uno switch prodotto da D-Link, il DES-1005P, acquistabile al prezzo di circa 38 Euro.

 

Telecamera AXIS M3004-V
Dimensioni (A x L x P) 51 x 100 x 100 mm
Peso 200 gr
Risoluzione Video 1280 x 800 @ 30fps
Illuminazione minima necessaria 1.5 lux - F2.8
Formati supportati

H.264
Motion jpg

Interfaccia di comunicazione Ethernet 10Base-T/100Base-TX
Alimentazione Auto-Alimentata (IEEE 802.3ef)

 

Con il NAS LS420DS giungono in bundle: 

  • alimentatore esterno;
  • doppio cavo di alimentazione, EU ed USA;
  • cavo Ethernet;
  • istruzioni per l'installazione rapida.

Con la telecamera AXIS M3004-V giungono in bundle:

  • mini DVD con il software di gestione;
  • etichette varie;
  • chiave a brugola per aprire lo chassis della camera;
  • istruzioni per l'installazione rapida.

Cominciamo dal software di gestione di Buffalo, il NASNavigator2, scaricabile a questo indirizzo dal sito della stessa casa statunitense e disponibile anche in lingua italiana.

Il programma, una volta installato ed avviato, consta di un semplice software di gestione con funzionalità basilari, come si può osservare dallo screen più in basso. Per poter sfruttare appieno le numerose opzioni che il NAS ci mette a disposizione dovremo accedere al SO del NAS, il cuore pulsante del sistema, attraverso il browser web (funzione fruibile sia da locale sia da remoto, magari mentre ci troviamo dall'altra parte del mondo, grazie anche alle App Mobile che andremo a descrivere poco più sotto).

 

 

Prima di modificare i numerosi parametri, però, il software ci obbliga ad impostare una password personale, preferibilimente composta da caratteri alfanumerici. Sebbene possa sembrare una forzatura per l'utilizzatore, essendo non una scelta ma un obbligo impostaci da Buffalo, si tratta a nostro avviso di decisione molto saggia. Abbiamo avuto modo di osservare, tra l'altro molto recentemente, che buona parte dei fruitori di sistemi di videosorveglianza hanno mantenuto le impostazioni di default dei propri sistemi, lasciando libero accesso ai video registrati a perfetti sconosciuti (link alla notizia). Per evitare ogni problema, Buffalo ha deciso di agire forse in modo paternalistico, ma comunque per il bene dei propri clienti meno maliziosi.

 

 

 

 

Ugualmente, nel proseguo del setup, ci viene chiesto di definire le policy di accesso alle diverse cartelle, così da scegliere oculatamente, e senza dimenticare nulla, a chi fare vedere/modificare i propri video/file.

Una volta completata questa prima fase, potremo modificare più nel dettaglio le numerose opzioni che ci vengono concesse. Possiamo scegliere attraverso quale protocollo condividere i file o accedere al NAS, se vogliamo sincronizzare il NAS con un UPS, in quali orari il NAS può andare in ibernazione (interrompendo così la registrazione dalle telecamere e risparmiando spazio sugli HDD), e via di questo passo.

 

 

 

È possibile inoltre controllare lo stato del proprio NAS, e modificarne i paramentri, anche da Smartphone e Tablet attraverso le comodissime App WebAccess e SmartPhone Navigator. La prima serve a caricare e scaricare i file sul NAS, sfogliando le cartelle, direttamente dal terminale Mobile. La seconda, invece, è necessaria per modificare le impostazioni del NAS, grazie un reindirizzamento automatico attraverso il browser web. L'impossibilità di lavorare direttamente dall'App SmartPhone Navigator, dovendo forzatamente accedere al NAS attraverso il browser web per modificarne le impostazioni, ne limita però, a nostro avviso, l'efficacia, riducendo l'applicazione ad un semplice ponte di comunicazione, utile solo a saltare la digitazione manuale dell'IP nella barra degli indirizzi. 

 

 

WebAccess, a sinistra, e SmartPhone Navigator 


Il sistema di installazione e gestione delle telecamere si rivela davvero molto semplice, in quanto il software riconosce in modo automatico le telecamere collegate alla rete in cui è presenta la LinkStation LS420DS. L'utente non deve fare altro che aggiungere la telecamera a quelle gestite dal NAS, impostandone poi l'attività (quando deve registrare, con quale qualità, e via di questo passo).

 

 

L'utente, inoltre, grazie alle App Mobile, potrà facilmente verificare lo stato di funzionamento delle telecamere, osservando in diretta, nel caso sia necessario, quanto in quel momento stiano registrando. La stessa cosa è possibile farla da PC attraverso il classico browser web.

A questo link potrete vedere il video dimostrativo, in lingua inglese, pubblicato dalla stessa Buffalo su come impostare la LinkStation e le telecamere Axis, mentre di seguito potrete leggere una guida passo-passo realizzata da noi su come installare le telecamere Axis in combinazione con il NAS Buffalo.

 

 

 

Dopo esserci loggati attraverso il software AXIS Camera Companion, veniamo a trovarci nella schermata principale, attraverso la quale potremo modificare quanto vogliamo realtivamente all'utilizzo della sola telecamera (per modificare i parametri del NAS, invece, dovremo fare uso dei software di Buffalo, precedentemente descritti).

 

 

Cliccando sul pulsante "Aggiungi telecamere manualmente", caratterizzato dal segno + verde, ci verranno mostrate le telecamere attualmente collegate alla nostra rete. In questo caso ne abbiamo solo una. Cliccando "Avanti" ci verrà mostrato il nome univoco della telecamera ed il suo IP.

 

 

Aggiunta la telecamera, dovremo accoppiare a questa l'unità su cui memorizzare i filmati registrati.

 

 

Da qui potremo aggiungere il disco di rete (AKA, il NAS) su cui salvare le registrazioni, selezionandolo nella lista dei dispositivi di rete (in questo caso è visibile, oltre al NAS di Buffalo, anche il nostro router di Netgear). È possibile salvare i filmati anche su scheda SD/MicroSD nel caso la telecamera sia abilitata a farlo (la telecamera Axis utilizzata da noi per questo articolo, ad esempio, è provvista di uno slot MicroSD interno).

 

 

Selezionato il NAS, dovremo loggarci a questo e selezionare la cartella in cui verranno salvati i video registrati dalla telecamera. In questo caso utilizziamo la cartella "webaxs".

 

 

Impostato il NAS, non ci resta altro da fare che decidere i metodi di registrazione della telecamera: in maniera continuata o solo quando vi passano davanti degli oggetti in movimento? Ognuno di questi ha vantaggi e svantaggi. Nel primo caso lo spazio occupato su NAS sarà notevole, anche se non sta accadendo nulla, quindi è bene calcolare con accuratezza ogni quanto i video dovranno essere rimossi in maniera automatica. Nel secondo caso, invece, intercorrerà qualche decimo di secondo tra il segnale di avvio di registrazione e l'avvio effettivo della registrazione. Questo potrebbe significare che la persona che passa davanti la telecamera possa già uscita dall'obiettivo quando la registrazione su NAS si attiva.

 

 

Andando nelle proprietà di registrazione (in questo caso, "registrazione continua")  potremo decidere la qualità del video, il numero di fotogrammi al secondo e via di questo passo, al fine di ottimizzare al meglio lo spazio disponibile sul NAS in relazione alle nostre necessità.

 

 

Altre opzioni sono disponibili, tra cui quella che permette la visione di quanto le telecamera sta riprendendo collegandosi attraverso Internet, grazie ai software Mobile (disponibili per Android e iOS) di Axis.

 

In ultimo, è possibile esportare la nostra configurazione, così da poterla utilizzare in altre reti simili o per ripristinarla nel caso si debba importarla su un altro PC.


Quando si acquistato certi prodotti la qualità del servizio assistenza e , implicitamente, delle condizioni di garanzia si rivelano fondamentali (a meno di non essere dei temerari). Dovendo essere utilizzato per un compito tanto delicato, Buffalo ha deciso di dotare il NAS LS420DS di una garanzia che definire eccellente potrebbe risultare riduttivo per un prodotto di questa categoria. Non solo, infatti, ha equipaggiato l'unità con i migliori HDD sul mercato per tale fascia di prezzo, ma a questo aggiunge un servizio assistenza (chiamato “VIP Service") che possiamo descrivere come segue:

  • garanzia di 3 anni su tutta l'unità (NAS e HDD);
  • sostituzione gratuita degli HDD danneggiati in 24h (se la richiesta avviene entro le ore 12.00);
  • spedizione dell'HDD danneggiato a Buffalo entro 30 giorni dal ricevimento del nuovo HDD (in questo caso le SS sono a carico del mittente)

 

Se si vogliono informazioni più dettagliate, si può andare a questo Link.

 

Questo tipo di servizio solitamente viene riservato ai prodotti di fascia Business o Enterprise, eppure Buffalo in questo caso è riuscita a renderlo disponibile anche per un prodotto di fascia inferiore, dedicato più che altro all'utenza Consumer e Prosumer, innalzando il valore intrinseco del prodotto in oggetto.

Quando si acquista un'unità che dovrà ricoprire il ruolo centrale in un sistema di videosorveglianza, anche di tipo non professionale, si dovrà tenere bene a mente questo fattore: conviene risparmiare qualche Euro, rischiando di vedere tutto il sistema bloccato per diversi giorni (con quello che ne conseguirà), oppure conviene comprare un'unità, come il Buffalo LS420DS, in grado di garantire un'operatività praticamente senza interruzioni?


Buffalo, con il LS420DS, ha sviluppato una soluzione di video sorveglianza a tutto tondo, facilissima da configurare, dotata di un'ottima garanzia e già predisposta per lavorare in perfetta simbiosi con le telecamere di sorveglianza migliori sul mercato, quelle di AXIS Communications. Già da questa breve e concisa frase si comprende limpidamente come la casa statunitense abbia svolto un lavoro di qualità per venire incontro alle esigenze dell'utenza consumer e prosumer che per la prima volta potrebbe mettere le mani su un tale sistema.

Un lavoro molto buono, ma purtroppo ancora non eccellente, per una serie di motivi che andremo qui ad elencare, a causa di alcuni difetti, sì veniali, ma comunque non trascurabili. Partiamo con le App Mobile, ed in particolare con la SmartPhone Navigator, un'applicazione che Buffalo avrebbe potuto arricchire di più, così da renderla non una mera suppellettile pesante poco più di 2 MB, ma qualcosa di realmente utilizzabile. Continuiamo citando, come abbiamo già fatto nella recensione del NAS LS421DE, l'infelice utilizzo delle slitte in plastica per gli HDD, in quanto non garantiscono una buona dissipazione passiva di questi ultimi. La dissipazione, infatti, grava sulle spalle della sola piccola ventola posteriore da 60mm, e nel caso questa dovesse guastarsi probabilmente gli HDD potrebbero avere vita breve, vanificando anche l'utilizzo di una configurazione RAID 1. Va ricordato, infatti, che questa soluzione potrebbe essere utilizzata per controllare ambienti lontani dal luogo in cui viviamo (casa al mare o in montagna), e quindi dell'eventuale guasto potremmo non accorgercene in tempo. L'ultimo difetto che possiamo muovere è la mancanza di una seconda porta Ethernet, possibilmente di tipo auto-alimentato. Il SoC di Marvell supporta due porte Ethernet, e l'aver una seconda porta disponibile avrebbe permesso di realizzare un sistema autosufficiente, seppur dotato di una sola telecamente di sorveglianza, senza il bisogno di acquistare o un adattatore (come il TP-Link da noi utilizzato) o uno Switch/Router apposito.

Dopo tutto, comunque, si tratta di una soluzione Entry-Level per tale mercato, venduta ad un prezzo molto concorrenziale (circa 450 euro nella versione 2x1TB e 650 euro nella versione 2x2TB) ed in grado di gestire fino ad 8 telecamere. Considerati gli altri pregi menzionati all'inizio di queste conclusioni, vogliamo promuovere il prodotto di Buffalo, sperando che in un prossimo futuro la casa statunitense possa migliorare quelle piccole pecche che siamo riusciti a trovare in questi giorni di test. Allo stato attuale, probabilmente, si tratta della migliore soluzione di Network Video Recording disponibile sul mercato in tale fascia di prezzo.