Cominciamo dal software di gestione di Buffalo, il NASNavigator2, scaricabile a questo indirizzo dal sito della stessa casa statunitense e disponibile anche in lingua italiana.
Il programma, una volta installato ed avviato, consta di un semplice software di gestione con funzionalità basilari, come si può osservare dallo screen più in basso. Per poter sfruttare appieno le numerose opzioni che il NAS ci mette a disposizione dovremo accedere al SO del NAS, il cuore pulsante del sistema, attraverso il browser web (funzione fruibile sia da locale sia da remoto, magari mentre ci troviamo dall'altra parte del mondo, grazie anche alle App Mobile che andremo a descrivere poco più sotto).
Prima di modificare i numerosi parametri, però, il software ci obbliga ad impostare una password personale, preferibilimente composta da caratteri alfanumerici. Sebbene possa sembrare una forzatura per l'utilizzatore, essendo non una scelta ma un obbligo impostaci da Buffalo, si tratta a nostro avviso di decisione molto saggia. Abbiamo avuto modo di osservare, tra l'altro molto recentemente, che buona parte dei fruitori di sistemi di videosorveglianza hanno mantenuto le impostazioni di default dei propri sistemi, lasciando libero accesso ai video registrati a perfetti sconosciuti (link alla notizia). Per evitare ogni problema, Buffalo ha deciso di agire forse in modo paternalistico, ma comunque per il bene dei propri clienti meno maliziosi.
Ugualmente, nel proseguo del setup, ci viene chiesto di definire le policy di accesso alle diverse cartelle, così da scegliere oculatamente, e senza dimenticare nulla, a chi fare vedere/modificare i propri video/file.
Una volta completata questa prima fase, potremo modificare più nel dettaglio le numerose opzioni che ci vengono concesse. Possiamo scegliere attraverso quale protocollo condividere i file o accedere al NAS, se vogliamo sincronizzare il NAS con un UPS, in quali orari il NAS può andare in ibernazione (interrompendo così la registrazione dalle telecamere e risparmiando spazio sugli HDD), e via di questo passo.
È possibile inoltre controllare lo stato del proprio NAS, e modificarne i paramentri, anche da Smartphone e Tablet attraverso le comodissime App WebAccess e SmartPhone Navigator. La prima serve a caricare e scaricare i file sul NAS, sfogliando le cartelle, direttamente dal terminale Mobile. La seconda, invece, è necessaria per modificare le impostazioni del NAS, grazie un reindirizzamento automatico attraverso il browser web. L'impossibilità di lavorare direttamente dall'App SmartPhone Navigator, dovendo forzatamente accedere al NAS attraverso il browser web per modificarne le impostazioni, ne limita però, a nostro avviso, l'efficacia, riducendo l'applicazione ad un semplice ponte di comunicazione, utile solo a saltare la digitazione manuale dell'IP nella barra degli indirizzi.
WebAccess, a sinistra, e SmartPhone Navigator