CoolerMaster, produttore noto per i propri case per personal computer e sistemi di raffreddamento, da alcuni anni si concentra sulle periferiche di "input" ponendo l'attenzione su aspetti come qualità e prezzo. Quel che oggi ci propone è un prodotto che potrebbe essere definito di nicchia, poichè nato per soddisfare esigenze di gioco e di spazio: stiamo parlando di Quickfire TK, tastiera retroilluminata dotata di "MX Cherry Switches" a garanzia di una solidità senza eguali e lunga durata nel tempo.
Le tastiere meccaniche hanno una caratteristica conosciuta soltanto da chi ne ha posseduta una in passato (e per passato parliamo di 20 anni fa) o da chi ne ha comprata una recentemente: fanno click - click - click durante la digitazione, segno che il microinterruttore di qualità posizionato sotto ogni singolo tasto sta svolgendo il proprio lavoro. Insomma, musica per gli appassionati!
Per l'ancor più ristretta categoria di giocatori nostalgici (ai quali il sottoscritto appartiene) sono la via da seguire: perfezione nel controllo accompagnato da quel suono metallico che conferma che la pressione è stata recepita (nb: e che il nemico è stato sterminato) con effetto "placebo" sulle nostre fragili menti, intente a vivere un'altra realtà...so be it.
Scherzi a parte, fa piacere picchiare con violenza sui tasti sapendo che il mattone che abbiamo sotto mano è restio alla rottura ed apprezza d'esser maltrattato. E questi sono i concetti alla base di Quickfire TK: una tastiera praticamente inattaccabile da ogni lato, perfetta nell'impiego e con una luuuuunga vita utile.
Le specifiche tecniche del prodotto in prova sono riportate nella tabella seguente:
Cooler Master Quickfire TK |
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Tipo | Tastiera meccanica |
Layout | Italiano, personalizzato |
Tasti | 93 |
Switch | Cherry MX |
Blocco Windows | Si |
Tasti Media Player |
Si |
Controllo Audio | Si |
Connessione al computer | USB 2.0 con cavo removibile |
Gestione del cavo | Si, tre posizioni |
Retroilluminazione | Si, programmabile e disinseribile |
Colorazione retroilluminazione | Possibilità di scelta tra tre colori all'acquisto. |
Livelli di retroilluminazione | 5 |
Occhio alla scelta del colore per la retroilluminazione. Non è modificabile, indi scegliete saggiamente e non fatevi prendere la mano dalle mode passeggere. Noi abbiamo optato per un classico bianco.
Cooler Master Quickfire TK |
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Polling rate |
1000hz - 1ns |
Pressioni simultanee | N Tasti (potete premere tutti i tasti che volete e la tastiera li registrerebbe correttamente) |
Materiale tasti | ABS |
Un pò quel che volevamo leggere. La tastiera ha una risposta praticamente infinitesimale, e ci permette di creare combinazioni di tasti senza preoccuparci troppo della loro complessità.
Cooler Master Quickfire TK |
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Dimensioni |
377,5 - 138 - 33 millimetri (LxLxA) |
Peso | 800 grammi |
Lunghezza cavo USB |
1,8 metri |
Quickfire TK è prodotto dal design anonimo e dalla disposizione dei tasti alquanto particolare. Per contenerne le misure in soli377,5 x 138 x 33 millimetri si è dovuto raggruppare tutti i tasti presenti a destra dell'isola principale in un'area multifunzione. L'idea è buona poichè Quickfire TK può diventare compagna del giocatore nomade, ma crea inevitabilmente compromessi nell'impiego.
I tasti hanno dimensioni normali e sono ben spaziati: la corsa è corta, il feeling buono, la sensazione di qualità elevata. I caratteri utilizzati sono ben leggibili in condizioni normali (retroilluminazione attiva); di converso, sono praticamente invisibili se c'è oscurità e si è scelto di disattivare la retroilluminazione.
Nella parte alta del tastierino ibrido sono presenti tre led di stato in color bianco, particolarmente luminosi.
Al pari delle tastiere per portatili, la fila F-Keys ospita ibridi che pilotano le funzioni tradizionali F1-F12 e, se accompagnati dal tasto FN, funzioni aggiuntive come il controllo del livello di retroilluminazione, accensione e spegnimento di alcune aree, controllo del Media Player, aumento - diminuzione - silenziamento dell'audio e blocco del sistema.
I piedini antiscivolo sono di qualità...
...e sono accompagnati da supporti meccanici per migliorare l'angolo di scrittura.
Particolarità interessante è la possibilità di rimuovere il cavo USB, facilitando le operazioni di trasporto e permettendone la sostituzione in caso di lesione. Il connettore è di tipo MicroUSB. Da notare la presenza di tre incavi che permettono la gestione del cavo forzandone il passaggio sulla destra, a sinistra od al centro.
Colleghiamo Quickfire TK al computer, accendiamo il tutto, attendiamo il rilevamento del driver...e prepariamoci alla prima esperienza d'uso. Le dimensioni ridotte fanno si che le mani siano abbastanza vicine; l'elevata altezza dal piano di lavoro garantisce un buon comfort di battuta. Il click che proviene dai tasti è entusiasmante (ci piace, l'abbiam detto e lo ripetiamo, fatevene una ragione!) Eppure, subito dopo le prime pressioni ci rendiamo conto che non siamo ancora pronti a lavorare: trovandoci in un ambiente piuttosto scuro abbiamo bisogno di accendere la retroilluminazione.
...e ci rendiamo conto che è operazione sui generis. Questo perchè il rispettivo controllo è affidato alla fila di tasti ibridi F1-F4, e le funzioni secondarie vanno utilizzate dopo aver attivato l'apposito tasto di modifica. Questo è localizzato a fianco del tasto Windows DX, e si attiva dopo una pressione di tre secondi (in questo modo evitiamo di attivarlo o disattivarlo inavvertitamente).
Adesso possiamo premere F1...
...e che luce sia.
Con i tasti F2 ed F3 possiamo variare l'intensità dell'illuminazione (e vi diciamo che in una stanza completamente buia, Quickfire TK rappresenta un vero e proprio punto di luce). Il tasto F4 permette di attivare differenti programmi di illuminazione come quello gioco, mostrato nella foto seguente, che illumina la sola quaterna WASD...
...programma che, per il momento, possiamo tralasciare visto che abbiamo un articolo da scrivere. Abbiamo già giocato in precedenza, ma non ve l'abbiamo detto per non togliere l'alone di mistero!
Dato che il layout della tastiera è tipicamente italiano, non abbiamo problemi nella digitazione alla cieca, e possiamo venire a capo delle estreme personalizzazioni nel disegno della parte destra con la pratica. Ad esempio, ci troviamo or ora a dover compilare la tabella con le specifiche tecniche, e non vediamo i quattro tasti cursore...dove sono andati a finire? Mhhh, eccoli li, nella parte bassa del tastierino numerico.
Una volta individuate le frecce dobbiamo attivarle: bisogna spingere il tasto NUMLOCK, che disabilita le funzioni di tastierino numerico ed attiva quelle secondarie. Adesso possiamo spostare il cursore tra le varie celle della tabella (notiamo che, in queste condizioni, le frecce sono spente).
Individuate la celle da riempire, torniamo al tastierino numerico per compilarle velocemente. E qui il grande compromesso: bisogna riattivare la modalità numeri premendo il tasto NUMLOCK che, contemporaneamente, disabilita il cursore. Quindi, se dobbiamo inserire dei valori in celle sparse qua e la per il foglio di lavoro, dovremo ogni volta premere il tasto numlock per passare alla modalità cursore, centrare la cella e tornare alla modalità numeri per scrivere. Procedura che richiede almeno due - tre giorni di apprendimento, specie se avete scritto per decenni su tastiere standard.
Vi preghiamo di tenere bene a mente quanto appena detto poichè noi ci abbiamo pianto lacrime di sangue. Eppure, questi sono i compromessi a cui ci dobbiamo preparare se abbiamo necessità di un prodotto che, seppur d'alta qualità, debba essere di dimensioni lillipuziane. Per il resto la digitazione è andata avanti senza problemi, e la tastiera ha confermato d'essere un ottima compagna di lavoro.
Le impostazioni di luminosità minime sono eccellenti per la digitazione notturna, dopo lunghe sessioni al monitor e con gli occhi già stanchi, incapaci di tollerare una forte luce. Il comfort visivo è elevato: se dovete lavorare di notte, è un prodotto che fa al caso vostro.
Una nota sulla portabilità: ecco lo spazio che andiamo a risparmiare rispetto ad una tastiera dal design standard, neanche troppo grossa. Se vogliamo fare il paragone con la Logitech G15 prima serie usata per quasi dieci anni al posto della minuscola Quickfire TK, possiamo tranquillamente dire che abbiamo risparmiato spazio sul piano di lavoro pari ad un secondo esemplare.
Quickfire TK è uno strano animale che ci ha confuso le idee. Per poter dare un chiaro giudizio dobbiamo far mente locale su tutto quello che è successo nella settimana in cui abbiamo usato questo prodotto.
- Il primo impatto ci ha lasciato indifferenti: Quickfire TK ci è sembrata una piccola tastiera di quelle da due lire da infilare nella borsa di un notebook o da appoggiare su un'affollato piano di lavoro. Prima impressione che è durata circa...dieci secondi, ovvero il tempo di toglierla dalla busta;
- Presa in mano, infatti, ci ha fatto capire quanto sia vero il proverbio "l'abito non fa il monaco". La tastiera fa sentire tutto il suo quasi 1kg di peso perchè concentrato in un corpo poco voluminoso; allo stesso tempo, la finitura superficiale del guscio e dei tasti comincia a coltivare quella nascosta sensazione di qualità;
- La pressione di alcuni tasti accompagnati dal sonoro click è di monito alla presenza integrale di Cherry Switches MX che battono su un piano rinforzato in metallo, atto a resistere a dure sollecitazioni.
- Il collegamento al computer e l'accensione della potente retroilluminazione ci hanno infine schiarito le fosche idee, catapultandola nell'olimpo delle migliori tastiere da gioco;
- La "scrittura di una recensione completa" è stata la prova del nove. Abbiamo battuto i tasti per quattro ore filate accompagnati dal piacevole click, con brevi pause per realizzare quanto fosse preciso il comando e rigido il piano tasti;
- Abbiamo dovuto combattere contro abitudini decennarie sul collocamento dei tasti esterni all'isola principale, ed ancora non ne veniamo a capo: compilare un foglio Excel si è rivelato impresa macchinosa per la necessità di passare dalla modalità numeri a quella funzioni speciali del tastierino ibrido, di volta in volta.
Proprio l'ultima considerazione ci impedisce di attribuirle il massimo dei voti. In una scala da 1 a 10, questo prodotto merita 8 e mezzo.
In poche parole, se avete bisogno di una tastiera professionale dalle dimensioni ridotte e fate poco uso del tastierino numerico (od avete poche difficoltà ad abituarvi ad un nuovo modo di usarlo) andate pure ad occhi chiusi: Quickfire TK è la vostra compagna ideale. Stessa cosa se siete giocatori nomadi ed avete necessità di una piccola e buona tastiera che accompagni il vostro portatile alle Lan Party con gli amici od a competizioni di più ampio respiro.
Se invece siete abituati ad un layout standard e fate uso intenso del tastierino numerico e, come lo scrivente, avete difficoltà ad abituarvi ad una nuova disposizione dei tasti, è forse il caso di provarla prima dell'acquisto, onde evitare lunghe sessioni di eradicazione di forme mentali di scrittura e, una volta abituati, difficoltà a tornare su una tastiera tradizionale.
Il prezzo si aggira sulle 100 Euro.