Il drive X1 di DREVO è caratterizzato dal classico from-factor per hard-disk da 2.5", ed è protetto da una robusta cover in alluminio di colore grigio scuro.
Questa misura 100 * 69.7 * 7mm, quindi adatta anche per equipaggiare i notebook più sottili in commercio.
L'interfaccia utilizzata per connettersi alla motherboard è la SATA III (6GB/s), capace di garantire una banda passante teorica massima pari a 600MB/s. Sul retro troviamo lo sticker con impressi diversi dati, tra cui le varie feature offerte ed il numero di serie del modello.
Sui bordi del drive non troviamo le classiche 4 viti da rimuovere per accedervi all'interno, bensì dei dentini ad incastro da allentare. Questa pratica danneggerà in maniera evidente il sistema, così da far decadere la garanzia (Ovviamente consigliamo di non eseguire tale pratica, ndA).
Ecco cosa vi aspetta qualora pensiate di darvi uno sguardo:
Come ci si poteva aspettare, all'interno troviamo un PCB decisamente più piccolo del normale (Pratica ormai piuttosto comune a tutti i produttori di unità allo stato solido).
Il retro del PCB, il primo che appare alla vista una volta rimosso il coperchio, è completamente spoglio.
La parte frontale invece ospita tutto quel che il drive offre: 4 chip di memoria NAND Flash MLC realizzati da Micron a 20nm, gestiti dal controller SM2246XT di Silicon Motion (clicca qui per maggiori informazioni), il medesimo presente su alcuni drive portatili di SanDisk.
Si tratta sostanzialmente di un controller ultra low cost lanciato al Computex 2015, che non gestisce alcun chip DRAM dedicato al Buffer (Il che si traduce in minori costi di produzione), bensì integra al suo interno una SRAM dalle capacità ben più ridotte del solito. Questa scelta, generalmente, porta a prestazioni - sopratutto in scrittura - inferiori rispetto ai controller "standard".
Possiamo dunque dire che la componentistica utilizzata è di discreta qualità, seppur con qualche anno alle spalle (Sempre meglio di NAND Flash e controller scadenti e/o sconosciuti).