Per prima cosa ho monitorato la velocità di avvio del sistema, caratteristica ormai chiave per la vita di oggigiorno, ossia uno dei primi motivi per cui l'utente è portato ad utilizzare una unità allo stato solido come drive principale. Il risultato è stato il seguente:
- circa 15 secondi dalla pressione del tasto di accensione per raggiungere la lockscreen;
- circa 15 secondi per digitare la password, eseguire il login e raggiungere il desktop (30 secondi circa complessivi);
- circa 15 secondi per avere il sistema pronto all'uso, con tanto di controlpanel di AIDA64 caricato e funzionante (circa 45 secondi complessivi).
Considerata la situazione sfavorevole nella quale abbiamo messo il drive, possiamo ritenerci più che soddisfatti.
N.B. ricordiamo che il notebook offre la sola interfaccia SATA II (3GB/s) e non è stata abilitata la modalità AHCI da BIOS, percui è normale osservare prestazioni in lettura non proprio entusiasmanti, oltre che in linea con i dati suggeriti dal produttore.
Passiamo ora ai benchmark reali, la classica suite composta da AIDA64, AS SSD Benchmark e CrystalDiskMark.
I risultati in lettura sequenziale ottenuti oscillano tra i 190MB/s e 220MB/s circa, scrittura sequenziale molto vicina a quella promessa, tempi di accesso alle memorie relativamente brevi (circa 0.35ms) e carico sulla CPU contenuto.
Per conclundere, diamo uno sguardo alle temperature, consideranto che la temperatura media della stanza in cui operava il notebook risultava attorno ai 18°C. Il drive integra un sensore al suo interno e tramite AIDA64 abbiamo rilevato una temperatura massima di esercizio - durante l'esecuzione dei benchmark - che oscillava tra i 25°C ed i 30°C.
Risultati dunque "ottimi considerando le circostanze". Nonostante la velocità in scrittura sia pari a quanto ottenibile da un classico HDD meccanico da 5400RPM, l'elevata velocità in lettura ed il tempo di accesso alle memorie relavitamente basso hanno permesso al notebook di "resuscitare".
Il sistema è ora abbastanza scattante, oltre che piacevole da utilizzare. L'acquisto è risultato azzeccato. Il DREVO X1 60GB risulta essere la soluzione economica giusta per migliorare PC ormai vetusti.
Avete una configurazione che necessita di una spinta in più, utilizzando il disco meccanico come solo archivio per dati e videogame? Bene, investite questi 31€ circa, installando nei 55GB messi a disposizione l'OS ed i programmi più utilizzati (Come la suite Office e similari), senza pensarci un attimo.
Avete qualche € in più da spendere, ma non abbastanza per permettervi il taglio da 120GB? DREVO offre la versione PRO del drive X1 nel taglio da 64GB a soli 2€ in più, caratterizzata si da una velocità in lettura un tantino ridimensionata, rispetto alla versione standard (400MB/s contro 500MB/s), ma allo stesso tempo una velocità in scrittura praticamente triplicata (300MB/s contro 90MB/s).