FSP Raider 650W: alimentatore 80 PLUS a buon prezzo

Uno dei settori di componenti per PC che sembra non conoscere crisi, almeno a vedere la varietà e l'ampiezza dell'offerta, è quello degli alimentatori di qualità. Se fino a poco tempo fa comprare un case ATX voleva dire avere a disposizione anche un alimentatore - seppure di dubbia qualità - la maggiore consapevolezza che gli utenti hanno acquisito sta facendo si che la scelta dell'alimentatore venga ponderata almeno quanto quella di un qualunque altro componente.

FSP potrebbe essere un nome non molto noto anche se il gruppo è il quinto più grosso fornitore di alimentatori al mondo. L'azienda sta approcciando il mercato italiano da poco tempo dopo aver deciso di affrontare quelli statunitense ed europeo a partire dal 2005. Oggi i prodotti di questo marchio sono presenti sui listini dei maggiori distributori e retailer italiani. 

 

Sul nostro banco di prova abbiamo a disposizione il Raider da 650W, modello certificato 80 PLUS Silver e destinato a soddisfare le necessità di videogamer e hardware enthusiast grazie alla configurazione single rail sulla linea da +12V.

 

 

Caratteristiche tecniche

Segue una tabella delle caratteristiche tecniche del prodotto:

 

L'FSP Raider da 650W garantisce piena compatibilità con gli ultimi standard in fatto di alimentatori ATX e mostra un'efficienza fino all'88% testimoniata dalla certificazione 80 PLUS Silver. Le dimensioni sono quelle di un modello tradizionale mentre la circuiteria prevede uno schema con PFC attivo con efficienza della trasformazione pari al 99%.

Il produttore specifica alcune peculiarità del prodotto quali il design Single Rail della linea a +12V, pensato per supportare schede grafiche che richiedono molta corrente, la caratteristica POST SR (Post Synchronous Rectifier) che ottimizza tutte le linee da 3,3 / 5 / 12V e unitamente ai benefici del PFC ZCS (Zero Current Switching) permette di evitare le perdite legate alle operazioni di switching ed il chipset proprietario Multiple Intelligence Ability che fornisce prestazioni elevate e protezione all'avanguardia per il sistema.

 

 

Le caratteristiche elettriche del Raider da 650W prevedono il supporto per correnti fino a 25A sulle linee da +5V e +3,3V oltre ad una linea da 50A sui +12V. Come già detto non sono presenti ulteriori linee da +12V mentre su quella da 5V stand-by (utile ad esempio ad alimentare le prese USB sempre connesse) troviamo 3A, più che sufficienti per qualunque utilizzo pratico.

 

 

La potenza combinata disponibile su tutte le linee è pari a 650W che può essere suddivisa in 600W per la linea a +12V e 150W per quelle da +3,3 e +5V oltre ai circa 20W che possono essere forniti sulle linee accessorie. Si percepisce dunque una buona risposta sia sulla linea da +12V per supportare schede grafiche singole di ogni genere e anche configurazioni dual VGA (ma senza esagerare) oltre che CPU e schede madri di ogni tipo.

 

 

Cavi e connettori

L'alimentatore FSP Raider da 650W non prevede la possibilità di configurazione dei cavi. Sono comunque disponibili connettori atti a soddisfare ogni moderna necessità e cavi lunghi abbastanza da permettere una comoda installazione anche in case di grosse dimensioni:

 

Tutti i cavi fuoriescono dal retro dell'alimentatore attraverso un anello in plastica dura che evita che possano lacerarsi. I cavi relativi al connettore di alimentazione ATX a 24 poli, a quello ATX 12V e a quelli PCI Express sono stati inseriti all'interno di una guaina mentre gli altri sono tenuti assieme solo da alcune fascette. Una scelta che non condividiamo in pieno perché non garantisce la sicurezza dei cavi stessi ed il fatto che col tempo possano sfregarsi ed essere causa di cortocircuiti.

 

La guaina dei cavi principali arriva fin quasi al connettore dove è bloccata da un pezzo di guaina termorestringente e da una fascetta:

 

I due connettori per schede grafiche PCI Express sono del tipo a 6+2 poli.

 

Anche se completamente sprovvisti di una guaina protettiva, i due cavi principali che alimentano la serie di connettori Molex e SATA sono stati configurati in maniera ottimale. Il primo prevede due connettori SATA seguiti da 3 Molex e si estende per ben 1,1m. In coda è stato inserito un connettore floppy. Il secondo include solo connettori SATA e la sua lunghezza è allo stesso modo pari a 1,1m.

 

 

 

All'esterno

Dimensioni standard e colorazione nero opaca per questo alimentatore che, fatti salvi i dati di targa, non include alcun altro segno di riconoscimento tangibile. E' chiaro che FSP sta badando molto alla sostanza e, considerando che l'alimentatore sarà inserito all'interno di un case nascosto alla vista a poco servono eventuali orpelli ricavati di lato o nella parete superiore.

 

 

La parte inferiore include l'immancabile ventola YateLoon D12SH-12 funzionante a 12V con un assorbimento di 0,3A (3,6W). Le dimensioni di 120x120x25mm e l'elevato flusso d'aria prodotto fanno si che essa possa girtare quasi sempre ad un regime limitato producendo, di conseguenza, una rumorosità altrettanto contenuta.

 

 

Le specifiche del produttore indicano una curva di salita della velocità della ventola molto graduale fino al 50% del carico ove si registrano appena 19dBA. Quando il carico raggiunge il 100% la velocità della ventola è tale da produrre una rumorosità massima di 25dBA.

 

 

I valori da noi rilevati indicano che con bassi carichi l'alimentatore si mantiene effettivamente molto silenzioso pur non raggiungendo i valori, ad esempio, del Corsair AX1200i (questo usa lo stesso tipo di ventola ma da 140mm). Di contro è vero che con carico al 100% la rumorosità resta ben al di sotto di quella di modelli da oltre 1000W.

 

 

La parete posteriore dell'alimentatore è completamente forata rispettando un disegno a nido d'ape utile a minimizzare le turbolenze e dunque a ridurre la rumorosità causata dal flusso d'aria forzato.

 

Sula parete posteriore, oltre al connettore di ingresso per la tensione di rete, è presente un comodo interruttore per spegnere completamente l'alimentatore.

 

 

La componentistica interna

La complessità di questo alimentatore switching è stata ridotta al minimo come è facile notare non appena lo apriamo. Il PCB è realizzato in bachelite, un materiale meno resistente della più classica vetronite usata per schede madri, schede video ed altri prodotti di elettronica. La densità dei componenti appare anch'essa piuttosto ridotta, a dimostrazione che il produttore ha realizzato il prodotto nel segno del risparmio: non che questo sia per forza indice di una cattiva qualità, cosa che verificheremo di seguito.

 

 

Il sistema di filtraggio EMC ed EMI all'ingresso della tensione di rete non manca ed è basato su uno schema completo che include condensatori ceramici, induttanze e varistor.

 

 

Segue lo stadio raddrizzatore della tensione AC realizzato con un piccolo ponte avvitato sull'aletta di raffreddamento fra le due grosse induttanze del circuito PFC. Adiacenti queste sono presenti i diodi ed i mosfet dello stesso circuito PFC montati su una più generosa aletta di raffreddamento.

 

 

Lo stadio bulk prevede un singolo condensatore con capacità di ben 330uF, capace di supportare una tensione di 420V. Gli alimentatori di fascia alta utilizzano solitamente condensatori che reggono temperature fino a 105°C mentre in questo caso ci si ferma a 85°C.

 

 

L'induttanza LLC è vicina ad un gruppo di condensatori elettrolitici che permettono di filtrare la corrente a valle.

 

 

 

I nostri test

I test effettuati sugli alimentatori non hanno nessun valore scientifico se condotti su un normale sistema PC e senza gli adeguati strumenti di misurazione. Peccato che un banco di prova professionale per prodotti di questo genere abbia costi assolutamente fuori dalla nostra portata. Per questo abbiamo deciso di effettuare solo alcuni test su questi alimentatori dando dei valori indicativi come risultato. Abbiamo cercato di stimare anche l'efficienza seppure non in termini assoluti ma comparativi. La spiegazione risiede nel banco di prova che non offre adeguate garanzie di precisione così come negli strumenti di misura, due multimetri digitali (per misurare correnti e tensioni in ingresso) ed un wattmetro.

Nella tabella seguente abbiamo inserito le tensioni di uscita rilevate in condizioni di IDLE ed in condizioni di stress degli alimentatori testati:

 

 

Le tensioni in uscita risultano essere perfettamente all'interno dei valori consentiti dallo standard ATX che, per completezza di esposizione, riportiamo nella tabella seguente.

 

 

Osserviamo ora alcuni dati relativi ai consumi. La normativa europea numero 1275/2008, emanata per cercare di ridurre gli assorbimenti di energia da parte dei dispositivi in stand-by, auspica il raggiungimento di una situazione ideale, ovvero quella nella quale ogni dispositivo elettrico abbia un consumo pari a 0W nel momento in cui non esegue alcuna funzione. Fatta salva l'idealità, questi sono i parametri fissati:

• Consumo di energia in modo spento (Off): non deve superare 1W;
• Consumo di energia in modo stand by: non deve superare 1W o, nel caso in cui siano fornite informazioni sullo stato, non deve superare i 2W.

Un alimentatore ATX non è considerato nell'elenco dei prodotti che devono sottostare a queste norme ma esso sarà utilizzato all'interno di un PC che invece le deve rispettare.

 

 

I consumi complessivi del sistema sono mostrati nel grafico qui sopra. Essi rispecchiano 3 possibili situazioni:

1. Tasto posizione OFF: alimentatore collegato alla presa di corrente, con tasto posteriore su OFF;
2. Tasto posizione ON: alimentatore collegato alla presa di corrente, con tasto posteriore su ON;
3. ON a vuoto: alimentatore collegato alla presa di corrente, con tasto posteriore su ON e accesso senza alcun carico connesso.

La qualità della costruzione in questo caso viene perfettamente fuori: con interruttore spento l'assorbimento è nullo, così come tutti si aspetterebbero (abbiamo visto che questo assunto non sempre è vero). Allo stesso modo gli assorbimenti in stand-by e con alimentatore acceso ma senza alcun carico connesso sono molto bassi, paragonabili a quelli dell'ottimo Seasonic Platinum.

I documenti circa la certificazione 80 PLUS Silver sono disponibili a questo indirizzo sul sito 80Plus.org. Ne riportiamo di seguito un estratto dal quale si legge che l'efficienza media supera l'88% raggiungendo quasi il 90% con un carico pari al 50% della potenza totale. Considerando che noi useremo questo prodotto al di fuori degli Stati Uniti con una tensione di rete di 220V invece che 115V, avremmo un'efficienza ancora superiore.

 

 

Stando a questi test, l'efficienza dell'alimentatore è riassunta nella tabella seguente:

 

 

Da quanto possiamo leggere, le migliori condizioni di utilizzo del prodotto sono con carichi fino a 400W (circa il 60% della potenza complessiva). Da tale valore in poi l'efficienza comincia a scemare per raggiungere il punto più basso al 100% del carico (efficienza pari a circa l'86%).

Di seguito riportiamo alcuni grafici relativi agli assorbimenti da noi misurati su un sistema di prova (Core i7-2600K, 4GB di RAM DDR3, Radeon HD 6850, ASUS Extreme IV Z, SSD Kingston V-Plus 128GB) utilizzato nelle medesime condizioni con più alimentatori. I dati che ne ricaviamo ci permettono di avere un'idea di massima dell'efficienza del prodotto per carichi fino a circa 350 - 400W.

 

 

Quello che possiamo notare rispecchia un po' quanto affermato nei documenti di 80 PLUS anche se osserviamo un'amplificazione un po' esagerata nei momenti di carico intenso. Fino a circa 250W il comportamento di questo alimentatore in termini di efficienza sembra essere non troppo difforme da quello di altri modelli testati, potremmo dire con valori all'interno della media. Al contrario, quando si va oltre i 300W l'efficienza pare diminuire drasticamente tanto che dove gli altri alimentatori si fermano a 330W, l'FSP Raider sale a ben 460W! Questo si verifica anche perchè gli altri alimentatori usati per la comparazione prevedono sia certificazioni più stringenti sia potenze di uscita superiori tali per cui, dove la curva di efficienza del Raider da 650W comincia a scendere, quella dei modelli da 1000 e più Watt raggiunge il suo picco.

 

Conclusioni

FSP ha realizzato una linea di alimentatori capace di fornire buone prestazioni, potenze adeguate per qualunque sistema di fascia media o alta, escludendo giusto le configurazioni estreme, ad un prezzo contenuto. Certo mancano feature accessorie, i cavi non cono configurabili, la qualità di certi materiali non è al top ma nel complesso ci troviamo di fronte ad un prodotto dal buon rapporto prezzo / prestazioni.

La potenza di 650W con linea da +12V configurata in modalità single-rail permette di alimentare senza problemi configurazioni a singola scheda video di fascia alta ma anche configurazioni dual-VGA a patto che in questo caso si tratti di schede di fascia media. Guardando la curva di efficienza è raccomandabile non andare oltre i 400W ma, tanto per avere un riferimento, il nostro sistema di prova overcloccato, con Core i7-2600K e GeForce GTX 570, raggiunge a malapena i 350W.

Nel corso delle nostre prove il prodotto non ha mai fatto registrare problemi di stabilità o di surriscaldamento e la ventola è rimasta sempre ad un regime rotazionale basso, con rumorosità ridotta sia a bassi che alti regimi. Il sistema di controllo della ventola fa si che essa si mantenga su velocità molto basse fino a circa il 50% del carico per poi salire più repentinamente avvicinandosi al 100%. La scelta di una curva di intervento esponenziale ci trova d'accordo perché difficilmente utilizzeremo l'alimentatore a pieno carico se sono stati fatti bene i conti nella progettazione del sistema nel suo complesso.

La qualità della componentistica utilizzata è discreta: non abbiamo trovato punti di debolezza specifici nella circuiteria ma chiaramente non siamo sui livelli di prodotti top di gamma. Ad esempio, i condensatori elettrolitici sono garantiti per temperature fino a 85°C ed il PCB è realizzato in bachelite, meno resistente della vetronite. In pratica l'alimentatore funziona e funziona bene, come si vede dai valori di assorbimento a vuoto, in stand-by e con carichi non elevatissimi, ma ci sentiamo di sconsigliarvene l'utilizzo in situazioni estreme e con pesanti overclock! Tanto più che l'efficienza del prodotto - guardando ai risultati dei nostri test - sembra diminuire in maniera sensibile all'aumentare del carico.

La mancanza di cavi modulari si traduce in un prezzo di acquisto più basso ma anche nell'impossibilità di staccare quelli che non servono per avere una configurazione del proprio sistema più pulita. FSP ha però reso la pillola meno amara includendo un'ampia varietà di connettori oltre a cavi molto lunghi e ben configurati. Ci spiace solo per la mancanza di un guaina per i cavi SATA e Molex che, a seguito di sfregamento o schiacciamento potrebbero rompersi.

Il prezzo di vendita, che abbiamo rilevato sugli store online italiani, è di circa 70 euro per il modello testato da 650W. Il produttore offre anche un modello da 550W ed uno da 750W che costano, rispettivamente, 10 euro in meno e 10 euro in più.