Recentemente il prezzo degli SSD Sata è sceso così in basso da pareggiare, almeno per alcune capienze, i classici HDD. Possiamo trovare degli SSD da 1TB attorno ai 50 Euro, mentre gli SSD da 500GB possono essere acquistati anche a 35 Euro. Gli HDD stanno perdendo, seppure lentamente, l'unico vantaggio che attualmente mantengono nei confronti degli SSD Sata: il rapporto Euro/MB. Per quanto riguarda le prestazioni, i consumi e la robustezza vengono semplicemente polverizzati nel confronto.

I pochi produttori di HDD rimasti (Western Digital, Seagate e Toshiba) lo sanno molto bene, e per questo hanno deciso aggiornare le proprie roadmap per velocizzare la commercializzazione di modelli da 49TB e oltre. Seagate dovrebbe lanciare sul mercato i primi modelli da 40TB nel 2024, mentre i modelli da 50TB potrebbero vedere la luce nel 2025 inoltrato. Questi HDD avranno fino a 10 dischi ognuno, della capacità di 5TB. Un bel passo in avanti rispetto agli HDD da 20TB attualmente in commercio. Anche Western Digital dovrebbe commercializzare i propri modelli da 40TB attorno al 2025, procedendo di pari passo con la storica concorrente.

Per raggiungere questi risultati, sia Seagate sia Western Digital hanno sviluppato delle nuove tecnologie in grado di migliorare enormemente la densità di memorizzazione. Seagate ha sviluppato la tecnologia HAMR, Western Digital la ePMR. L'aumento di densità, implicitamente, porterà anche ad un discreto aumento prestazionale degli stessi HDD, anche se gli SSD rimarranno comunque irraggiungibili.