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Nel novembre del 1997 Rogers fu costretto a cedere Cyrix, ormai oberata dai debiti, alla  National Semiconductor (NS), azienda statunitense con sede in California, a Santa  Clara più precisamente.

NS con questa acquisizione sperava di poter entrare con un certo successo nel mercato delle CPU consumer: Cyrix era un marchio apprezzato tra gli appassionati e gli Enthusiast, grazie a CPU molto convenienti ma al tempo stesso prestanti. Cyrix fallì, principalmente, perché Rogers non riuscì mai a stipulare un contratto con un grande OEM, come al contrario fece AMD, sia per demeriti propri, sia per la cattiva pubblicità subita dai fiancheggiatori di Intel. Questo deficit costò alla casa un sicuro e continuo ritorno economico da poter reinvestire.

Questi problemi, almeno fino al fatidico novembre, non fermarono Rogers dallo spronare i propri ingegneri, arrivati ad essere oltre 250, per creare la CPU definitiva per il mercato consumer: un processore per la fascia media, medio-alta, prestante ed allo stesso tempo innovativo. Qualcosa che sul mercato nessuno avrebbe avuto per molto tempo, anche nel caso Intel e AMD avessero deciso di copiarlo.

 

MediaGX, la piccola grande rivoluzione

 

Tale desiderio si scontrava, oltre che con la penuria di fondi, anche con la mancanza di fonderie proprie. Intel ne aveva, AMD ne aveva, Cyrix no. Realizzare una CPU di tale portata avrebbe richiesto molto più impegno di quanto non sarebbe stato necessario se Cyrix avesse avuto delle fonderie di proprietà.  

Nel 1997 AMD poteva produrre a 250nm, e nel 1999 avrebbe cominciato a produrre a 180nm. Intel seguì circa la stessa tempistica, arrivando un po' più in ritardo con i 180nm. Cyrix, al contrario, doveva rivolgersi a fonderie esterne, Texas Instruments e ST Microelectronics principalmente, le quali arrivarono a tali nodi con notevole ritardo. Cyrix, quindi, non lottava solamente contro difficoltà economiche, ma anche contro difficoltà produttive.

Nonostante tutto lo studio di questa rivoluzionaria CPU continuò fino al novembre del 1999, sotto la supervisione di National Semiconductor, la quale conservò anche il marchio di Cyrix, ormai famoso tra il pubblico più smaliziato.