La componentistica interna
Per osservare il dispositivo all'interno è dunque sufficiente svitare quattro viti e sfilare il coperchio inferiore. Il PCB a doppia faccia ospita 8 chip di memoria su questo lato assieme a tutta una serie di componenti attivi e passivi che mostrano un posizionamento poco ordinato.
Guardando l'altro lato del PCB troviamo ulteriori 8 chip di memoria NAND Flash assieme al controller SandForce. Qui sono presenti pochi altri componenti ed alcune piazzole sono lasciate vuote (probabilmente sono utili per altri modelli che sfruttano il medesimo PCB).
Il controller risponde al nome dell'ormai famoso SandForce SF-2281 il quale si occupa di raccogliere i comandi che arrivano dal sistema host per veicolarli verso i moduli di memoria per leggere o scrivere informazioni. Tutto questo solo dopo aver effettuato le proprie ottimizzazioni per rendere tali operazioni le più veloci e sicure possibili.
Il controller SF-2281, come detto anche nelle passate recensioni di SSD, dispone di 8 canali indipendenti che permettono di leggere e scrivere in maniera parallela i dati da e sui chip flash. Inoltre, esso mette a disposizione dei produttori di SSD alcune interessanti funzionalità che possono o meno essere attivate.
- Durawrite e Intelligent Wear levelling: permettono di ottimizzare la scrittura sulle celle di memoria facendo sì che non si insista sempre sulle stesse. Le memorie NAND Flah hanno un limitato numero di cicli di programmazione dunque una gestione efficiente del disco può garantire una vita media molto più elevata.
- Garbage Collector: l'integrazione di un algoritmo come questo fa sì che anche con file system che non supportano le funzionalità TRIM, le prestazioni vengano mantenute inalterate nel tempo indipendentemente se sul disco si è scritto o no.
- Read Disturb: permette di monitorare la bontà dei dati scritti nelle celle di memoria evitando cancellazione o riprogrammazione (totale o parziale) errate.
- RAISE (Redundant Array of Independent Silicon Elements): grazie alla possibilità di gestire 8 canali, le celle di memoria sono collegate al controller in modalità RAID sia per incrementare le prestazioni che per migliorare la sicurezza dei dati permettendo di recuperarli anche a seguito di danneggiamento totale di un intero blocco NAND Flash.
Per la memorizzazione dei dati in maniera permanente sono stati utilizzati chip flash MLC 29F64G08AAME2 prodotti da Intel con processo a 25nm. Non siamo riusciti ad ottenere un dato certo sul numero di cicli di programmazione e cancellazione ma crediamo di essere vicini alla realtà se indichiamo 5.000 P/E cycle. Sappiamo invece che queste memorie flash sono di tipo sincrone ONFi 2.0 (per maggiori informazioni sulle modalità ONFi vi invitiamo a leggere la nostra recensione circa i due SSD Kingston), hanno un singolo die e dunque non possono sfruttare alcuna tecnica di inteleaving, una densità di 64 Gbit (8 GB), per un totale di 128 GB spalmati sui 16 moduli e tensione di funzionamento di 3,3V.
Kingfast non ha integrato nessuna memoria tampone, per esempio mediante l'utilizzo di moduli DDR sul PCB.