Questione di prima volta?
Tutti i test sugli SSD vengono effettuati non utilizzando il prodotto vergine ma effettuando prima due cicli di scrittura e formattazione. Questo ci è utile per riflettere i casi di utilizzo pratico: crediamo che non sia corretto valutarne le prestazioni considerando i numeri che vengono fuori da uno scenario di primo utilizzo perché l'utente si troverà di fronte ad una simile situazione solo nelle prime ore di utilizzo dell'SSD. Ma per capire se ci sono delle reali differenze prestazionali fra la situazione di primo utilizzo e quelle seguenti abbiamo effettuato alcuni test registrando i valori ottenuti con il disco vergine, dopo averlo riempito e formattato una volta e dopo averlo riempito e formattato una seconda volta.
SSD vergine | Dopo prima form. | Dopo seconda form. |
Dai risultati è chiaro che i problemi sono da individuare nelle operazioni di scrittura, come da teoria. Con l'utilizzo le prestazioni del disco in lettura restano praticamente costanti mentre quelle di scrittura peggiorano, nonostante l'utilizzo della modalità TRIM e la presenza di un algoritmo di garbace collector fornito dal controller.
SSD vergine | Dopo prima form. | Dopo seconda form. |
Tutto ciò si riflette nelle operazioni di copia dei file che impiegano via via un tempo superiore. Le differenze non sono in realtà e mostrano che dopo il primo riempimento e formattazione in effetti il decadimento quasi non esiste più.
SSD vuoto | SSD pieno al 50% |
Abbiamo altresì analizzato il comportamento di questi SSD quando sono vuoti e quando invece sono parzialmente riempiti. Quello che è emerso è un quadro molto confortante che mostra prestazioni abbastanza indipendenti dal fattore di riempimento.
SSD vuoto | SSD pieno al 50% |
Anche le operazioni di copia dei file confermano quanto appena visto.