Noctua NH-U12A è configurabile in quattro modalità di funzionamento:
- Doppia Ventola
- Doppia Ventola, con riduttore di velocità
- Singola Ventola
- Singola Ventola, con riduttore di velocità
Abbiamo eseguito i test in tutte e quattro le configurazioni, in modo da elaborare un confronto ed individuare uno scenario tipico di impiego.
Si parte col test classico, la rilevazione delle temperature massime e minime. L'NH-U12A si da un gran da fare nel contenerle poichè, a riposo, otteniamo valori sulla media dei 30°C, mentre sotto sforzo non si toccano i 60°C, gran numero se si considera che il microprocessore impiegato in quest'analisi non è propriamente "tiepido" (Xeon X5680).
Poi ci sono le rilevazioni al quinto minuto, che simulano il comportamento di una macchina impiegata in operazioni sì veloci e complesse, ma dalla durata ridotta. Anche in questo caso i valori sono interessanti poichè non superano mai il limite dei 55°C, e restano tutti concentrati in un intervallo ristretto.
Infine, le rilevazioni sotto stress continuativo. E' il caso di una macchina che gestisce carichi di lavoro pesanti (come, ad esempio, rendering di una scena o conversione e creazione di un video), in cui tutte le componenti hanno raggiungono la loro temperatura normale di esercizio e le variazioni istantanee vengono azzerate. Anche in questo caso possiamo osservare dei buoni numeri, tutti individuabili lungo la media dei dei 52-53°C.
Da queste prime osservazioni ci rendiamo conto di un fatto molto importante: se il sistema è configurato per il funzionamento secondo specifica dettata dal produttore, Noctua NH-U12A restituisce sempre lo stesso livello di prestazioni, indifferentemente dall'impiego di una o due ventole e dalla presenza o meno dei riduttori di velocità.