Geoff Gasior di The Tech Report ha pubblicato un'interessante analisi sull'andamento dei prezzi degli SSD da un anno a questa parte.

 

 

Seguendo l'andamento del prezzo degli SSD delle maggiori marche si è constatato che questo si è quasi dimezzato nell'arco di 12 mesi.

 

 

Questo risultato è il prodotto di diversi fattori, sia di mercato, sia di produzione. L'introduzione di processi produttivi migliori, fino a nodi da 22nm, ha permesso di produrre più chip NAND Flash per wafer. Il mantenersi alto del prezzo degli HDD meccanici tradizionali, dopo l'alluvione di fine 2011 in Thailandia e zone limitrofe, ha convinto molti utenti a optare per una soluzione SSD, anche giusto per provarla. Tale decisione ha spinto verso l'alto le vendite di questi HDD, aumentandone la produzione e migliorando così le economie di scala.

 

Oggi un SSD da 120GB SATA III costa meno di 90 euro in alcuni negozi e si suppone che nei prossimi 6 mesi il prezzo possa diminuire ancora di un buon 30/40%.

 

L'introduzione futura di HDD basati su ReRam porterà a nuovi sostanziali sconti. Forse Western Digitale Seagate farebbero meglio a rivedere le proprie attuali speculazioni.