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Gli ultimi anni hanno visto un progressivo aumento di offerta, da parte delle case produttrici, di componentistica di dimensioni sempre più ridotte, senza per questo inficiarne la qualità o le prestazioni.

Un esempio decisamente calzante sono le schede madri Asus Maximus Gene della serie ROG (Republic of Gamers) in formato Micro ATX. Queste soluzioni non hanno nulla da invidiare alle sorelle maggiori ATX dal punto di vista delle funzionalità e della componentistica. Possono essere utilizzate in configurazione CrossFire o SLI, i BIOS sono molto completi e i componenti, quali mosfet e condensatori, sono di prima qualità.

 

Alienware ha realizzato un PC Mini ITX da gioco, l'x51

Il miniaturizzare, se prima era ad esclusivo vantaggio dei componenti di fascia media e bassa, ora sta prendendo piede anche tra quelli di fascia alta. Tutto ciò ha permesso di abbattere i costi, aumentandone il market share, potendo offrire prodotti dalle caratteristiche molto interessanti a prezzi fino a pochi anni addietro incredibili.

Oggi è possibile realizzare un PC molto compatto, in formato Mini ITX, senza per questo dover scendere a compromessi inaccettabili per un videogiocatore o un professionista che fa grafica e montaggi video.

Asus Maximus IV GENE-Z: micro ATX per videogiocatori esigenti

Attraverso questo articolo cercheremo di dare suggerimenti sul come scegliere i componenti giusti per realizzare un PC dalle dimensioni minime, puntando molto sul rapporto qualità/prezzo. Come recita un vecchio detto italiano, “nella botte piccola sta il vino buono”.


Un personal computer Mini ITX può bastare a molti utenti, non a tutti, ed in alcuni casi può non essere di gradimento estetico. Prima di decidere se effettivamente un sistema mITX è necessario e/o utile è opportuno porsi delle domande.

Personalmente ho deciso di passare da un case Tower ad un case mITX per due ragioni. La prima è essenzialmente dovuta alla struttura dell'ambiente in cui vivo e lavoro, alla pavimentazione più in particolare. Essendo il pavimento ricoperto di moquette la polvere è davvero ovunque. L'aver installato filtri antipolvere nel mio vecchio Antec ThreeHundred ha risolto solo in parte la situazione. E' vero che la polvere non entrava più nel case, così che non si depositasse sui componenti, ma ero costretto a pulire i filtri almeno una volta ogni decade, se non volevo che il flusso d'aria diminuisse.

La seconda ragione è legata molto strettamente alla prima. Non potendo tenere il case sotto la scrivania, ho provato a posizionarlo sopra la stessa. Questo ha portato con sé un altro problema: la diminuzione dello spazio a disposizione. Abituato ad avere sulla scrivania il monitor, il mouse, la tastiera e la stampante, oltre ad un piccolo spazio dove prendere appunti a mano, spostando il case sulla scrivania avrei dovuto rinunciare o alla stampante o al piccolo spazio.

Che soluzione trovare? O comprare una scrivania più grande, ma questo avrebbe comportato lo stravolgere la stanza, già piena come un uovo, o il rimpicciolire il computer, nel senso letterale del termine. La soluzione l'ho trovata in un personal computer Mini ITX.

Antec Mini Skelecton 90: case Mini-ITX per appassionati ed overclocker

Questa è la storia della genesi del mio piccolo computer, ed altri potrebbero avere delle necessità simili. In linea di massima, comunque, un PC di ridotte dimensioni potrebbe essere fruibile a molti utenti, a chi non necessità di configurazioni estreme ad esempio. Chi, invece, vuole mettere su una vera e propria gamestation, dotata di schede video dual o triple slot, o configurata per il CrossFire/SLI non dovrà prendere minimamente in considerazione un PC Mini ITX. Anche chi ha necessità di un numero elevato di HDD, magari in RAID, o di configurazioni dual CPU non è tra i papabili utilizzatori.

Per comprendere più in dettaglio se effettivamente un PC Mini ITX è adatto alle nostre necessità è meglio dare uno sguardo a cosa può offrire il mercato. Solo se si trovano i componenti adatti, alla fine, si può passare alla terza fase, la scelta dei componenti.


Come detto precedentemente la miniaturizzazione ha portato enormi vantaggi, permettendo di realizzare computer potenti di piccole dimensioni, ma alcuni limiti, anche importanti, sono fisicamente invalicabili.

Non troveremo sul mercato schede madri mITX dual socket, oppure dotate di più connettori PCI-E 16x per configurazioni multi GPU. Lo spazio sulla scheda madre non è sufficiente. Vi sono comunque componenti in grado di regalare enormi soddisfazioni anche se si è videogiocatori o professionisti.

Partendo dalle schede madri attualmente in commercio possiamo trovarne di molto economiche, come la Foxconn H61S per Socket 1155, dotata solo di USB 2.0, del vecchio chip audio Realtek ALC662 e di sole due porte Sata II, ma possiamo anche acquistare la ASUS P8H67-I Deluxe, una vera fuoriserie in miniatura. Dotata di chipset H67, può essere equipaggiata con CPU con TDP fino a 95W, come l'i5 2500K, ha 4 porte Sata (di cui 2 Sata III), una scheda WiFi integrata, porte USB 3.0 a volontà mentre un BIOS UEFI permette anche di praticare l'overclock. Entrambe le schede hanno un connettore PCI-E 16x. Il prezzo delle due schede, come è facile immaginare, è agli antipodi. La Foxconn si può trovare sotto i 50 euro, mentre per avere la Asus servono oltre 150 euro.

P8H67-I DELUXE

A seconda delle esigenze e della scheda madre scelta si opterà per delle RAM adeguate. La Foxconn sopra menzionata permette di montare delle normali DDR3, quindi si può puntare ulteriormente al risparmio acquistando delle memorie economiche. La Asus, al contrario, monta delle So-Dimm, ma i patiti dell'overclock non rimarranno delusi se dovessero sceglierla. I produttori di RAM, consci del successo che i sistemi di piccole dimensioni stanno avendo, hanno pensato anche a questo segmento di mercato. Possiamo trovare moduli So-Dimm di fascia Enthusiast a buon mercato. Kingston, leader nel settore, ha a listino le HyperX KHX1866C11S3P1K2/8G, So-Dimm operanti a 1866 MHz con CAS 11. Anche G.Skill, altra casa con una notevole esperienza, propone RAM simili, ad esempio le F3-12800CL9D-8GBSK, operanti a 1600 MHz con timing 9 9-9-28.

Kingston HyperX KHX1866C11S3P1K2/8G

Come avete avuto modo di leggere le possibilità di creare una piattaforma compatta per quasi ogni esigenza non mancano. Si può passare da una configurazione entry level con processore Celeron, scheda madre dotata di H61 e 8GB di RAM Value, acquistabile con circa 150 euro, fino ad arrivare a una configurazione di fascia alta, composta da processore i5 2500K, scheda madre dotata di chipset H67 e 8GB di RAM di fascia Enthusiast, il cui costo complessivo si aggira sui 420 euro.

Fino ad ora abbiamo menzionato solo configurazioni basate su piattaforma Intel, ma anche AMD propone degli ottimi prodotti. La piattaforma FM1 offre un eccellente connubio tra prestazioni e prezzo e si posiziona tra le due configurazioni sopra esposte. ASRock propone la propria scheda madre Mini ITX per Socket FM1, la A75M-ITX, al prezzo di circa 80 euro. Questa offre tutto quello che serve: porte USB 3.0, 4 porte Sata III, connettore PCI-E 16x, sottosistema audio recente (Realtek ALC892), BIOS UEFI, porta e-Sata ed uscita HDMI. La GPU integrata nelle CPU, nel caso si rivelasse sufficiente, permette di utilizzare lo slot PCI-E 16x per altri scopi. Si può acquistare una scheda audio discreta di qualità, si può utilizzare per una scheda di rete Wireless oppure per una scheda TV. Nelle configurazioni Intel, a causa della pochezza delle schede video integrate, lo slot PCI-E dovrà essere obbligatoriamente usato per una scheda video discreta, a meno di non utilizzare l'HTPC per la videoscrittura o compiti poco gravosi dal punto di vista grafico.

La scheda ASRock supporta anche le versioni sbloccate dei processori per Socket FM1, quale l'A8-3870K. Questo permetterebbe di poter avere un mezzo potente e pienamente gestibile, sia in overclock sia nel risparmio energetico, grazie all'undervolt della CPU.

 

AMD A8-3870K Boxed

Tale configurazione, equipaggiata con 8GB di RAM DDR3 di buon livello, come le Mushkin RedLine  da 2133 MHz (Timing 9-11-10-28), costerebbe appena 275 euro.

Schede madri, processori, memorie, tutto è disponibile per realizzare un buon PC Mini ITX. Questi sono i componenti base, ora servono cabinet, alimentatore e, nel caso, scheda video.

Per i case c'è solo l'imbarazzo della scelta. Lian Li ha una linea molto completa, capace di accontentare chiunque. Anche altre case possono offrire molto: Antec, SilverStone e Thermaltake per citarne alcune.

Se si vuole realizzare un HTPC per compiti non esosi (videoscrittura, navigazione su internet) Antec offre dei case decisamente compatti, dall'eccellente realizzazione, con alimentatore esterno, come l'ISK 310-150. Se invece si cerca un case per una macchina da gioco, il SilverStone SUGO SG06 è perfetto in quanto può ospitare schede video dual slot e dissipatori di medie dimensioni.

Antec ISK310-150

La scelta tra gli alimentatori è decisamente meno varia. Esistono case Mini ITX che possono ospitare alimentatori ATX ma sono rari, per cui spesso è obbligatorio optare per alimentatori in standard SFX.

Le marche produttrici di questi alimentatori sono numericamente esigue ma fortunatamente la qualità non si discute; SilverStone, Thermaltake, Chieftec e BeQuiet! sono sinonimo di garanzia. Silverstone  per le configurazioni da gioco propone l'ottimo ST45SF, certificato 80+ Bronze, da 450W, un alimentatore davvero estremo viste le dimensioni, in grado di erogare 36A sulla linea +12v e fornito di due connettori PCI-E (1x 6 pin e 1x 6+2 pin).

 

 

Silverstone ST45SF 450W

A questo punto scegliere la scheda video è abbastanza semplice. Se si punta su configurazioni di basso o medio livello le schede video single slot, senza connettori di alimentazione esterni, sono di facile reperibilità. Le recenti Radeon 7750 di AMD si rivelano perfette per la realizzazione di configurazioni midrange. Se, al contrario, si punta a prestazioni più elevate in un case come il Sugo SG06 si può installare una Radeon 6870 o una nVidia GTX 560Ti senza problemi.

Alla luce di questa breve carrellata, si è constatato che i prodotti per riuscire a realizzare un computer di piccole dimensioni non mancano e che il prezzo non è molto superiore a quello di un classico Tower. La difficoltà principale, quando si vuole realizzare un simile sistema, è legato alla sua aggiornabilità. Se acquistiamo un classico PC al suo interno potremo mettere quasi tutto quello che vorremo e che il mercato proporrà: hard disk supplementari, più periferiche ottiche, rheobus, una scheda madre con supporto multi GPU, dissipatori giganteschi, e via di questo passo.

Al contrario, con un sistema Mini-ITX bisogna analizzare bene la situazione: dovrò aggiornarlo in futuro? Mi andrà stretto? Quanto mi verranno a costare gli aggiornamenti? A queste domande risponderemo nella prossima fase.


Per la scelta dei componenti prenderò spunto dalle mie personali esigenze, così da dare esempio sul come si debba procedere per delineare la forma del proprio computer Mini-ITX.

Anzitutto mi sono dato un budget massimo da non superare assolutamente che, nel mio caso, è di 400 euro. Con questo avrei dovuto comprare:

  • CPU
  • RAM
  • Scheda Madre
  • Scheda Video
  • Hard Disk
  • Cabinet
  • Alimentatore
  • Unità ottica

Caratteristiche principali del futuro PC sarebbero dovute essere la silenziosità e le buone prestazioni in ambito generale, in quanto lo utilizzerei anche per videogiocare. Scartati quindi i prodotti low level di Intel ed AMD all-in-one, simil-Atom.

Da principio, mi sono trovato ad un bivio: piattaforma AMD o Intel?

Quella AMD è molto equilibrata e mi permetterebbe di realizzare un PC espandibile e con tutte le ultime tecnologie. La scheda madre AsRock  A75M-ITX, per 80 euro, offre tutto il necessario, e la APU A4-3400, sebbene dual core, è abbastanza potente. Tra scheda madre e CPU spenderei circa 140 euro. Svantaggio di questa configurazione è il sapere che il socket FM1 non riceverà importanti aggiornamenti in futuro, in quanto la prossima generazione di APU si sposterà su socket FM2. Mi ritroverei con una piattaforma abbastanza costosa e già vecchia.

Il fatto di poter avere la GPU integrata nella CPU però mi intriga assai, sia per eventuali futuri benefici in ambito software, sia perché mi permetterebbe di poter gestire lo slot PCI-E liberamente.

Decido quindi di puntare su una configurazione abbastanza potente ma al contempo che possa rivendere senza perderci troppo, così da passare al socket FM2 quando uscirà: punto sul socket 1155 di Intel.

Il vantaggio di scegliere Intel è duplice: vi è molta più varietà nel formato mITX rispetto alle piattaforme FM1 e AM3, Intel perde meno valore nell'usato e si possono fare configurazioni anche molto economiche.

Vaglio l'offerta tra le varie schede madri e punto sulla Foxconn H61S, la quale ha tutto ciò che mi serve (slot Dimm DDR3, PCI-E 16x, 6 porte USB 2.0 posteriori) anche se è equipaggiata con il vetusto chip audio Realtek ALC662. Questo difetto è più che compensato dal pezzo, 45 euro.

Come CPU scelgo il Celeron G530, un dual core, acquistabile al prezzo di 40 euro. Opto per questa CPU per vari motivi. Prima di tutto posso abbassarne la tensione tramite BIOS, così da farlo diventare un G530T, il quale non è altro che un G530 selezionato con un TDP di 35W invece che di 65W. Secondariamente il Celeron non perde in prestazioni eccessivamente rispetto ad un Pentium o ad un i3 dual core. Per avere un vero boost prestazionale avrei dovuto acquistare almeno un quad core i3-2400, ma il prezzo sarebbe stato di 160 euro.

Con 85 euro ho scheda madre e CPU. Adesso tocca a memorie, case ed alimentatore.

Volendo utilizzare una scheda video discreta non posso certamente lesinare nella scelta dell'alimentatore; inoltre l'utilizzo di un cabinet a basso profilo restringerebbe eccessivamente il parco schede video utilizzabili. Constatando che già le VGA single slot sono rare, è meglio non calcare la mano.

Devo quindi trovare un cabinet ed un alimentatore a buon prezzo. Guardando i vari listini osservo che alimentatori di buona qualità, in standard SFX, a meno di 40 euro non si trovano (Chieftec DPS-300AB-9C 300W). Almeno altri 60 euro servono per un cabinet mITX di buona fattura.
 
Sfoglio i listini dei vari produttori quando mi cade sotto gli occhi il Thermaltake Element Q, un case bello da vedere, abbastanza curato, venduto in bundle con un alimentatore certificato SFX 80+, capace di garantire 15A sulla +12v. Altra nota positiva, si possono utilizzare periferiche ottiche ad altezza standard, non slim. Il tutto allo straordinario prezzo di 55 euro. Aggiudicato.

Come memorie RAM, vista la natura mainstream della creatura in genesi, opto per delle classiche Corsair XMS3, due moduli da 4GB DDR3-1333 Cas 9, per una spesa di 40 euro.

Il masterizzatore scelto è un normalissimo Asus. 15 euro di spesa.

Ora mancano gli ultimi due componenti, hard disk e scheda video. Volendo un computer performante e veloce, in quanto lo utilizzerò anche per la produttività, opto per un SSD da 64GB di A-Data, serie S599 Sata II. Qui installerei il sistema operativo, i programmi e i pochi giochi che utilizzo. Per salvare i dati, invece, utilizzerei il mio fido NAS ethernet con due HDD in Raid 1: quando si lavora, meglio farlo in sicurezza. Spesa, 85 euro.

La scheda video. Necessariamente single slot. Scelgo una nuova fiammante Radeon HD 7750, potente e decisamente parca nei consumi. Questa scheda non dovrebbe dare problemi al piccolo alimentatore Thermaltake da 220W. Prezzo, 105 euro.

In ultimo, la scheda di rete wireless, che necessariamente deve essere USB. Lo slot PCI-E è occupato dalla scheda video. Scelgo, della TP-LInk, il modello TL-WN821N. 11 euro.

Ecco il riepilogo della configurazione scelta:

  • ThermalTake Element Q + PSU 220W
  • Intel Celeron G530 Boxed
  • Foxconn H61S
  • 2x4GB Corsair XMS3 DDR3-1333
  • Club3D Radeon 7750 1GB
  • A-Data S599 SSD 64GB Sata II
  • Masterizzatore ASUS Sata
  • TP-LInk TL-WN821N Wireless Adapter

Sommando la spesa dei vari componenti, sono riuscito a stare dentro il budget finale, e al contempo ad assemblare un PC Mini ITX che tenga conto delle mie esigenze. Missione compiuta!

Totale: 400 euro


Assemblare un PC Mini ITX non è poi molto diverso dall'assemblare un classico PC tower, ma vi sono comunque delle considerazioni da fare prima di mettersi all'opera.

Innanzitutto, assemblando un PC tower spesso si può montare prima la scheda madre, per poi aggiungere CPU, memorie ram e dissipatore in un secondo momento, sempre che i componenti lo permettano. Lo spazio per manovrare è solitamente ampio, quindi si può agire con relativa calma e scioltezza. Un case Mini ITX è tutt'altro che spazioso, mettendoci nelle vesti siliciche dei componenti potremmo dire che è decisamente claustrofobico.

E' buona norma assemblare precedentemente scheda madre, CPU, dissipatore e memorie RAM, ma preparatevi a soffrire comunque nel caso abbiate le mani grandi.

Visione dall'alto dell'Element Q

Vista di lato dell'Element Q

Come potete vedere dalle immagini lo spazio di manovra è decisamente limitato in un case del genere, e sarà bene tenerne conto anche quando andrete a fare degli aggiornamenti. Se aggiungere moduli di RAM può essere ancora fattibile, per cambiare il dissipatore, la CPU o la scheda madre dovrete smontare completamente il PC, lettore ottico e alimentatore compresi. Per inserire la scheda madre nell'Element Q ho dovuto prima smontare anche l'alimentatore che era installato.

I componenti principali (scheda madre, CPU, ram) già assemblati

Una volta montati scheda madre, CPU, dissipatore e RAM sulla scheda madre il resto è una strada in discesa: bisogna solo essere accorti nel posizionare i cavi. Lo spazio all'interno del case è di difficile gestione e la ventola del dissipatore potrebbe rimanere bloccata a causa di qualche cavo ballerino. E' utile in questo caso non lesinare nell'utilizzo di fascette.

L'HTPC assemblato, manca solo la scheda video

Una volta finito di assemblare il PC salta subito all'occhio il rapporto tra lo spazio occupato dai componenti e lo spazio ancora disponibile. In case di tale genere i perfezionisti della gestione dei cavi troveranno pane per i loro denti. A volte è già un miracolo che il case si riesca a chiudere.


Dopo aver finito di montare il piccolo mostriciattolo posso dire di ritenermi soddisfatto. Per poco meno di 400 euro sono riuscito ad essemblare un PC dalle buone prestazioni, dai consumi davvero ridotti e perfettamente compatibile con le mie esigenze logistiche che ho introdotto proprio all'inizio di questo articolo.

Facendo due conti, un PC dalle medesime caratteristiche ma in formato tower mi sarebbe costato esattamente la stessa somma, ma avrebbe avuto altri vantaggi: maggiore upgradabilità e più efficiente gestione dello spazio interno. Ogni prodotto, come si suol dire, ha i suoi pro ed i suoi contro, quindi è bene tenerne conto quando si sceglie un PC Mini-ITX.

 

Confronto di dimensioni tra il ThermalTake Element Q e un case Middle Tower Chieftec

 

Il PC, in idle, consuma appena 30 Watt, mentre in full load non supera i 70 Watt. Le temperature sono sempre eccellenti, un risultato davvero ottimo che mi permette di tenere la ventola della CPU al minimo, così come quella della VGA, a tutto vantaggio del comfort acustico, anche senza aver utilizzato prodotti particolari e costosi.

Non sarà bello da vedere come un Apple MacMini, ma a parità di caratteristiche tecniche mi è costato meno della metà: un MacMini con processore i5@2,5Ghz, 8GB di ram, HDD 500GB (Non SSD) costa poco più di 1000 euro. Facendo un altro esempio, l'Alienware x51, menzionato in apertura, parte da 750 euro con una dotazione hardware simile (va comunque considerato che viene fornito Windows 7 OEM nel prezzo).

In conclusione voglio ribadire che è bene considerare sempre quali sono i pregi e i difetti di questa tipologia di soluzione. Anche un ottimo prodotto diventa scadente se male utilizzato e, come si è constatato, realizzare un buon HTPC non richiede somme esagerate, anzi. Ci sono comunque persone che cercano di avere un PC Mini-ITX, sperando di poterlo usare sia come un sistema Mini che come un normale Full Tower. Per questi utenti Lian-Li ha prodotto il case PC-Q06, il peggio di un Mini ITX unito al peggio di un Tower, tutto nello stesso case. Evitate le vie di mezzo e cercate di capire cosa veramente vi serve.

Lian Li PC-Q06