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Da diversi anni a questa parte, ma si potrebbe benissimo dire da un decennio oramai, gli utenti preferiscono aspettare qualche mese dopo l'uscita delle GPU di nuova generazione, sia di fascia performances sia enthusiast, al fine di poterne acquistare una versione con dissipatore custom, ossia personalizzato dal produttore.

Questi risultano certamente più performanti rispetto a quelli reference, i quali sono dotati di una più economica ventola a "turbina". Di contro acquistare una variante "custom" può portare all'esborso di una somma maggiore.

Le versioni reference spesso si trovano, a diversi mesi dal lancio, in vendita "a prezzi di saldo", e di conseguenza risultano molto appetitose per chi desidera fare un upgrade. Una volta acquistate si giunge però ad un "bivio":

    • rinunciare all'overclock a causa delle alte temperature generate;
    • acquistare un dissipatore custom "ad aria";
    • acquistare un waterblock dedicato per la GPU in questione, che necessita però a sua volta di un loop custom dotato di pompa e radiatore (un'accoppiata non proprio a buon mercato).

 

Accelero Hybrid III 140 PRES

Se la prima soluzione risulta inaccettabile per un appassionato che vuole tirar fuori il massimo dalla propria GPU, la seconda risulta tutto sommato "fattibile". La terza, invece, obbliga a spendere circa 300€, con il rischio di ritrovarsi con un sistema a liquido in parte inutilizzabile una volta pensionata la GPU.

É qui che entra in gioco Arctic, azienda specializzata del settore e che da qualche anno produce dei dissipatori All in One a liquido pensati per le GPU; questi si adattano perfettamente a tutti i modelli di recente produzione (da 4/5 anni a questa parte) e sono disponibili con dissipatori per i VRM (sezione di alimentazione) sia in versione generica sia, in alcuni casi, specifica (ma sempre per modelli "reference").

Come molti di voi sapranno, da qualche tempo a questa parte abbiamo a disposizione una GTX 980 "reference" fornitaci da Nvidia Italia e non poteva capitare occasione migliore per testare l'effettiva validità del nuovo Accelero Hybrid III 140, il migliore della sua categoria, nella variante con dissipatori VRM appositamente dedicati alla nostra scheda.

Siete curiosi di scoprire l'effettivo rendimento di una soluzione del genere?

 

Accelero Hybrid III 140 amazon

 

Il dissipatore per GPU Arctic Accelero Hybrid III 140 è disponibile su Amazon in diverse varianti, al prezzo di circa 118€ nella variante da noi recensita.


Il dissipatore Accelero Hybrid III 140 di Arctic si presenta in una confezione di colore azzurro, dove sono impresse le specifiche tecniche a caratteri chiari, oltre a diversi consigli per il posizionamento stesso del radiatore all'interno del case; la confezione ha dimensioni piuttosto contenute.

 

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All'interno troveremo, in maniera ben riposta ed ordinata, i seguenti componenti:

    • l'accoppiata waterblock più radiatore da 140mm, con relativa ventola
    • l'accoppiata dissipatore più ventola per i VRM (dedicati nel nostro caso alla GTX 980 reference di Nvidia)
    • un corposo backplate
    • viteria e simili necessari per installare il dissipatore sulla GPU
    • una siringa dell'ottima pasta termica MX-4
    • la manualistica, la quale consiglia il programma MSI Afterburner (software suggerito da Arctic per settare a nostro piacimento il regime di rotazione delle ventole dell'AIO).

 

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Il dissipatore risulta compatibile con i seguenti modelli di schede video:

Nvidia GeForce (VRM dedicati)

  • GTX 980 (Ti)
  • GTX 980 Ti, Titan X
  • GTX 980
  • GTX 980
  • GTX 780
  • GTX 780, 780Ti, Titan, Titan Black
  • GTX 770
  • GTX 770

Nvidia GeForce (VRM generici)

  • GTX 970, 960, 760, 680, 670, 660 (Ti), 650 Ti boost, 580, 570, 560 (Ti, SE), 550 Ti, 480, 470, 465, 460 (SE), GTS 450

AMD Radeon (VRM dedicati)

  • R9-290(X)
  • R9 290(X)
  • R9-280(X)
  • R9 280(X), HD 7970 (GHz), 7950 (Boost)

AMD Radeon (VRM generici)

  • R9 390(X), 380, 370X, 285, 270(X), R7 370, 265, HD 7870(XT, GHz), 7850, 6970, 6950, 6870, 6850, 6790, 5870, 5850, 5830, 4890, 4870, 4850, 3870, 3850, 3690

 

Come potete notare, la lista è piuttosto lunga, e sono compresi anche vecchi modelli come le ATI HD3850 o le Nvidia GTS 450, ma Arctic sottolinea che questa riguarda esclusivamente i modelli dotati di PCB reference (quelli custom potrebbero anche risultare compatibili, ma giustamente il produttore non se ne assume alcuna responsabilità in caso di guasti o incompatibilità ventuali).

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.

 

xAccelero Hybrid III 140 accesories

xAccelero Hybrid III 140 VRM

• una panoramica degli accessori inclusi nella confezione, oltre alle diverse varianti dei dissipatori per i VRM.


Il dissipatore Accelero Hybrid III 140 si presenta con un aspetto molto simile ai classici sistemi AiO per CPU, ma del resto le componenti utilizzate sono molto similari, se non identiche, e difatti cambiano solo i sistemi di ancoraggio del waterblock.

L'unica differenza sostanziale sta nella lunghezza dei tubi, i quali, data la maggiore distanza dai punti di ancoraggio nel case, risultano lunghi fino a quasi 50cm (negli AiO per CPU, difficilmente si superano i 40cm); questi risultano molto rigidi e difficili da "strozzare", ma allo stesso tempo abbastanza snodabili.

 

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Tramite le seguenti foto è possibile apprezzare la qualità costruttiva del dissipatore dedicate ai VRM ed al backplate (120*91*12mm, per 125g). Questo va a coprire interamente l'area posteriore del core e dei chip VRAM, è realizzato in alluminio (di colore nero) ed è dotato di pad termici pre-applicati (basta rimuovere solo la pellicola).

 

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Il waterblock è caratterizzato da una cover in plastica di colore nero, sulla quale si trovano impressi il logo del produttore ed uno stiker adesivo che identifica il modello in questione; la base è in rame. La pompa risulta praticamente inubile durante l'utilizzo, giusto al primo avvio si può udire qualche rumore per l'aria presente all'interno dell'impianto.

 

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Il radiatore è realizzato anch'esso in alluminio di colore nero, ha dimensioni pari a 170*140*27 mm (ergo, un "classico" 140) ed è caratterizzato da una trama di alette abbastanza fitta.

 

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La denominazione "Hybrid" di questo prodotto proviene proprio dal sistema di raffreddamento progettato da Arctic per la sezione di alimentazione della scheda (chiamata in gergo VRM), la quale come abbiamo visto è caratterizzata da un heat-spreader in alluminio rinfrescato da una ventola.

Quest'ultima è un classico modello slim da 80mm di larghezza, per 15mm di altezza, operante da 600 a 2000 RPM (connessione di tipo PWM, sia a 4-pin standard che quelli presenti sul PCB della GPU) che tutto sommato risulta molto silenziosa anche a pieno regime.

 

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Concludiamo con la ventola del radiatore, di 140mm di larghezza per 25mm di altezza, caratterizzata da un design piuttosto intrigante.

Le pale di colore bianco hanno un profilo "morbido" alla vista, ma lo chassis della stessa, di colore nero, cattura l'attenzione per mezzo del bordo circolare e dei pratici gommini anti-vibrazione bianchi.

Questa opera ad un massimo di 1300 RPM ma, sebbene risulti molto silenziosa anche a pieno carico, riesce a generare una discreta portata d'aria.  

 

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Dopo averlo analizzato nel dettaglio, siamo ora pronti a montarlo sulla nostra GTX 980.

Per fare ciò bisogna innanzitutto rimuovere il dissipatore originale, una pratica un tantino noiosa data la quantità di viti da dover svitare:

 

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Una volta fatto ciò, ripulito il core dalla pasta e rimossi i pad termici, siamo pronti a stendere il classico "chicco di riso" di pasta termica MX-4 sulla GPU.

A questo punto bisogna posizionare la combo waterblock+pompa direttamente sul core, facendo attenzione a far combaciare i fori a noi necessari per il fissaggio tramite il backplate (aiutandosi magari con un ago, o qualcosa di lungo e sottile) con quelli presenti sul PCB.

Subito dopo aver posizionato il waterblock possiamo capovolgere la scheda, con le dovute attenzioni, e contrapporvi il backplate, installando di seguito le viti passanti (si, la pratica non è proprio delle più semplici, ma ci auguriamo che Arctic migliorerà in tal senso con la prossima generazione di prodotti, per quanto possibile).

 

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Fatto ciò non ci resta che installare il dissipatore dei VRM, da fissare semplicemente tramite alcune viti.

Installato il tutto, nel nostro caso, purtroppo, abbiamo incontrato un piccolo inconveniente. Data la necessità di posizionare il radiatore nella parte alta del nostro case (in poche parole, la zona direttamente limitrofa ai lettori DVD e ai bay da 5.25"), i tubi che escono dal waterblock venivano strozzati dalle lamelle del dissipatore. Si tratta di un problema che incontrerà un utente su un milione, e fato ha voluto che fossi proprio io!

 

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Tale problema non si pone nel caso si orienti in maniera opposta il waterblock, ma nel nostro caso è stato necessario rimuovere con un seghetto 1cm di lamelle per ospitarne i tubi, perdendo una vite di supporto della ventola (NB: questo intervento fa decadere la garanzia del prodotto!).

Ecco come appare il layout della GPU con il dissipatore correttamente installato. Non si tratta certo di un campione di bellezza ma, sebbene si dica che anche l'occhio vuole la sua parte, in questi casi conta molto di più l'efficienza che l'estetica.

 

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Una volta assemblato il dissipatore, la GPU è pronta per essere installata nel nostro sistema da gaming di riferimento.

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Come è possibile apprezzare dalle fotografie, il risultato ottenuto è più che discreto (ed il logo Geforce GTX prelevato dal dissipatore reference rende davvero); non sarebbe male se Arctic decidesse di realizzare delle varianti con radiatori da 240 o 280.

La GPU ha ora un ingombro "dual-slot" dal lato del core, e quindi del waterblock, mentre raggiunge il terzo slot occupato dal lato dei VRM; la lunghezza dei tubi è davvero apprezzabile.

 

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Come molti di voi avranno potuto notare, Arctic non ha incluso nel bundle i classici dissipatori per i moduli VRAM che siamo abituati a vedere in moltissimi altri prodotti concorrenti. Certo, ci è capitato anche di recente di vedere diverse schede video dotate di PCB e dissipatore custom "con le memorie al vento", ma come si comporteranno queste nel momento in cui non c'è nemmeno una ventola a "soffiarvi" aria sopra?

La risposta a questa domanda ci arriva direttamente da Vincent Andre, direttore tecnico presso Arctic:

Vincent Andre - Technical Director at ARCTIC (HK) Ltd.

Hi Vincenzo, let me explain this choice:

Firstly you have to know that the RAM chips are built to support a lot higher temperatures than the GPU is, furthermore, latest generation of RAM do not generate that much heat (when not OCed) and is easily cooled even with no heatsink whatsoever.

But most importantly, we actually cool the RAM already, that is done with our backplate cooler (on both Hybrid II and III). The rationale here is that cooling through the PCB, albeit being less efficient heat conduction compensate with higher surface of cooling, the PCB actually help to spread the heat.

From test we ran, RAM chips on VGA boards cooled with our graphics are not hotter or even cooler than with the original cooler they are sold with.

In poche parole, i chip VRAM riescono ad operare tranquillamente a frequenze standard anche se non dissipati in alcun modo, ed in ogni caso questi ricevono un beneficio in termini di smaltimento del calore grazie al corposo backplate integrato nel bundle. Dobbiamo concordare con quanto detto. Durante i nostri test la GPU in prova ha funzionato in maniera egregia.

Se si pratica l'overclock il discorso cambia, e per tale motivo abbiamo deciso di acquistare separatemente dei piccoli dissipatori in alluminio realizzati dal Alphacool, con appositi pad termici.

 

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Per la prova di questa soluzione realizzata da Arctic abbiamo scelto, come avrete sicuramente notato nelle pagine precedenti, di utilizzare uno dei nostri sistemi hardware da "gaming" di riferimento, dove capeggia sovrana una motherboard Asus Maximus VIII Hero con a bordo una CPU Intel Core i5-6600K, quest'ultima operante alla frequenza di 4.5GHz in overclock (≈1.29V).

 

Sistemi di prova

Fascia ALTA

Processore

Intel Core i5 6600K

OC'ed to 4.5GHz

Dissipatore

Raijintek Triton 360 RED

Memoria RAM

2*8GB DDR4 G.Skill TridentZ
@3200MHz (CL16)

Scheda Madre

ASUS Maximus VIII Hero

dGPU

vendor

freq. stock

freq. OC

heatsprider

Nvidia GTX 980 4GBD5

Zotac (Reference)

1216-7012MHz (boost-memory)

1416-7012MHz (boost-memory)

Arctic Accelero Hybrid III 140

Driver

GeForce WQHL 359.00

SSD

SanDisk Extreme Pro 480GB

HDD

WD Blue 1TB

3.5" - 7200rpm/64MB

Alimentatore

PC Power&Cooling 750W 80+ Bronze

Case

NZXT Phantom 410 (modded)

OS

Windows 8.1 x64

 

METODOLOGIA DEI TEST

La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:

  • Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco, in un case discretamente ventilato;
  • La GPU, a frequenza Overclockata, ha diversi settaggi per l'alimentazione del core rispetto a stock (+87Mv - Power Limiter 122%);
  • Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di videogame;
  • Il dissipatore è stato testato applicando la discreta pasta termica Arctic MX-4, inclusa nella confezione, ed i test sono stati effettuati dopo una settimana di "assestamento" dalla sua applicazione;
  • Tutte le ventole sono state alimentate direttamente tramite molex (con adattatore) o dal fan controller integrato nel case stesso, così da assicurarci che durante i test raggiungano sempre la massima velocità di rotazione.

 

ventilazione case

 

• l'areazione in questo case segue uno schema ben preciso


Per stressare al massimo i 2048 CUDA Cores a disposizione della nostra GTX 980 abbiamo deciso di utilizzare il famoso benchmark UNIGINE Heaven, con le impostazioni grafiche settate al massimo, ed alla risoluzione di 1080p.

Infine, per replicare una classica situazione da gioco, abbiamo monitorato la temperatura durante una sessione di circa mezz'ora, al recente titolo Star Wars: Battlefront (clicca qui per visualizzare la nostra recensione). Naturalmente acnhe questo con settagi grafici settati al massimo ed alla risoluzione 1080p.

Una volta terminati i test, e quindi raggiunta la temperatura massima, abbiamo lasciato il sistema in idle per 10 minuti, al termine dei quali è stata registrata la temperatura minima degli stessi; le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineer.

Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 17°C, e che la GPU è stata testata con il core sia a frequenze standard sia in overclock, come precedentemente indicato.

 

Accelero Hybrid III 140 test

 

Il rendimento dell'Accelero Hybrid III 140 è davvero ottimo, ed i risultati ottenuti descrivono perfettamente il guadagno in termini di rendimento rispetto al dissipatore originale.

L'Accelero Hybrid è stato in grado di diminuire di circa 25°C la temperatura a pieno carico con frequenze stock, ed addirittura di oltre 30°C nel momento in cui il core della GTX 980 viene portato a circa 1400MHz.

Queste temperature ci permettono non solo di raggiungere ottimi risultati in termini di overclock massimo, ma anche di mantenere costantemente la frequenza di "boost" che usualmente tende a diminuire alle alte temperature a causa di un utilizzo in full load prolungato (in genere quando si superano i 65°C).

La domanda che ora tutti voi si staranno ponendo è sicuramente: "vale la pena investire circa 120€ per una soluzione simile?". La risposta è si, assolutamente, anche perchè si avrà un dissipatore dall'ingombro piuttosto ridotto, grazie al radiatore dalle dimensioni non eccessive, ed inoltre longevo grazie alla sua compatibilità anche con le GPU di prossima generazione.

L'unico difetto sta nella non proprio semplicità di montaggio e, talvolta, nella necessità di provvedere ad adattamento manuale. Comunque, chi smonta il dissipatore di una GPU, non dovrebbe essere proprio un utente alle prime armi, vero? ;)

recommanded

 

Si ringrazia Arctic per il sample ricevuto, il quale verrà utilizzato da ora in poi in pianta stabile sulla configurazione di prova oggetto di questa recensione.

 

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